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Agence France-Presse Regista incarcerato in Cina per documentario sulla Costituzione Shen Yongping condannato per attività illegali. Il suo avvocato ha suggerito che l'accusa fosse politicamente motivata Martedì, un tribunale in Cina ha condannato un regista ad un anno di prigione per "attività illegali", per aver fatto un documentario sul costituzionalismo, lo ha riferito il suo avvocato. Il documentario di Shen Yongping, Cento anni di costituzionalismo, è la storia dei tentativi falliti di stabilire lo stato di diritto costituzionale in Cina, dove il Partito Comunista è al potere dal 1949. DVD sono stati distribuiti gratuitamente e Shen aveva programmato di inviare il documentario on-line per il download gratuito, lo ha riferito il suo avvocato Zhang Xuezhong. "Questa accusa è ridicola. Non voleva fare soldi con questo film. Semmai ha perso soldi per farlo", ha detto Zhang. "Ma almeno questa sentenza è più breve rispetto a molte altre, la ragione è dovuta principalmente al fatto che Shen aveva un minore atteggiamento di sfida di quanto ne abbiano avuto altri in passato." La convinzione di Shen arriva a meno di un mese dopo che la Cina ha celebrato il suo primo giorno nazionale della Costituzione e sulla scia di una riunione di alti funzionari del Partito comunista che ha decretato che la Costituzione è un requisito fondamentale per garantire lo stato di diritto. La Costituzione del Paese afferma: "I cittadini della Repubblica popolare cinese godono della libertà di parola, di stampa, di riunione, di associazione, di corteo e di manifestazione." Ma il partito di governo mantiene uno stretto controllo sulla libertà di espressione, con le proteste regolarmente annullate e avvocati dei diritti umani e attivisti sempre più sotto pressione da quando il presidente Xi Jinping ha preso il potere due anni fa. L’Ufficio di Pechino per stampa, pubblicazioni, Radio, Film e Televisione, ha dichiarato che, 4.000 copie del film trovato nell'appartamento di Shen erano pubblicazioni illegali, secondo una copia delle accuse pubblicata online. Il governo ha molestato Shen durante tutto il processo di ripresa e lo ha ripetutamente scoraggiato dal fare il documentario, ha detto il suo avvocato. Shen è già stato detenuto per otto mesi, ha aggiunto. Agence France-Presse Film director jailed in China for making documentary about the constitution Shen Yongping convicted of illegal business activities. His lawyer has suggested the charge was politically motivated A court in China on Tuesday sentenced a film director who made a documentary about constitutionalism to one year in prison for “illegal business activities”, his lawyer said. Shen Yongping’s A Hundred Years of Constitutionalism is about the history of failed attempts to establish the rule of constitutional law in China where the Communist Party has been in power since 1949. DVDs were distributed for free and Shen had planned to post the documentary online as a free download, his lawyer Zhang Xuezhong said. “This charge is ridiculous. He didn’t want to make any money from this film. If anything he lost money making it,” Zhang said. “But at least this sentence is shorter than most, mainly due to the fact that Shen was less defiant than others have been in the past.” Shen’s conviction comes less than a month after China celebrated its first national Constitution day and in the wake of a meeting of top Communist Party officials that decreed it is a fundamental requirement to ensure the rule of law. The country’s constitution states: “Citizens of the People’s Republic of China enjoy freedom of speech, of the press, of assembly, of association, of procession and of demonstration.” But the governing party maintains a tight grip on expression, with protests regularly quashed and human rights lawyers and activists coming under increasing pressure since President Xi Jinping took power two years ago. Beijing’s Bureau of Press, Publication, Radio, Film and Television said 4,000 copies of the film found at Shen’s apartment were illegal publications, according to a copy of the charges posted online. The government harassed Shen throughout the filming process and repeatedly discouraged him from making the documentary, his lawyer said. Shen has already been held for eight months, he added.
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