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March 27, 2014

Il 40 per cento dei 7 milioni di persone uccise dall’inquinamento atmosferico viveva in Cina o nelle vicinanze

Edward Wong scrive per il New York Times che l'impatto e la gravità dei problemi di inquinamento atmosferico in corso che interessano per lo più tutti gli abitanti della Cina urbana:

Solo tre delle 74 città cinesi monitorate dal governo centrale sono riuscite a soddisfare gli standard minimi ufficiali per la qualità dell'aria lo scorso anno, il Ministero della Protezione Ambientale lo ha annunciato questa settimana, evidenziando gravi i problemi di inquinamento del paese.

Mercoledì e Giovedi, il monitoraggio dell’aria all’Ambasciata degli Stati Uniti a Pechino, ha valutato l'aria come pericolosa, ciò significa che la gente dovrebbe evitare tutte le attività outdoor. Molte città in tutta la Cina settentrionale e orientale hanno avuto anche valutazioni scarse, questa settimana, come mostrato dai dati provenienti da apparecchiature di monitoraggio locale.

I lavoratori stranieri a Pechino stanno diventando molto meno disposti a tollerare l'aria tossica. Questo si è riflesso in un sondaggio annuale pubblicato il 19 marzo by the American Chamber of Commerce nella Repubblica popolare cinese. Quasi la metà delle 365 aziende citate dal sondaggio, la maggior parte di loro nella zona di Pechino, ha dichiarato di aver affrontato problemi di reclutamento o di sostegno ai dirigenti a causa dell'aria inqquinata. Tale cifra era solo il 19 per cento nel 2008, sevondo un'indagine della camera.

Come risultato, alcune aziende ora stanno offrendo bonus o salari più alti per soddisfare le loro esigenze in Cina, che i lavoratori stranieri chiamano bonus inquinamento, e alcuni annunciano addirittura pubblicamente questa politica, come Panasonic, il produttore di elettronica giapponese, ha fatto a metà marzo.

Caroline Chen e Simeone Bennett di Bloomberg sottolinenao un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha rilevato che il 40 per cento dei 7 milioni di persone uccise dall’inquinamento atmosferico a livello globale nel 2012 vivevano in Cina, o nelle vicinanze.

"Pochi rischi hanno un maggiore impatto sulla salute globale di oggi dell’inquinamento dell'aria", ha detto Maria Neira, direttore del dipartimento dell'OMS per la salute pubblica e determinanti sociali della salute ambientale. "Le prove segnalanp la necessità di un'azione concertata per ripulire l'aria che tutti respiriamo"

L'organizzazione con sede a Ginevra, ha affermato nella sua relazione che i risultati suggeriscono che l'inquinamento atmosferico può essere ora il più grande rischio per la salute ambientale del mondo. Paesi a basso e medio reddito nella regione del Pacifico occidentale, tra cui la Cina, hanno avuto il più alto numero di morti pro capite, fino a 172 per 100.000 persone, causate dall'inquinamento dell'aria interna ed esterna.


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March 27, 2014

40 percent of the 7 million people killed by air pollution lived in or near China

Edward Wong reports for The New York Times on the impact and severity of ongoing air pollution problems affecting mostly everyone in urban China:

Only three of the 74 Chinese cities monitored by the central government managed to meet official minimum standards for air quality last year, the Ministry of Environmental Protection announced this week, underscoring the country’s severe pollution problems.

On Wednesday and Thursday, the air monitor at the United States Embassy in Beijing rated the air as “hazardous,” which meant people should avoid all outdoor activity. Many cities across northern and eastern China also had poor ratings this week, as shown by figures from local monitoring equipment.

[...] Foreign workers in Beijing are also becoming much less willing to tolerate the toxic air. That was reflected in an annual survey released on March 19 bythe American Chamber of Commerce in the People’s Republic of China. Almost half of the 365 companies in the survey, most of them in the Beijing area, said they had problems recruiting or retaining senior executives because of the poor air. That figure was only 19 percent in the chamber’s 2008 survey.

As a result, some companies are now offering bonuses or higher salaries to fill openings in China, which foreign workers are calling pollution pay — and a few are even announcing the policy publicly, as Panasonic, the Japanese electronics maker, did in mid-March.

Caroline Chen and Simeon Bennett at Bloomberg point to a World Health Organization report which found that “40 percent of the 7 million people killed by air pollution globally in 2012″ lived in or near China:

“Few risks have a greater impact on global health today than air pollution,” said Maria Neira, director of the WHO’s department for public health, environmental and social determinants of health. “The evidence signals the need for concerted action to clean up the air we all breathe.”

The findings suggest that air pollution may now be the world’s largest environmental health risk, the Geneva-based organization said in its report. Low- and middle-income countries in the Western Pacific region, including China, had the highest number of deaths per capita, at 172 per 100,000 people, from indoor and outdoor air pollution combined.

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