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24 mar, 2014

Gli studenti che protestano a Taipei

I cannoni d'acqua hanno dato il via all'operazione di sgombero della sede del governo nell'ex Formosa da parte della polizia, occupata dagli studenti che non vogliono l'accordo con la Cina

Dal 18 marzo gli studenti – soprattutto quelli universitari – di Taipei, la capitale dell’isola di Taiwan (ex Formosa) stanno protestando in modo piuttosto deciso contro l’accordo commerciale che il governo del presidente Ma Ying jeu ha siglato con la Cina. Gli studenti sostengono che questo accordo limita la libertà dell’isola e che comprometta moltissimo le loro prospettive di lavoro.

Per una settimana hanno occupato in modo quasi permanente la sede del Parlamento e poi nello scorso fine settimana si sono insediati direttamente nel palazzo del governo. Lo hanno fatto dopo che Ma Ying jeu aveva tenuto una conferenza stampa nella quale aveva difeso la validità dell’accordo ed aveva ringraziato gli studenti perché con la loro protesta avevano dato il via alla revisione dei vari punti dello stesso accordo.

Ieri, dopo il discorso del presidente, la polizia ha deciso di intervenire in modo forte e dalla mezzanotte fino alle prime ore del mattino di oggi ha provveduto allo sgombero del sit-in.

L’attacco degli agenti è stato preceduto da cannonate d’acqua sparate dagli idranti sulla folla. Poi nella successiva operazione ci sono stati circa 150 feriti e 60 arresti.

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