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Mon Dec 29, 2014

Xi chiede un maggiore controllo ideologico nelle università
di Sui-Lee Wee

Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto una maggiore "guida ideologica" nelle università della Cina e ha sollecitato lo studio del marxismo, i media di stato lo hanno riferito Lunedi, mentre il paese stringe il controllo sull’ideologia occidentale.

I commenti di Xi sono l'ultimo segno della sua agenda politica conservatrice e mettono un punto fermo sui controlli dei mezzi di comunicazione, dei dissidenti e di Internet.

Il Partito Comunista Cinese ha segnalato che non intraprenderà riforme politiche, nonostante le speranze che Xi, figlio di un ex vice premier liberale, potesse allentarle.

Xi ha detto che le università hanno dovuto "farsi carico di imparare e di ricercare la diffusione del marxismo", lo ha riferito l’agenzia di stampa statale Xinhua.

Xi ha invitato le autorità a intensificare "leadership e guida" del partito nelle università, nonché a "rafforzare e migliorare il lavoro ideologico e politico".

I campus dovrebbero "coltivare e praticare i valori fondamentali del socialismo nel loro insegnamento", Xi ha detto.

Curricula e discorsi sono strettamente controllati dal governo nelle università cinesi, anche se gli studenti si sono a volte spinti oltre i limiti, ad esempio durante le proteste pro-democrazia nel 1989 in piazza Tiananmen, che furono brutalmente represse dall'esercito.

Un influente giornale di partito ha scritto a settembre che una delle migliori università della Cina, l’Università di Pechino, aveva esortato gli studenti e gli insegnanti a "combattere" la critica del partito.

L'anno scorso, un economista cinese liberale che era stato un aperto critico del partito è stato espulso dalla’Università di Pechino, dopo aver chiesto riforme democratiche.

Xi ha sposato la vecchia scuola del maoismo, corteggiando gli elementi conservatori del partito. Come molti funzionari prima di lui, Xi è intriso delle vecchie convinzioni del partito, che consideravano l’allentamento del controllo troppo in fretta, o addirittura del tutto, potrebbe portare al caos e alla disgregazione del paese.

L'amministrazione di Xi ha supervisionato la repressione sui dissidenti e sulla libertà di espressione che gli attivisti per i diritti, dicono essere la più sostenuta e grave da anni.

La scorsa settimana, i media cinesi hanno riferito che una università nel nord-ovest della Cina aveva vietato di Natale, definendolo una celebrazione "kitsch" estera, indegna delle tradizioni del paese e mostrando invece agli studenti un film di propaganda,.


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Mon Dec 29, 2014

China's Xi calls for tighter ideological control in universities
by Sui-Lee Wee

Chinese President Xi Jinping has called for greater "ideological guidance" in China's universities and urged the study of Marxism, state media reported on Monday, as the country tightens control on Western ideology.

Xi's comments are the latest sign of his politically conservative agenda and come amid a ratcheting up of controls over the media, dissidents and the internet.

China's Communist Party has signaled that it will not embark on political reform, despite hopes that Xi, the son of a former liberal-minded vice premier, may loosen up.

Xi said universities had to "shoulder the burden of learning and researching the dissemination of Marxism", Xinhua state news agency said.

Xi called on the authorities to step up the party's "leadership and guidance" in universities as well as to "strengthen and improve the ideological and political work".

The campuses should "cultivate and practice the core values of socialism in their teaching", Xi said.

Curricula and speech at Chinese universities are tightly controlled by the government, though students have at times pushed the limits, including during the 1989 Tiananmen Square pro-democracy protests that were brutally suppressed by the army.

An influential party journal said in September that one of China's top universities, Peking University, had urged students and teachers to "fight" criticism of the party.

Last year, a liberal Chinese economist who had been an outspoken critic of the party was expelled from Peking University after he called for democratic reforms.

Xi has espoused old school Maoism as he seeks to court powerful conservative elements in the party. Like many officials before him, Xi is steeped in the party's long-held belief that loosening control too quickly, or even at all, could lead to chaos and the break up of the country.

Xi's administration has overseen a crackdown on dissidents and on freedom of expression that many rights activists say is the most sustained and severe in years.

Last week, Chinese media reported that a university in northwestern China had banned Christmas, calling it a "kitsch" foreign celebration unbefitting of the country's own traditions and made students watch propaganda films instead.

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