International Solidarity Movement - 21st July 2014 - Ieri, volontari internazionali e palestinesi accompagnati dalla Protezione Civile e da altre squadre di soccorso, così come da membri delle famiglie, nel quartiere Shajiya a Gaza. Hanno tentato di individuare i sopravvissuti del bombardamento notturno da parte dell'esercito israeliano. Un giovane palestinese con una maglietta verde sperava di trovare la sua famiglia. E' stato colpito da un soldato israeliano mentre attraversava un vicolo tra gli edifici. Due tiri aggiuntivi lo hanno colpito mentre giaceva ferito a terra. Il suo cadavere non può essere recuperato.Video>

Palsolidarity – 20/07/2014 – Rita Andolini – La Zona morta in Shujaiyya è diversa da qualsiasi distruzione che ho visto in vita mia, non c'è posto lasciato senza bombardamenti o di colpi di cecchino. Devastazione totale. Siamo entrati nella finestra del cessate il fuoco per andare a fare il nostro lavoro e tornare in sicurezza. C'era la copertura mentre camminavamo a piedi, ma poi, inaspettatamente, abbiamo sentito il primo colpo verso di noi. Ci ha sorpreso, dividendo il gruppo. Eravamo praticamente sulla linea di fuoco. E’ iniziato un bombardamento costante, molto molto, molto vicino, i droni erano letteralmente sopra le nostre teste e un cecchino ci sparava addosso. Abbiamo piegato la testa per scansare gli spari, correndo dentro e fuori dalle macerie, nella distruzione. Ero sul lato opposto con Mohaammed e il fratello. E sul lato opposto, c'erano Joe, Charlie e Fred. Il fratello era più vicino all'aperto e c'è stato un secondo colpo alle 15,27 e lui è caduto a terra. Nessuno poteva aiutarlo, lui era a due braccia di distanza, e non abbiamo potuto andare da lui mentre gli israeliani sparavano, eravamo circondati da macerie e cavi scoperti. La mente non era al suo meglio in quel momento. Poi c’è stato un terzo colpo su di lui, e un quarto che l’ha mancato. Il secondo colpo è stato quello che l’ha ucciso. Eppure, gli hanno sparato di nuovo. Quattro colpi in totale. Il nostro caro fratello, che riposi in pace. Le forze di occupazione israeliane lo hanno ucciso. E per che cosa? Ci sono stati quattro colpi in totale, mancato, colpito, colpito, mancato. Le scheggie volavano dovunque. Stava semplicemente cercando la sua famiglia. Doveva avere circa 20 anni. Con penetranti occhi chiari. Ancora non sappiamo il suo nome. Le mie ultime parole a lui sono state "rallenta fratello, rallenta" ma lui voleva la sua famiglia. Voleva la sua famiglia perduta, e gli israeliani lo ha ucciso per questo.

"Abbiamo appena guardato un uomo mentre veniva assassinato davanti a noi. Stava cercando di raggiungere la sua famiglia a Shajiya, non li aveva sentiti ed era preoccupata per loro. Gli hanno sparato, e poi hanno continuato a sparare mentre era a terra. Non abbiamo avuto altra scelta che ritirarci. Non potevamo raggiungerlo a causa del fuoco di artiglieria, e poi ha smesso di muoversi.", Ha dichiarato Joe Catron, attivista Usa dell’International Solidarity Movement (ISM). "Shajiya è una desolazione di fumante. Abbiamo appena passato due ambulanze bombardate".

Siamo benedetti per essere usciti vivi dalla zona della morte. Il fratello sarà uno shahid (martire) morto negli ultimi 10 giorni del Ramadan. Possa Allah concedergli i più alti ranghi della jannah. Ameen.

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