29 ott 2014

Aggiornamenti da Gaza
di Meri Calvelli

Ciao come va? 

vi mando un po di aggiornamenti; qui come al solito e' un  gran macello, la situazione diventa incandescente ogni giorno di piu'; in cisgiordania  lo scontro e' molto alto, ci sono stati morti, feriti ed arresti  indiscriminati. Soprattutto Gerusalemme, e' nell'occhio del ciclone dei religiosi estremisti, dove si ripetono  ogni giorno attacchi e provocazioni;   hanno puntato, ormai da tanto tempo, la spianata delle moschee, ne vogliono la meta' per prendersela tutta.... 

Inoltre, il  governo israeliano ha programmato  la costruzione di ulteriori insediamenti nelle zone palestinesi, altre colate di cemento illegali che porteranno  via altre areee.  Disastro che mi fa pensare a  brutti movimenti,  a colpi di mano molto grossi, non che manchino da queste parti.  Adesso poi con la scusa "dell'islamismo orribile" e degli attacchi che stanno operando ormai in molte zone dell'area i gruppi "ben organizzati"  piu' estremisti e violenti hanno una grande opportunita' di dare una botta finale alla "questione israelo-palestinese".

Qui si parla in questi termini, con il timore e mettendo il terrore; coinvolgono nella violenza quotidiana i mussulmani, cercando di mischiare il problema.

In ultimo sono stati sospesi i colloqui previsti per ieri. Anche gli egiziani non hanno riconvocato la riunione prevista per parlare del dopo guerra e del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

La frontiera di Rafah, secondo le dichiarazioni degli egiziani, rimarra' chiusa per tre mesi, con l'idea di preparare una grossa operazione militare nelle aree del sinai, gli scenari prospettati sono terribili, si parla di deportazione di interi villaggi e migliaia di persone per  condurre un'operazione militare stile siria /iraq/turkia.

Infine Gaza, e'  ancora avvolta, dopo due mesi dalla fine della guerra, da una morsa sempre piu' stretta, dove lavori di emergenza e  squallida ricostruzione non sono ancora iniziati. L'alto numero di sfollati  (oltre 100.000) che hanno perduto casa e tutto il resto, sono tutt'ora appoggiati con un materasso sulle proprie macerie. Per il momento non ci sara' nessuna soluzione di ricollocazione. Le proteste interne si alzano ogni giorno, a causa di un immobilismo spietato e della chiusura continuata dei valichi. Inoltre dal mare e anche da terra, nella parte del confine est, quello che ha visto la distruzione totale durante l'operazione militare, ogni giorno sparano, per ricordare a pescatori e contadini la continua presenza e occupazione.

a presto meri Gaza

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