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ott 29th, 2014

Isis. Teheran si prepara ad intervenire. Al via un centro operativo russo-iraniano
di Ehsan Soltani

La recente entrata delle truppe jihadiste dell’Isis nella provincia irachena di Diyala, posta al confine con l’Iran, ha fatto salire il livello di nervosismo a Teheran, dove si sta solo aspettando il “casus belli” per intervenire attivamente nel conflitto in corso in Iraq. Va tenuto presente che lo Stato Islamico si propone come un’entità ispirata al sunnismo radicale, quindi facilmente portata a combattere la Repubblica Islamica, di confessione sciita.

In questo quadro va letta la presenza di iraniani già da tempo a Baghdad, fra i quali il generale Qasem Suleimani, capo delle brigata d’elite al-Quds del Corpo dei Pasdaran, come pure il centro operativo congiunto russo-iraniano finalizzato proprio a combattere l’Isis in Iraq.
Dell’interazione fra i russi e gli iraniani ne ha parlato oggi il quotidiano libanese al-Mustaqbal, il quale ha riportato che “Esperti russi, iraniani e comandanti militari iracheni hanno contribuito alla creazione di una sala operativa congiunta”.
Sempre lo stesso organo di informazione ha riportato dell’incontro tra i militari russi e iraniani presso il ministero della Difesa a Bagdad, come pure di fonti curde che danno la presenza di almeno 5mila militari iraniani già stanziati nel nord dell’Iraq.
Da quanto si è appreso ai russi spetterebbe il compito di addestrare piloti di aerei e elicotteri, come pure truppe di terra; recentemente la Russia ha esportato in Iraq elicotteri d’attacco.

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