Abu Bakr Al Baghdadi

http://www.iljournal.it
11 giu, 2014

Chi è il leader dei jihadisti in Iraq
di Stefano Iannaccone

Il profilo del capo sanguinario dell'Isis, l'organizzazione che in realtà non è proprio "affiliata" ad Al Qaeda.

Il suo nome è iscritto nella lista dei dieci terroristi più ricercati del pianeta: Abu Bakr al-Baghdadi, soprannominato Dr. Ibrahim, è il leader del gruppo jihadista Isis (o Isil), lo Stato islamico dell’Iraq e nel Levante (o Grande Siria).

Sul suo conto non si sa molto, come sempre accade per i capi delle organizzazioni terroristiche. Di certo Ibrahim Awwad Ibrahim, vero nome di Al-Baghdadi, è nato a Samarra nel 1971: dopo una lunga militanza in Al Qaeda, come combattente agli ordini del sanguinario al-Zarqawi, ha compiuto il salto di qualità nel 2010 quando è stato indicato a capo dell’Isis, avviando una escalation di attentati nel nord del Paese e nella provincia di Anbar, area occidentale dell’Iraq.

La guida del gruppo terroristico è arrivata dopo l’uccisione del suo predecessore Abu Omar. La recrudescenza degli attacchi suicidi, che hanno causato autentici massacri anche tra i civili, ha portato Abu Bakr al-Baghdadi a chiedere l’inglobamento delle milizie siriane del fronte al-Nusra (qui l’articolo de il Journal che spiega bene la vicenda), altra organizzazione affiliata ad Al Qaeda.

La questione ha condotto alla sostanziale rottura del leader qaedista Al Zawahiri con il numero uno di Isis: per questo oggi i jihadisti non possono essere definiti dei veri guerriglieri di Al Qaeda (anche se lo si dice per semplificare). La “scomunica”, tuttavia, non ha indebolito la forza di fuoco a disposizione di al-Baghdadi che ha portato a termini risultati eccezionali per la galassia islamista con la conquista di Falluja e Ramadi prima, e con quella di Mosul poi. Nel mirino c’è adesso Tikrit, città natale di Saddam Hussein.

L’obiettivo finale è ovviamente la marcia sulla capitale dell’Iraq, Baghdad: un risultato che potrebbe lanciare il capo dell’Isis ai vertici del network del terrore internazionale, mettendolo di fatto alla guida del primo Califfato dell’era contemporanea.

top