Secondo un detto del Profeta, la pace sia con lui, la vita delle persone è più sacra della Mekkah.
La scomparsa dei cieli e della terra è meno diabolica dello spargimento di sangue.

infoaut - All'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, il comando generale delle Unità di Difesa Popolare (YPG) denuncia che l'ISIS ci sta attaccando dai territori turchi. Da quanto si apprende dai media center di Kobane, le Unità di Difesa mantengono il controllo delle aree resistendo con grande determinazione e coraggio agli attacchi delle milizie Isis.
Kobane, Rojava, 29 Novembre – I terroristi dell'ISIS hanno attaccato oggi sul confine di Mursitpinar, attraversandolo dal lato Turco a Nord di Kobane, dove i terroristi sono stati impiegati in diverse località dentro i confini turchi e lungo il confine attaccato alla città di Kobane. Questi attacchi hanno costretto le nostre truppe a difendere la città e combattere i terroristi nelle loro postazioni dentro il confine turco. Le nostre unità sono state capaci di respingere i terroristi oltre il confine, ma questi sono ancora presenti in qualche altre parte all'interno della zona. Inoltre, chiediamo allo Stato Turco di intervenire, di non consentire che i terroristi usino i suoi territori per portare avanti attacchi alle nostre unità a Kobane, e di evitare il proseguimento dei combattimenti all'interno del confine turco.

notiziegeopolitiche - dic 1st, 2014 - Una soldatessa israeliana di origine canadese, che combatteva con i Peshmerga curdi a Kobane, la città curdo-siriana assediata dall’Isis da oltre due mesi, è stata fatta prigioniera dai jihadisti dello Stato Islamico. Il nome della donna è Gill Rosenberg, 31 anni, e, da quanto si è appreso, è emigrata in Israele nel 2006.
Il Jerusalem Post dà una descrizione abbastanza negativa della donna riportando che era stata estradata nel 2009 negli Usa per una condanna a tre anni di carcere per truffa (aveva organizzato una finta lotteria telefonica) e che aveva tentato inutilmente di entrare nel Mossad. Tali informazioni potrebbero essere lette come la volontà di gettare fumo, altrimenti ci si chiederebbe che ci faceva una soldatessa israeliana a Kobane, anche perchè i curdi hanno riferito di non averla annoverata fra i combattenti.
I jihadisti starebbero ora valutando cosa fare con la prigioniera, ovvero se proporla per uno scambio o ucciderla, visto il significato simbolico legato alla sua nazionalità.

Benzina, armi, potere e massacri. Così lo Stato islamico si è conquistato il favore delle tribù di Iraq e Siria
I governi iracheno e siriano insieme agli americani non sono in grado di offrire di meglio. Ecco perché «una rivolta su larga scala contro lo Stato islamico resta pura fantasia»

Prisoners of Mosul’s Badoush: 940 buried in mass graves

How four inmates evaded death

Un resoconto straziante, di prima mano, della strage che ISIS ha compiuto sui detenuti nella prigione di Badoush il giorno che Mosul cadde sotto il controllo dello Stato islamico.

Al-Baghdadi ferito e al-Turkmani morto?

C'è una gran confusione. Report contradditori, paternità multiple dello stesso attacco, fonti locali che riferiscono di morti e feriti di alto rango tra le file dell'Isis (non considerate del tutto affidabili dai vertici militari americani), account falsi.

Gli attacchi aerei contro i leader dell’IS

Due governatori provinciali dello Stato Islamico sarebbero stati uccisi in Iraq

Sulla Guerra Santa

di Julius Evola

Perché Isis massacra la tribù sunnita Albu Nimr

Oltre 6.000 le operazioni aeree, ma i jihadisti non si fermano. L’impressione che si ha è che mentre a Kobane i curdi stiano resistendo, in Iraq la situazione peggiori di giorno in giorno ... leggi

Arabpress - 21 ottobre 2014 - Le milizie di Daesh, dopo aver conquistato gran parte della provincia sunnita di al-Anbar in Iraq, si stanno muovendo verso quella di Diyala, ad est del paese, al confine con l’Iran.

Scott Bennet
Le casseforti dell’Isis sono Ubs e Hsbc.
E Obama lo sapeva dal 2008
Una squadra speciale d’investigazione dei servizi segreti Usa aveva scoperto nel 2008 che gran parte del denaro di Al Qaida passava per conti presso la banca svizzera l’Ubs. l’allora senatore Obama era tra quelli che seppero della cosa. Venne tutto insabbiato. Oggi da quei conti passano i soldi dell’Isis.
SHELL GAME
and
FOLLOW THE MONEY
two books by
2nd Lieutenant Scott Bennett, 11th psychological operations battalion, U.S. army reserve - worked in the Counter Terrorism Financing division ....
leggi

In Siria bombardati edifici vuoti e raffinerie. Morti sotto le bombe solo 14 miliziani dell’Isis. Mentre risulta distrutta quasi tutta la capacità energetica del regime di Assad. leggi

E ancora. Per l’Intelligence Usa l’Isis non rappresenta alcun pericolo. Allora, chi stiamo bombardando?

Sull’Isis pure Carter attacca Obama. E si unisce al “fuoco amico” dei clintoniani

Il Califfato non esiste...
Spigolature geopolitiche di RK

I pezzi grossi di Daish

Ecco perchè l'ISIS è una psy-op orchestrata secondo un copione

Gli Stati uniti sono passati ad azioni aperte per usurpare il mondo

I media statunitensi accusano il senatore Mc Cain di intrattenere collegamenti con i terroristi dell’ISIS

Isis: Le Foto del Sen. Mc Cain, Obama, i Neocon e altri retroscena

di Maria Grazia Bruzzone
per La Stampa

Quì il Senatore è con Abu Bakhr Al Baghdadi, l'attuale Califfo dello Stato Islamico dell'Iraq e della Siria.

Quì il Senatore è con il generale Salim Idris, quello con i baffi, il capo dell’opposizione cosiddetta moderata, che in realtà fu cacciato per essere troppo moderato.
John McCain ammette accidentalmente, di essersi incontrato con membri dell’ISIS

Quì il Senatore è con Khalid al-Hamad, dietro la sua spalla destra, il famigerato mangiatore di cuore, descritto in un video virale in cui ha estratto e mangiato il cuore di una sciita vittima dell’ISIS in Siria.


ISIS trama di impossessarsi dei segreti nucleari dell'Iran - lo riporta oggi il Sunday Times.
La guerre contre l'organisation Etat islamique est celle de toutes les ambiguïtés
Etats-Unis, pays arabes, France, Iran, Syrie, Russie... Tout le monde place des intérêts différents et parfois provisoirement convergents dans ce conflit. Le paradoxe veut que les puissances qui l’ont indirectement suscité ou directement aidé cherchent aujourd’hui à la détruire.

La coalizione contro l’IS, Stato per Stato

Cosa ci mette ciascuno dei 60 governi che si sono impegnati a sostenere gli Stati Uniti nella guerra contro il gruppo estremista, per esempio: l'Italia che fa?

Obama all’Onu: “Nessun Dio perdona questo terrore”

Guerra al Califfato, l’immaginario e la violenza

di Richard Falk


ISIS Goes to Asia
L'estremismo del Medio Oriente non si sta diffondendo solo in occidentale

La battaglia per la conquista di Kobani

Da più di 48 ore nella zona di Kobani, a nord della Siria, si susseguono violenti scontri tra i combattenti curdi dell’YPG e i jihadisti dell’Isis. Si cerca di scongiurare un nuovo massacro, dopo quello degli yazidi, dei turcomanni e dei cristiani.

A Rogue State Along Two Rivers

Isis Magazine promuove la lapidazione, esecuzioni di massa

Inoltre, ISIS scrive di un solo politico americano, il senatore John McCain, in relazione ad un discorso su ISIS, che il senatore ha fatto in Senato. Il 12 giugno 2014, il crociato John McCain è sceso nel parterre del Senato, ad inveire, irritato per le vittorie raggiunte dello Stato islamico in Iraq. Dimenticando che egli stesso partecipò all'invasione dell'Iraq, che ha portato agli eventi che si svolgono oggi, benedetti dalla bontà e dalla giustizia di Allah.

Istruzioni per l'invasione, esaltazione di omicidi e martirio, predizioni apocalittiche, riempiono le pagine della scioccante rivista dello Stato Islamico. Prende il nome da una città nel nord della Siria, contrassegnata come la posizione di "Armageddon", Dabiq è una pubblicazione dall'aspetto professionale, ed è accessibile in modo preoccupante. Tre edizioni di 50 pagine di propaganda estremista e simili, utilizzati per reclutare e radicalizzare gli stranieri, sono disponibili online e pubblicati in diverse lingue, incluso l'inglese. Una spiegazione del nome della rivista nel primo numero descrive il messaggio apocalittico e il senso di alcune delle immagini distruttive di un mondo in distruzione comuni alle tre edizioni della pubblicazione. leggi tutto

I ripensamenti turchi
Ankara pensa a una buffer zone lungo i suoi confini con la Siria e l’Iraq per difendersi dai jihadisti dell’Isil che un tempo servivano per sconfiggere il nemico al-Asad.
Il grande assente è l’Iran
Spiacevole l'assenza dell'Iran

Repubblica - 11 settembre 2014 - Il capo dell'Intelligence "E' una guerra, l'Italia c'è e questo ci mette a rischio" La risposta deve essere militare. Ma colpire jihadisti sul terreno potrebbe portarli a scegliere l'attacco alle città dell'Occidente. "Hanno due miliardi di dollari". Carlo Bonini Intervista a Giampiero Massolo, direttore del Dis. More>

Per il rappresentante speciale Onu, dall’inizio dell’anno 700 minori sono stati massacrati o mutilati dagli islamisti. Bambini fino a 13 anni sfruttati per trasportare armi, presidiare depositi o usati in attacchi suicida. Leggi tutto

Coalizione Nato contro l'Esercito islamico

Il progetto verrà presentato all'Assemblea dell'Onu a fine settembre.

A Fallujah, bombardata col fosforo nel 2004, più bambini nati morti con arti deformi che in tutta l’Europa. Nessun centro di ricerca osa uno studio che colleghi quei bambini alla guerra
di Robert Fisk ...
leggi quì ... anche quì

Il giornalista e filmmaker di VICE News Medyan Dairieh ha avuto accesso esclusivo ai territori controllati dall'autoproclamatosi Stato Islamico, e ha passato tre settimane a documentare quanto sta avvenendo in quella zona. Dairieh è il primo e l'unico giornalista ad aver avuto il permesso di lavorare all'interno dell'ISIS da quando il gruppo ha conquistato vaste porzioni di territorio in Siria e Iraq.

Maannews - 21/08/2014 - Gli Stati Uniti si sono scagliati sui ribelli IS poco oltre il confine siriano in Iraq, con una serie di attacchi aerei, che ha avuto inizio l’8 agosto. Negli ultimi tre giorni, aerei militari Usaf hanno condotto 35 attacchi, distruggendo più di 90 obiettivi IS, durante i bombardamenti più intensi a partire dall'inizio della campagna.

Siamo assetati di sangue

L’annuncio dell’esecuzione via posta elettronica una settimana fa. È un «messaggio al governo americano e al suo popolo di cittadini-pecore». Per il reporter l’Isis chiese 100 milioni

Storie di amicizia tra cristiani e musulmani, che rischiano la vita per aiutarsi

Il cardinale Filoni, di ritorno dall’Iraq, ha raccontato: «Questa gente ha preferito abbandonare tutto, perdere tutto, anziché la fede e la tradizione religiosa che custodiscono da millenni» leggi

Alcune di noi si sono impiccate per evitare le violenze

Inviato tra i “poveri diavoli” yazidi, aiutati da alcuni musulmani e dai cristiani

di Rodolfo Casadei

Le comunità massacrate dallo Stato Islamico in Siria e in Iraq

La sindrome della negazione di Baghdadi

di Hussein Ibish

Cristiani in Iraq, il cardinale Filoni chiede aiuto al mondo

L'inviato del papa nel Kurdistan racconta le condizioni di vita di 160mila sfollati.

Il Fatto Quotidiano - 16 agosto 2014 - Una nuova strage nel nord dell’Iraq, poco prima dell’arrivo degli aiuti italiani e tedeschi alla popolazione e nel giorno in cui il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede lo scioglimento dello Stato islamico. Almeno 80 yazidi sono stati uccisi venerdì da miliziani dell’Isis, che hanno rapito un gruppo di 200 tra donne e bambini yazidi nel villaggio di Kocho. Lo riferisce l’agenzia di stampa Xinhua, che cita fonti di sicurezza curde. Venerdì sera la Cnn, citando come fonti alcuni funzionari del governo curdo e un leader religioso degli yazidi, aveva riportato la notizia dell’attacco compiuto nel villaggio dal gruppo estremista, aggiungendo che erano stati uccisi almeno 80 uomini ed erano state fatte prigioniere oltre 100 donne, che sarebbero state portate nelle città settentrionali di Mossul e Tal Afar. Sabato mattina la notizia è stata confermata da un deputato yazida e da fonti delle forze di sicurezza curda. Kocho, circa 20 chilometri a sud di Sinjar, si trova in una zona in mano all’Isis alla quale i giornalisti non hanno accesso. Secondo il parlamentare yazida Mahma Khali i combattenti dello Stato islamico assediavano il villaggio da giorni e avevano dato ai residenti una scadenza per convertirsi all’islam.

Obama ha abbandonato il Paese a se stesso, i militari lo avevano avvertito

al-monitor - August 13, 2014 - Funzionari e residenti in Anbar hanno ripetutamente accusato il governo iracheno di lanciare bombe a botte sulle città della provincia. Hanno anche iniziato a documentare le prove che mostrano l'uso di quest'arma, che è stato ampiamente utilizzata dal regime siriano contro i suoi avversari nel corso degli ultimi due anni.

Centinaia di soldati massacrati nella caserma a Tikrit.

L’Isis verso la conquista del Mondo Islamico.
Chi c’è dietro?

Notizie geopolitiche - ago 12th, 2014 - Prosegue l’avanzata dei qaedisti, i quali trovandosi sbarrata la strada per il Kurdistan iracheno, dove combattono i peshmerga, stanno ora puntando su altre città del nord dell’Iraq, al fine di stringere in una morsa a tenaglia Baghdad.
In mattinata è caduta Jalawla, nella provincia di Diyala, a pochi chilometri dal confine iraniano, ma l’allarme oggi arriva per le persecuzioni perpetrate alla minoranza degli yazidi, di solito occupante una regione situata sui monti del Gebel Singiar,al confine con la Siria, e nei distretti di Badinan: si tratta di una popolazione (300mila persone) con una propria fede probabilmente risalente ad una popolazione curda pre-islamica, che mette oggi insieme elementi propri di mitraismo, mazdeismo, manicheismo, islam e giudaismo.
A dare l’allarme sono stati gli esperti di Diritti umani dell’Onu Christof Heyns, Rashida Manjoo e Rita Izsak, i quali hanno citato notizie verificate provenienti dall’Iraq che parlano di miliziani dell’Isil che danno la caccia ai membri della minoranza, ordinando loro di “convertirsi o morire”.
Gli esperti dell’Onu hanno chiesto che “vengano prese con urgenza tutte le misure possibili per evitare atrocità di massa e un potenziale genocidio nello spazio di pochi giorni o poche ore”.

Yazidi, una minoranza antica di 4.000 anni in parte derivante dallo zoroastrismo

Iraq, perché gli Yazidi adorano un pavone
Trattandosi di un angelo caduto dal cielo le altre religioni dell’area hanno spesso accusato gli Yazidi di essere adoratori di Lucifero, motivazione utilizzata come pretesto per le persecuzioni di questi giorni

L’arcivescovo di Mosul: «Verrà un tempo in cui vi dovrete pentire di questa politica. Il confine di questi gruppi è tutto il mondo: il loro obiettivo è di convertire con la spada o di uccidere tutti gli altri». Leggi

ASSISTERE E PROTEGGERE LE MINORANE IRACHENE – NECESSARIO UN URGENTE INTERVENTO UMANITARIO
L'Italia valuta sostegno
ad azione militare curda

Mogherini:
nessun intervento
militare

Al-Bawaba - 05/08/2014 - Secondo i dati diffusi dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, sono tra le 35.000 e le 50.000 le persone sfollate da nove diverse località “circondate” dai militanti dell’ISIS. Secondo il rapporto, circa 30.000 persone, per la maggior parte donne e bambini, sono fuggite verso la provincia di Dahuk nella regione autonoma del Kurdistan. L’ufficio ha aggiunto che molti bambini stanno morendo a causa della mancanza di acqua e di assistenza sanitaria adeguata.

Naharnet - 01/08/2014 - Sono più di 1.600 le persone rimaste uccise nel solo mese di luglio in Iraq nella recente ondata di violenza che ha colpito il Paese. Secondo fonti governative irachene nello scorso mese di giugno, sono stati uccisi 1.401 civili, 83 agenti di polizia e 185 soldati. Il numero delle vittime è leggermente inferiore a quello del mese di giugno, quando i militanti dell’ISIS hanno iniziato la loro offensiva in Iraq. Secondo le Nazioni Unite, il numero di vittime nel solo mese di luglio raggiunge le 1.737 persone.

middleeastmonitor - Monday, 28 July 2014 - Per quanto riguarda i 49 impiegati del consolato turco detenuti dallo Stato Islamico nella città irachena di Mosul sei settimane fa, Erdogan ha detto, "Stiamo continuamente monitorando la situazione ed esercitando sforzi con la dovuta sensibilità per portare a casa in sicurezza i nostri cittadini. il ritardo è causato delle nostre preoccupazioni circa la loro sicurezza.

«I cristiani di Mosul sono arrivati prima dell’islam»

Si sono riuniti domenica sera alla fine della Messa
davanti alla chiesa di San Giorgio a Baghdad
con questo cartello: «Anch’io sono un cristiano iracheno»
Leggi tutto

Alla mezzanotte di sabato è scaduto l’ultimatum
dello Stato islamico: per non «affrontare la spada»
tutti i cristiani sono dovuti fuggire. Un docente musulmano
che si è opposto pubblicamente
è stato ucciso. Leggi tutto

La persecuzione degli infedeli inizia dai cristiani di Mosul

Siamo tutti cristiani

Il vescovo di Baghdad ed i cristiani cacciati da Mosul
Dopo l’evacuazione forzata dei cristiani da Mosul, il vescovo della capitale ha lanciato un drammatico grido di allarme.


Lo Stato Islamico usa i social network per costruirsi una reputazione spietata
Haaretz - 15/07/2014 - Lo Stato Islamico scrive su Twitter che “la guerra contro il nemico più vicino è più importante” e che “uccidere gli ipocriti” è un ordine di Dio poiché essi “sono più pericolosi degli eretici”. Così, sulla lista nera dell’Is si trovano molti capi di Stato ed esponenti politici arabi, compresi i re giordano e saudita e i quadri dei Fratelli musulmani egiziani, prima di arrivare a personalità israeliane.

Iraqi News - 21/07/2014 - Il più importante religioso sunnita di Baghdad nonché l’uomo a capo dell’Iraqi Scholars Association nel sud iracheno, Sheikh Khalid al-Mulla, nella foto,ha condannato le uccisioni a Mosul e lo sfollamento di 3000 famiglie cristiane, facendo appello alla comunità internazionale di intervenire.“Un vero peccato che i gruppi estremisti dello Stato Islamico (IS) vestano falsamente i panni dell’Islam per uccidere e sfollare i fratelli cristiani con cui viviamo da migliaia di anni”. Il religioso ha invitato “gli studiosi religiosi ed in particolare sunniti ad assumersi la responsabilità di difendere la vera voce dell’Islam”.

Le famiglie cristiane costrette ad abbandonare Mosul

Gli altoparlanti
delle Moschee di Mosul,
invitano i cristiani
a lasciare la città,
oppure affrontare
la morte con la spada

Al-Bawaba - 16/07/2014 - L’esercito si ritira da Tikrit,
le forze irachene hanno messo fine ai combattimenti nella città di Tikrit
contro i militanti jihadisti, dopo aver incontrato una dura resistenza.
L’esercito iracheno aveva lanciato l’offensiva
circa due settimane e mezzo fa, dopo che la città era caduta
in mano agli estremisti sunniti lo scorso 12 giugno.

A Mosul i jihadisti marchiano le case dei cristiani
con la lettera N di Nazareno.

Russia Today - July 10, 2014 - Secondo l'ambasciatore iraqeno alle Nazioni Unite, Mohamed Ali Alhakim, circa 40 chilogrammi di composti di uranio venivano conservati a Mosul. Aggiungendo che tali materiali "potrebbero essere usati nella produzione di armi di distruzione di massa … I gruppi terroristici hanno preso il controllo del materiale nucleare nel momento in cui è stato sottratto al controllo dello Stato", ha detto Alhakim al Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon nella lettera dell’8 luglio ottenuta da Reuters Mercoledì. Alhakim ha avvertito che i materiali potrebbero essere contrabbandati fuori dall'Iraq. I materiali rubati non sono da ritenersi uranio arricchito, che renderebbe difficile la conversione in armi, ha riferito una fonte governativa a Reuters. "La Repubblica dell'Iraq sta informando la comunità internazionale di questi pericolosi sviluppi, chiedendo aiuto e il supporto necessario per scongiurare la minaccia del loro uso da parte di terroristi in Iraq o all'estero" ha scritto Alhakim nella lettera.


Il ministro degli Esteri iracheno dice che i curdi hanno sospesso tutte le partecipazione nel governo

Naharnet - 10/07/2014 - In una dichiarazione rilasciata dal portavoce del presidente curdo Massoud Barzani e diffusa sulla pagina web della presidenza regionale, il premier iracheno Nouri al-Maliki viene accusato di essere “diventato isterico” e di aver “perso la ragione” per non essere riuscito a salvare il Paese dalla crisi. Nella dichiarazione, inoltre, Maliki viene invitato a chiedere scusa al popolo iracheno e a dimettersi dalla sua carica. Tali parole arrivano dopo le accuse dello stesso Maliki contro la capitale curda di Arbil secondo cui i curdi avrebbero reclutato militanti jihadisti per combattere contro il governo di Baghad.
Al-Masry al-Youm (08/07/2014). Un rapporto diffuso dal network russo Golos Rossii (“La voce della Russia”) ipotizza che ci siano dei profondi legami tra Al-Baghdadi, emiro del neo-proclamato califfato dello Stato Islamico, e i servizi dell’intelligence statunitense. In base al rapporto, al quale hanno contribuito diversi esperti tra cui l’orientalista russo  Vyacheslav Matuszov, al-Baghdadi avrebbe iniziato ad intrattenere rapporti con la CIA ai tempi della sua detenzione presso la prigione Camp Bucca, in Iraq, dove il capo dell’ISIS è rimasto detenuto dal 2004 al 2009. Secondo  Matuszov, è stato questo legame a permettere ad al-Baghdadi la sua rapida ascesa al potere ed esso costituirebbe anche il motivo per cui l’amministrazione Obama non ha ancora inviato all’Iraq gli aiuti promessi (come gli aerei F-16) per contrastare l’avanzata jihadista.

Con l’Arcivescovo nel fortino dei "crociati": "Solo un Gandhi potrà salvare Bagdad"
Alberto Stabile intervista il Nunzio apostolico di Baghdad, Giorgio Lingua

Circondato da filo spinato e decine di soldati: è la vita da recluso di Mons. Lingua “L’Isis vuole conquistare Roma? Non siamo nel Medio Evo”

L’Iraq diventa focolaio di instabilità globale

Il califfato del petrolio
Il controllo del greggio tra Iraq e Siria è il mezzo e il fine dell’avanzata islamista. Dietro, gli interessi politici e commerciali dell’Arabia Saudita.

Linkiesta - 6/07/2014 - Oggi circolano il video e le prime traduzioni in inglese, come questa, che porta come data il sesto giorno di Ramadan del 1435 (Il calendario islamico conta gli anni dal 622, l’anno dell’Egira e ciascun anno ha solo 354 giorni). «La creazione di un califfato è un obbligo», afferma al-Baghdadi in video. «Non c’è vera religione finché non viene affermata la sharia». «Non vi sto promettendo - come fanno i re e i governanti ai loro sudditi e cittadini - lussuria, prosperità, sicurezza e benessere. Piuttosto vi prometto quello che Allah ha promesso ai suoi servi: «Allah ha promesso a coloro che credono e compiono il bene di farne [suoi] vicari sulla terra, come già fu per quelli che li precedettero, di rafforzarli nella religione che Gli piacque dar loro e di trasformare in sicurezza il loro timore» (è una citazione tratta dalla sura An Nur del Corano, qui una spiegazione). Proprio venerdì 4 luglio la tv filogovernativa irachena al Sumaria riferiva di un raid aereo nell’Iraq occidentale in cui “il Califfo” sarebbe rimasto ferito. Il leader appare in video con un turbante e una lunga veste neri. Gli stessi abiti, dicono gli analisti, che appartenevano alla dinastia degli Abbassidi, quella che governò il mondo islamico tra il 750 e il 1258  dopo Cristo e aveva sede proprio a Baghdad, in Iraq e lui, del resto, nonostante sia originario di Samarra, si fa chiamare Abu Bakr al-Baghdadi, «di Baghdad»

Baghdadi si presenta come Califfo
L'ascesa del nuovo califfo, il capo ISIS Abu Bakr al-Baghdadi

Tempi - Luglio 7, 2014 - L’uomo che è comparso nel video diffuso sabato non è Abu Bakr al Baghdadi, come precedentemente scritto, ma un suo luogotenente, Abu Bakr al Khatuna. 

ANSAmed – 5 luglio 2014 - E' una violazione della legge islamica l'annuncio da parte di miliziani qaedisti della nascita di un "califfato" tra Iraq e Siria: lo ha affermato oggi l'influente predicatore sunnita, lo shaykh Yussef al Qaradawi, considerato la guida spirituale della Fratellanza musulmana e da anni residente a Doha, in Qatar, da dove conduce tra l'altro un programma televisivo sull'emittente panaraba al Jazira.

"Ci auguriamo che il califfato si realizzi quanto prima", scrive Qaradawi sul suo sito Internet. "Ma l'iniziativa intrapresa dallo Stato islamico (presente in alcune regioni irachene e siriane) viola la sharia - la legge islamica - e ha conseguenze pericolose per i sunniti in Iraq e per la rivolta in Siria"

Al-Arabiya - 05/07/2014 - I militanti dell’ISIS che lo scorso mese hanno preso il controllo di Mosul, nel Nord dell’Iraq, hanno attaccato e demolito tombe e moschee antiche della città. I jihadisti hanno demolito con bulldozer almeno 4 tombe di figure arabo-sunnite o sufi, mentre 6 moschee sciite sono state distrutte con degli esplosivi. Le immagini raffiguranti i fatti sono state diffuse sul sito internet dell’ISIS, in un a pubblicazione dal titolo “Demolizione delle tombe e degli idoli dello Stato di Ninive”

Barzani: Non è più possibile fermare
la disintegrazione dell'Iraq,
gli Usa non si oppongono

DEBKAfile Exclusive Report Jul 4, 2014, 10:03 PM - Venerdì 4 luglio, Al Qaeda in Iraq (IS) e i suoi alleati sunniti stanno avanzando verso la base aerea militare di al-Muthanna all'aeroporto internazionale di Baghdad, Tre colonne, di 1.000-1.500 combattenti ciascuna, su Humvee blindati, made in usa, e APC presi come bottino di guerra. Dopo che gli aerei d'assalto di Iran e Russia sono stati consegnati alla base. L'amministrazione Obama deve decidere rapidamente se lanciare il suo primo attacco aereo per scongiurare gli islamisti iracheni prima che conquistino la base aerea strategica e, cosa altrettanto importante, prima che Teheran o Mosca si muovano. More>

Per Al Baghdadi: «Terrorismo significa adorare Allah come Lui ha ordinato. Il terrorismo è il modo per i musulmani di vivere da musulmani, in modo onorevole con potenza e libertà» Leggi>

Il profilo del califfo dell’ISIS dopo l'annuncio della fondazione del califfato

L'Huffington Post - 02/07/2014 - Messaggio del leader dello Stato islamico: «Conquisteremo Roma e ci impadroniremo del mondo» … Una dichiarazione definita dal premier iracheno, Nouri al-Maliki, "una minaccia per l'intera regione". Si tratta di un "messaggio a tutti gli Stati dell'area, che avverte che adesso sono dentro il cerchio rosso" e "nessuno in Iraq o in nessun altro Paese vicino sarà al sicuro da questi piani"

I barbari sono alle porte

Iraq, jihadisti proclamano califfato islamico

Copre i territori che si estendono tra Aleppo, nel nord della Siria, e il governatorato di Diyala,  nella zona orientale dell'Iraq.

Come gli Usa stanno armando entrambi i contendenti del conflitto iracheno

di Tyler Durden 


Gli islamisti portano le armi di Baghdad in Siria

Confine ormai sotto il controllo dell'ISIS: ad Aleppo compaiono i primi veicoli militari iracheni. Gli sciiti si organizzano sotto la bandiera di Moqdata al-Sadr, altra minaccia ad un debolissimo Maliki. Kerry arriva nel Paese.

Centinaia soldati decapitati da qaedisti in varie città

Il mostro settario si è risvegliato

AFP – Now Lebanon - 21/06/2014 - Il presidente Obama, ha detto venerdì che nessuna quantità di polvere da sparo Usa, può mantenere l’Iraq unito, se i suoi politici non rigettano il settarismo, lavorando per l’unità del paese.
19 giugno 2014 - live world view - Gli Usa hanno significativamente aumentato l'intelligence in Iraq, ha detto il presidente Usa, aggiungendo che gli Usa resteranno vigili ma non è il nostro lavoro scegliere il leader dell'Iraq … gli iracheni devono risolvere i loro problemi superando le differenze.

Il Vietnam iracheno ci impone un nuovo discorso pubblico in Europa
Iraq, fucina del XXI secolo
Obama sull'Iraq rende evidente che per il mondo ci sono "TERRORISTI" e "terroristi". Leggi
Dempsey al Senato:
E’ tutta colpa
di Al-Maliki

Perché dovremmo combattere la disgregazione dell'Iraq? leggi

Anche coloro che sostennero l'invasione meritano di essere sentiti

In presa diretta dall’Iraq

L’Iniziativa di Solidarietà della Società Civile Irachena (ICSSI) è dedicata a riunire le società civili irachene e internazionali attraverso azioni concrete per costruire insieme un altro Iraq, con la pace e i diritti umani per tutti.

ll gruppo jihadista disconosciuto
da Al Qaida sfrutta il retroterra
siriano e le divisioni tra sunniti,
curdi e sciiti per avanzare
verso la capitale irachena.
L'eventuale intervento
di Usa, Iran o Turchia
non sarebbe decisivo:
la soluzione deve trovarla
al-Maliki.
leggi tutto

Battaglia decisiva per la spartizione

Perché la nuova guerra irachena potrebbe essere più disumana di quella precedente

Iran italian radio - 17 Giugno 2014 - Il Vice Segretario Generale del movimento di resistenza libanese Hezbollah, Sheikh Naim Qassem, ha dichiarato che Hezbollah considera Washington e i suoi alleati responsabili per l’espansione del terrorismo in tutto il Medio Oriente. Sheikh Naim Qassem afferma che l’America e i suoi partner hanno portato i terroristi nella regione, ed hanno permesso loro di insediarsi anche in Iraq. Qassem ha aggiunto che la crescita delle organizzazioni terroristiche in Iraq, rappresenta una minaccia per l’intera regione e per il mondo. Il primo ministro iracheno Al-Maliki ha accusato l’Arabia Saudita e il Qatar di essere i principali sostenitori del terrorismo globale. Lo riferisce il Faro sul Mondo.

A Mosul trionfa Assad

L’Isis, ha abbattuto Sykes-Picot!

Breaking the Walls Campaign of Al Qaeda in Iraq, Achieves Its Objectives at Abu Ghraib, 21st july 2013

2013 - Evasione di massa dei terroristi dalle carceri di mezzo mondo: operazione “mascherata” della CIA e del Mossad?

Nel 2005, viene catturato dalle forze americane e trascorre i successivi quattro anni, prigioniero nel Campo Bucca, nel sud dell'Iraq. E' di quel tempo la prima foto nota di Baghdadi
Foto non datata rilasciata il 29 gennaio 2014, dal sito web ufficiale del Ministero degli Interni iracheno, mostra Abu Bakr al Baghdadi, il capo del cosiddetto Stato Islamico dell'Iraq e della Siria.

Dietro il califfato Iraq-Siria ci sono i dollari del Golfo

Per il Califfato, la divisione tra i sunniti resta troppo grande in Iraq

L’Isis avanza ma non ha chance di vittoria

A due anni e mezzo dal ritiro delle truppe americane, Obama deve considerare il ritorno sul suolo iracheno.

O dare a Tehran le chiavi
del Medio Oriente

Il Piano ebraico
per il Medio Oriente

Emergenza in Iraq: proteggere le minoranze in fuga

Iraq, jihadisti alle porte di Baghdad. La denuncia dell'Onu: Centinaia di morti ed esecuzioni

L'Alto commissario per i diritti umani denuncia esecuzioni tra i civili, centinaia di morti e migliaia di feriti. I jihadisti sono sempre più vicini alla capitale e la massima autorità religiosa sciita invita tutti a combattere contro l'Isis.

Ahram Online - 13/06/2014 - La Turchia sapeva dell’attacco a Mosul. ed era a conoscenza del piano di attacco nei confronti del suo consolato nella città settentrionale irachena di Mosul, ha dichiarato il vice ministro  Bulent Arinc, difendendo la decisione di Ankara di non evacuare l’edificio. “Eravamo più o meno informati che l’ISIL stava indirizzando un attacco verso il nostro consolato nella sua avanzata verso l’Iraq settentrionale”.  La decisione di non evacuare l’edificio è stata presa perché la situazione all’esterno del consolato era stata reputata maggiormente pericolosa.

"La nostra destinazione finale sarà Baghdad, la battaglia decisiva sarà lì, questo è quello che il capo del gruppo di militanti continua a ripetere"
Lo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria sta progettando di creare uno stato islamico che unisce Iraq, Siria, Giordania, Kuwait, Libano, Israele e Palestina.
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Jihadisti alle porte di Baghdad. Evacuata la base Usa di Balad

Alle stelle il prezzo del petrolio dopo la crisi irachena. Non si ferma l'avanzata delle brigate qaediste. Teheran promette sostegno al governo di al-Maliki.

Notizie geopolitiche - giu 12th, 2014 - L’entrata dei miliziani qaedisti dell’Isil a Kirkuk, importante centro petrolifero iracheno, ha creato l’occasione per l’intervento dei curdi della Regione Autonoma del Kurdistan che hanno preso a loro volta il controllo della città, territorio da sempre rivendicato. Ne ha dato notizia lo stesso portavoce curdo Jabbar Yawar, il quale ha riferito che “L’intera Kirkuk è ora nelle mani dei peshmerga”

Ansa - 12 giugno 2014 - A Kirkuk, nel nord-est dell'Iraq, il comandante delle milizie curde Peshmerga nonché ministro della sicurezza della regione autonoma del Kurdistan iracheno è scampato ad un attentato. 

Al Arabiya - 13 June 2014 - Mentre altri due comuni della provincia irachena di Diyala cadono nelle mani degli insorti durante la notte di Giovedi, la massima autorità religiosa del paese per i sunniti ha messo in guardia contro l'etichettatura dei ribelli come terroristi. Il chierico religioso Rafi al Rifaee, nella foto, ha dichiarato che i liberi ribelli non dovrebbero essere accusati di appartenere a organizzazioni terroristiche come lo Stato Islamico d'Iraq e Siria (ISIS), e ha detto che queste accuse inciteranno alla divisione tra questi ribelli e le città che essi stanno liberando dal governo settario sciita del primo ministro Nuri al-Maliki. Rifaee ha descritto ciò che sta accadendo in Iraq come un processo per liberare l'Iraq dell'esercito di Maliki, il primo ministro che il militanti hanno soprannominato il "carnefice".

NOW Lebanon - 12/06/2014 - Una fonte vicina a Hezbollah ha detto al corrispondente di Now Lebanon che il prominente religioso sciita iracheno Moqtada al-Sadr,nella foto, ha annunciato la formazione di un gruppo militare volto a proteggere i santuari sciiti dopo gli ultimi sviluppi in Iraq, il dispiegamento di uomini armati di ISIS a Mosul e una dichiarazione in cui Isis progetta di prendere Karbala in Iraq, una città che è considerata uno dei luoghi più sacri per i musulmani sciiti.

Al Qaeda, la minaccia che Obama non sa eliminare

DEBKAfile Special Report Jun 13, 2014, 12:22 AM - Il presidente Barack Obama è vicino a decidere le misure militari degli Stati Uniti per contrastare Al Qaeda. "Abbiamo un impegno nel fare in modo che questi jihadisti non trovino un punto d'appoggio permanente in Iraq o in Siria". Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki potrebbe finalmente ottenere gli elicotteri Apache e i missili Hellfire che ha chiesto da mesi. More>

Ansa - 12 giugno 2014 - Gli Usa stanno lavorando per identificare il modo piu' efficace di intervenire e aiutare. L'Iraq è chiaramente in una situazione di emergenza, afferma Obama, sottolineando che ci sono alcune cose che vanno fatte subito. 

Notizie geopolitiche - giu 12th, 2014 - Diverse fonti danno l’entrata nel paese di circa 200 pasdaran iraniani, in appoggio al governo centrale di Nouri al-Maliki, anch’esso sciita.

DEBKAfile Special Report Jun 13, 2014, 12:22 AM - Il Capo delle Brigate Al Qods Gen. Qassem Soleimani, nella foto, è arrivato a Baghdad con le truppe iraniane che ora combattono in Iraq.

L'appello della Commissaria Europea: "Dare aiuti subito"
Emma Farnè intervista Kristalina Georgieva

Kristalina Georgieva, commissaria Ue per gli Aiuti Umanitari analizza la situazione nell'Iraq del nord e lancia un appello: "I fondi per i profughi devono arrivare subito"

Ankara ha ordinato alle forze speciali turche a Mosul di non scontrarsi con ISIL

middleeastmonitor - 12 June 2014 - Il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ha detto ieri a New York ai giornalisti: che il suo paese risponderebbe se uno qualsiasi dei cittadini e diplomatici turchi, che sono stati rapiti dai militanti di Isis nella città settentrionale di Mosul, venissero lesi. "In questo momento siamo impegnati nella gestione della crisi, considerando la sicurezza dei nostri cittadini. Ciò non deve essere frainteso, perchè qualsiasi danno fosse arrecato ai nostri cittadini verrebbe ricambiato con la rappresaglia più dura"

Al-Quds al-Arabi - 12/06/2014 - Il Presidente iraniano Rohani ha dichiarato che l’Iran combatterà la violenza e il terrorismo dei combattenti jihadisti che hanno attaccato il nord dell’Iraq.

Chi è il jihadista rosso di Mosul: Omar al-Shishani

La foto di al Shishani, suggerisce che egli sia stato la mente dell'assedio come comandante del settore settentrionale di Isis in Siria e in Iraq.


LaPresse/AP - 12 giu. 2014 - La situazione è certamente molto seria sul terreno ... il premier al-Maliki può fare di più ... tutti i leader iracheni, possono fare di più per reagire alla questione irrisolta, per rispondere meglio ai bisogni degli iracheni. In una nota diffusa stanotte, la Casa bianca ha dichiarato che il Congresso lavorerà per fornire flessibilità e risorse per aiutare l'Iraq a costruire le capacità di rispondere con efficacia e sostenibilità all'insorgenza.
12 giu. 2014 - afp - TMNews - In un messaggio audio diffuso ieri, il portavoce dell'Isil, Abu Mohammed al Adnani, esorta gli insorti a marciare su Baghdad. "Continuate ad avanzare, la battaglia a breve arriverà a Baghdad e Karbala. Indossate le vostre cinture e siate pronti" E rivolto al premier Al Maliki: "Voi avete perso un'occasione storica per il vostro popolo di controllare l'Iraq e gli sciiti vi malediranno per sempre, fino alla vostra morte".

Marciamo tutti su Bagdad
Dilaga lo Stato islamico
Iraq, le città nelle mani dell’Isis
E’ il fallimento della “pax americana”

Sei cose da sapere sui jihadisti di Isil o Isis


Presa Mosul
Le terre in mano all’Isil si estendono per 500 chilometri senza interruzione.

Fuga da Mosul
500mila persone sono scappate dalla città.


Ansa - 29 maggio 2014 - Gli attacchi registrati ieri in tutto l'Iraq hanno provocato la morte di 74 persone, segnando così il giorno più sanguinoso nel Paese da oltre sette mesi a questa parte: lo rendono noto fonti mediche e di sicurezza. Le violenze coincidono con i tentativi dei vertici politici di stringere alleanze nelle ultime settimane in vista della formazione di un nuovo governo, che il primo ministro uscente Nouri al-Maliki intende continuare a guidare, anche senza una chiara maggioranza.

Iraq, malati mentali usati come bombe umane


L’Iraq alla guerra civile

Così l’America ha fatto rinascere Al Qaeda
La guerra di Bush ha portato i terroristi in un Paese che ne era immune. E la situazione in Afghanistan e Pakistan potrebbe segnare una nuova ascesa dei qaedisti...
In Iraq è guerra civile:
settemila morti in un anno,
900 vittime dall'inizio 2014
Esplosioni, scontri settari,
città occupate:la guerra
tra al-Maliki e al-Qaeda
che nessuno racconta
ANSA - 30 Gen 2014 - Un commando di circa otto miliziani armati ha attaccato oggi un ufficio appartenente al ministero per i Diritti umani a Baghdad, prendendo in ostaggio il personale presente. Trattative sono in corso per ottenere il rilascio degli ostaggi.
Al Hayat - 30/01/2014 - Non si ferma l’ondata di violenza nella capitale irachena Baghdad. Almeno 6 persone avrebbero perso la vita questa mattina in diversi attacchi contro mercati e ristoranti, mentre il bilancio dei morti nel solo mese di gennaio ha già superato quota 900.

Fallujah: ostaggio dei militanti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante

Falluja, la città maledetta
Teatro di scontro tra gli eredi di Al Qaeda e il governo sciita di Al Maliki, Usa e sauditi

DEBKAfile Exclusive Report - Jan 5, 2014, 11:12 AM – L’Al Qaeda iraqena, ISIS, avanza Sabato 4 gennaio, verso Baghdad dalle aree conquistate delle città sunnite di Falluja e Ramadi, ha anche affermato di aver coordinato l’autobomba di Giovedi 2 gennaio, al quartier generale politico di Hezbollah a Beirut. Al Qaeda in Iraq, Siria e Libano sono chiaramente nel mezzo di un’offensiva per conquistare teste di ponte in un'ampia fascia del Medio Oriente, estendendosi su tre capitali arabe, Baghdad, Damasco e Beirut, nel ruolo di lama sunnita che affonda nell'asse sciita Iran, Siria ed Hezbollah libanesi. More>

Fallujah e Ramadi nelle mani di Al Qaeda
Dopo giorni di scontri, l'ISIS controlla metà della regione di Anbar.

DEBKAfile Exclusive Report Jan 3, 2014, 12:54 PM - Combattenti di Al Qaeda hanno marciato nelle principali città irachene di Falluja e Ramadi Venerdì 3 gennaio, dopo aver clamorosamente sconfitto un grande esercito iracheno. Questa vittoria è stata aiutata dalle tribù sunnite dell'Iraq occidentale. Il ramo iracheno-siriano di al Qaeda (ISIS) ha ormai acquisito una catena di controllo territoriale che si estende da Ramadi, 100 chilometri a ovest di Baghdad, Al-Raqqah nel nord della Siria, 160 km da Aleppo. Il suo comandante Abu Bakr al-Baghdadi promette di stabilire un califfato islamico, che dovrebbe rappresentare una minaccia diretta a Israele, Giordania, Arabia Saudita e Libano. More>

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