Euronews - 28/07/2014 - Quasi 100 morti a Tripoli in appena due settimane, 38 vittime a Bengasi in sole 24 ore. La crisi in Libia si aggrava e l’Italia ha già trasferito più di 100 sui cittadini fuori dal Paese che sciovola in una nuova guerra civile. Ieri in serata la Compagnia Nazionale Libica del Petrolio ha lanciato l’allarme su una possibile catastrofe nel Sud della capitale dopo che un razzo ha colpito un conteiner con 6 milioni di litri di carburante. L’aggravarsi degli scontri tra milizie in Libia sta intanto costringendo molti Paesi occidentali a richiamare i propri cittadini, dopo l’evacuazione del personale diplomatico americano e turco. Gli spari contro un convoglio diplomatico britannico, domenica, hanno contribuito ad accelerare le decisioni di Stati Uniti e Turchia.


Euronews - 27/07/2014 - Decine di civili uccisi e oltre cento feriti. Proseguono dal 13 luglio scorso i combattimenti in Libia, per la conquista dell’aeroporto di Tripoli. A fronteggiarsi sono due ex alleati anti-Gheddafi. I miliziani islamisti di Misurata stanno cercando di prendere il controllo dello strategico scalo internazionale che, dalla caduta del regime nel 2011, è nelle mani delle milizie di Zintan.Il vuoto di potere politico sta favorendo una situazione di completo caos. Il nuovo Parlamento è stato eletto a giugno. La comunità internazionale spera che la prima seduta dell’assemblea in agosto, riapra il dialogo fra le parti. Intanto si spara anche a Bengasi. L’esercito regolare si è unito alle forze del generale Khalifa Haftar, per combattere la milizia jihadista Ansar al-Sharia. Dopo la Turchia anche gli Stati Uniti hanno chiuso temporaneamente la loro ambasciata a Tripoli. Il personale è stato trasferito in Tunisia.


Rai news - 27 luglio 2014 - La Farnesina, per il tramite dell'ambasciata a Tripoli e in raccordo con l'Unità di crisi, ha favorito negli ultimi giorni il trasferimento sotto protezione di oltre cento italiani che avevano manifestato l'intenzione di lasciare il Paese. Lo rende noto un comunicato del Ministero degli Esteri. Intanto, è salito a 97 morti e quattrocento feriti il bilancio degli scontri fra milizie nella città di Tripoli dal 13 luglio quando è cominciata la battaglia per il controllo dell'aeroporto della capitale. Lo ha reso noto il ministero della Salute. L'ultimo bilancio fornito una settimana fa parlava di 47 morti e 120 feriti. Il nuovo bilancio si basa sui rapporti di otto ospedali pubblici di Tripoli e della periferia, ma non tiene conto di vittime arrivate negli ospedali di campagna o di altre città. Nelle ultime ore continuano i violenti scontri all'aeroporto, con forti esplosioni nel sud della capitale.


Maghreb Emergent - 26/07/2914 - Ciò che rimane del governo libico ha invitato le milizie rivali di Zentan e Misrata e i rispettivi alleati, impegnati in scontri sanguinosi per il controllo dell’aeroporto di Tripoli, a negoziare un cessate il avviando le trattative per una soluzione pacifica. A causa del deterioramento della situazione, la Turchia ha annunciato ieri la chiusura temporanea della sua rappresentanza diplomatica nella capitale libica, mantenendo aperto il consolato di Misrata.


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