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scuolesmilitarizzate@gmail
21 ott 2014

Promemoria
di Gianni Rodari

Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola, a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra

Anche quest’anno per il 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, saranno organizzati molti eventi celebrativi che avranno luogo nelle principali città italiane, spesso in molte scuole. In tempi di guerre che si moltiplicano in tutto il mondo, questa nauseante passerella di personale militare di esercito, marina, aeronautica, carabinieri troverà ancora una volta molto spazio nelle scuole anche per promuovere i concorsi per gli arruolamenti. Su questi temi, vale la pena segnalare la campagna (nata nel 2013) del collettivo giovani di Pax Chrtisti dal titolo Smilitarizziamo le scuole e destinata a insegnanti, dirigenti scolastici e studenti delle scuole secondarie superiori.

Pax Christi offre alle scuole la piena disponibilità a incontrare docenti e dirigenti, materiale informativo con suggerimenti didattici (film, bibliografia e sitografia, ecc.), possibili attività formative sui temi dell'educazione alla pace con gli studenti. Di seguito, il Manifesto e i link della campagna.

 


Manifesto per una scuola smilitarizzata

L'Istituto...(nome della scuola)

aderendo alla campagna “Scuole smilitarizzate” promossa da Pax Christ isi impegna a:

1. Rafforzare il suo impegno nell'educazione alla pace e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti;

2. Sottolineare e valorizzare l'educazione alla pace tra le finalità educative dei POF,nelle discipline educative e didattiche e nella programmazione.

3. Proporre uno spazio di confronto tra docenti per evidenziare l'incidenza dell'educazione alla pace nella formazione degli studenti;

4. Prevedere un intervento educativo per gli studenti al fine di rendere più esplicita la scelta di non educare alla violenza e alla guerra;

5. Escludere dalle propria proposta formativa le attività proposte dalle Forze Armate,in contrasto con gli orientamenti fondamentali educativi e didattici della scuola;

6. Non esporre manifesti pubblicitari delle FFAA né accogliere iniziative finalizzate a propagandare l’arruolamento e a far sperimentare la vita militare.

7. Non organizzare visite che comportino l’accesso degli alunni a caserme, poligoni di tiro, portaerei e ogni altra struttura riferibile all’attività di guerra, anche nei casi in cui questa attività venga presentata con l'ambigua espressione di “missione di pace”.

8. Non accogliere progetti in partenariato con strutture militari o aziende coinvolte nella produzione di materiali bellici.

9. Prevedere la possibilità di arricchire la biblioteca di nuovi strumenti didattici per l'educazione alla pace e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti.

10. Affiggere all’ingresso dell'Istituto il logo della campagna, affinché sia pubblicamente manifesta la scelta di lavorare in una scuola che educa alla nonviolenza e non alla guerra.

 

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