Maan news
20/03/2014

Da quando sono iniziati i colloqui di pace, 56 palestinesi uccisi, 897 feriti.

Betlemme (Ma'an) –Martedì l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina ha affermato  che le forze militari israeliane hanno ucciso 56 palestinesi e ne hanno feriti 897 da quando  sono ripresi i negoziati di pace con Israele nel luglio scorso.

“Sono continuate senza sosta le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani. Invece di dimostrare la propria buona volontà durante questo periodo, Israele ha fatto il contrario, con l'obiettivo di sabotare gli sforzi di pace statunitensi guidati dal Segretario di Stato Kerry", è scritto nel comunicato dell’OLP.

Ci sono stati oltre 500 attacchi dei coloni contro civili palestinesi e contro le loro proprietà nella Cisgiordania occupata e le forze israeliane hanno arrestato oltre 3.000 palestinesi durante 3.767 incursioni militari.

L’OLP sostiene che Israele ha anche iniziato a costruire 10.509 unità abitative nelle colonie illegali e contemporaneamente ha demolito 146 case palestinesi.

I dati non comprendono il quindicenne Yousef Nayif Yousef Shawamrah Abu Akar, che è stato ucciso dalle forze israeliane mercoledì nel sud della Cisgiordania.

Testimoni hanno detto che la vittima stava cercando delle  piante locali quando è stato colpito, ma l'esercito ha affermato che insieme ad altri due stava compiendo atti di vandalismo contro la barriera di sicurezza.

I colloqui di pace tra israeliani e palestinesi sono ripresi nello scorso luglio sotto l'egida degli Stati Uniti, dopo quasi tre anni di interruzione.

Il governo di Israele ha annunciato la costruzione di migliaia di unità abitative negli insediamenti illegali da quando sono iniziati i colloqui di pace.

I territori palestinesi riconosciuti a livello internazionale come palestinesi, di cui la Cisgiordania e Gerusalemme Est sono parte integrante, sono occupati dai militari israeliani dal 1967.

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