Stato di Palestina

Palestine Liberation Organization

Negotiations Affairs Department

 

2 Aprile, 2014

L’acceso della Palestina ai Trattati Internazionali 

Martedi’ 1 Aprile, seguendo una decisione unanime della leadership palestinese, incluso il Presidente del Comitato Esecutivo dell’OLP, Mahmoud Abbas sono state firmate lettere di accesso a 15 trattati multilaterali e convenzioni, una capacita’ che la Palestina ha acquisito a seguito del suo aggiornamento a Stato Osservatore dalla Assemblea Generale dell’ONU a Novembre 2012.

Come sono collegate queste lettere di accesso al processo delle negoziazioni?

A Luglio 2013, l’OLP ha preso la decisione difficile di postporre l’accesso ai trattati multilaterali e convenzioni in cambio del rilascio di 104 prigionieri pre-Oslo in Quattro lotti. Infatti, il rilascio dei prigionieri pre-Oslo e’ un impegno che Israele ha gia’ preso 20 anni fa come parte degli accordi intermi Israeliani Palestinesi (Accordi di Oslo), di nuovo nel 1999 attraverso l’accordo di Sharm al-Sheikh e in un terzo tempo all’inizio di questo processo di negoziazioni.

Il rilascio dei prigionieri non era formalmente conesso al processo delle negoziazioni.

Il quarto e finale rilascio di 30 prigionieri doveva avvenire il 29 MArzo 2012. Dal momento che funzionari israeliani hanno detto che Israele non avrebbe completato il rilascio, l’OLP ha richiesto che l’amministrazione USA assicura che Israele adempia il suo impegno. Poiche’ Israele ha fallito nel rilasciare l’ultimo gruppodi prigionieri, lo Stato di Palestina non e’ piu’ obbligato a postporre i suoi diritti di accedere a trattati multilaterali e convenzioni. 

Il 9 mesi non sono ancora passati. Questo non significa che i Palestinesi stanno rompendo il loro impegno?

No,  questo non significa che il processo delle negoziazioni e’ finito. Il Presidente Abbas ha reso questo punto molto chiaro nel suo annuncio Martedi’ 1 Aprile. Infatti, l’OLP rimane impegnato a questo processo di 9 mesi, che finisce il 29 Aprile. Nonostante l’aumento delle politiche oppressive da parte di Israele come l’uccisione di civili palestinesi, la costruzione di colonie, raids sulle comunita’ vulnerabili, arresti e detenzioni arbitrarie, demolizioni di case e ritiro di diritti di residenza, noi rimaniamo impegnati al processo delle negoziazioni e abbiamo supportato gli sforzi USA.

Quali trattati e convezioni ha firmato il Presidente Abbas?

Il Presidente Abbas ha firmato lettere di accesso ai seguenti 15 trattati e convenzioni multilaterali. Questi trattati e convenzini ci aiuteranno a proteggere e promuovere diritti fondamentali della popolazione palestinese e permetteranno allo Stato di Palestina di essere un attore responsabile sulla scena internazionale:

1.  Le 4 Convenzioni di Ginevra del 12 Agosto 1949 e il Primo Protocollo Addizionale

2.  La Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche

3.  La Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari

4.  La Convenzione dei Diritti sul Bambino e il Protocollo opzionale alla Convenzione dei Diritti del Bambino sul coinvolgimento dei Bambini in conflitti armati

5.  La Convenzione sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne

6.  La COnvenzione dell’AIA (IV) che rispetta le Leggi e Tradizioni di Guerra sul Territorio e I suoi annessi: I Regolamenti concernenti le Leggi e Tradizioni di Guerra su Territorio

7.  La Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilita’

8.  La Convenzione di Vienna sulla Legge dei Trattati

9.  La Convenzione Internazioanle sull’Eliminazione di TUtte le Forme di Discriminazione Razziale

10. La Convezione delle Nazioni Unite contro la Corruzione

11. La Convenzione sulla Prevenzione e la Punizione dei Crimini di Genocidio

12. La Convenzione internazionale sulla Soppressione e Punizione dei Crimini di Apartheid  

13. Il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici

14. Il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali 

Cosa accade ora?

Le lettere di accesso sono state consegnate alle parti rilevanti.

Ci sono un totale di 63 trattati, convenzioni e agenzie a cui lo Stato di Palestina puo’ accedere e lo fara’ nel miglior interesse del suo popolo, come e  quando lo reputera’ opportune. Questo e’ un diritto che ogni stato membro e osservatore dell’ONU ha.

Questo non e’ soltanto un paso unilaterlae cosi’ che I Palestinesi possono rifiutare un accordo?

No.  Questo e’ una realizzazione di un diritto della Palestina e non ha niente a che vedere con le negoziazioni o il raggiungere un accordo. Come il Presidente Abbas ha espresso durante l’annuncio, la posizione palestinese rimane non cambiata. L’OLP cerca di raggiungere uno stato palestinese indipendente e sovrano nei confini del 1967 con Gerusalemme Est come sua capitale con una giusta soluzione per la questione dei rifugiati basato sulla risoluzione 194 della Assemblea Generale ONU.  Usera’ i suoi mezzi legali per raggiungere questo, incluse le negoziazioni e la resistenza pacifica popolare. 

Questo mina gli sforzi degli Stati Uniti e internazionali?

No. La Palestine non cerca di scontrarsi con nessuno. Gli strumenti che usa sono legittimi e non violenti. L’OLP basa le sue azioni sulla legge internazionale e l’attuazione da tempo necessaria dei diritti inalienabili del suo popolo.

Questi trattati sono vitali per continuare la costruzione istituzione della Palestina, la good governance e il sostenere i diritti umani, un tutto che forma la base per uno Stato di Palestina indipendente e sovrano. La Palestina perseguira’ questa pista non violenta, includendo tutte le possibili sedi diplomatiche in un modo che serve i migliori interssi del suo popolo e la causa di una giusta pace.

Da un altro lato, le azioni israeliai, inclusa l’inesorabile costruzione delle colonie durante questo intero processo, ha minato gli sforzi degli USA e internazionali.

Cosa significa questo per il processo di pace? Le negoziazioni sono finite?

No. L’OLP e’ impegnato alle negoziazioni fino al 29 Aprile, come pattuito.

Il governo israeliano deve capire che le negoziazioni sono un mezzo non violento per raggiungere la pace piuttosto che una copertura dietro la quale puo’ continuare le sue violazioni dei diritti umani, promuovere la sua impresa colonie e rendere la soluzione dei due stati sempre di piu’ impossibile.

 

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