InfoPal - 19/6/2014 - Cisgiordania - Da una settimana a questa parte, l’esercito di occupazione israeliano ha sequestrato 300 palestinesi e assaltato centinaia di abitazioni. Il “causus belli”, il pretesto per un’ondata di aggressioni perpetrate da orde di soldati israeliani armati fino ai denti, è la scomparsa, avvenuta giovedì 12 giugno, di tre giovani coloni israeliani dall’insediamento di Gush Etzion, nei pressi di Betlemme. Secondo i dati forniti dalla Palestinian Prisoner’s Society, il focus delle invasioni israeliane contro la Cisgiordania è Hebron, città già violata quotidianamente da una massiccia e brutale presenza di coloni, a cui, in questi giorni, è stato imposto un assedio totale e 104 persone sono state arrestate, 750 abitazioni assaltate, con danni alle proprietà. Gli altri arresti hanno avuto luogo a Nablus (52), Ramallah (41), Jenin (37), Tulkarem (16), Qalqiliya (13), Betlemme (12). Gerusalemme (12), Tubas (6), Salfit (5), Gerico (1).

Palestinarossa - Al-Akhbar – 18 giugno 2014 - "Sessantacinque sospettati sono stati arrestati durante la notte, tra cui 51 palestinesi che furono rilasciati nello scambio dei prigionieri con Gilad Shalit nel 2011", ha riportato un comunicato dell'esercito, riferendosi alla liberazione di 1.027 palestinesi in cambio di un soldato israeliano detenuto da Hamas per oltre cinque anni. "Quello che Israele sta facendo non ha nulla a che fare con la sicurezza, ma è la sua politica di vendetta", ha dichiarato il presidente dell'associazione dei prigionieri Fares Qadoura. In un comunicato Netanyahu ha dichiarato che "L'attività notturna, durante la quale i terroristi di Hamas sono stati arrestati, compresi quelli liberati come parte dell'accordo per il rilascio Gilad Shalit, trasmette un messaggio importante".
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Assabeel newspaper
https://www.middleeastmonitor.com
Wednesday, 18 June 2014

Il rapimento di una nazione
di Abdullah Al-Majali

Quando si tratta di sionisti, tutte le forme di logica vengono ignorate e il mondo viene capovolto: giusto diventa sbagliato e sbagliato diventa giusto; la giustizia diventa ingiustizia e l'ingiustizia diventa giustizia; la vittima è vista come l'oppressore e l'oppressore come la vittima; i rapiti diventano il rapitore mentre il rapitore diventa il rapito.

In ogni fase della storia, c'è una forza che determina le norme morali e le regole secondo la propria bussola morale. Oggi, però, vediamo funzionari palestinesi che condividono il nostro sangue, assumere un codice morale più vicino agli standard dei sionisti, piuttosto che la verità e la giustizia in cui crede la loro stessa gente.

In questa distorta visione del mondo, l'esercito israeliano ha il diritto di punire milioni di palestinesi in Cisgiordania e Gaza e di assediarli e isolarli dal mondo esterno. Essi hanno il diritto di saccheggiare e violare la sacralità di migliaia di case, spaventandone i residenti; e hanno il diritto di arrestare centinaia di palestinesi e di torturli nel modo più brutale. L'esercito ha anche il diritto di spostare i palestinesi dalle loro città e bombardare chiunque, quando vuole e dove vuole. Nel frattempo l'Autorità palestinese a Ramallah, dice "scusateli, sono molto arrabbiati" A causa di ciò, le forze di sicurezza dell'Autorità Palestinese hanno abbandonato le strade della Cisgiordania, lasciandole libere per gli "arrabbiati" soldati israeliani.

Il crimine commesso dalla resistenza è di aver rapito tre coloni, mentre nessuno ritiene i sionisti responsabili per il rapimento di un'intera nazione. Hanno assediato un intero popolo a Gaza privando la gente di tutto. Essi hanno chiuso la Cisgiordania, tagliata fuori dal mondo, hanno fatto irruzione nelle sue case violandone l’integrità.

Il rapimento dei tre occupanti illegali ha commosso il mondo, ma il rapimento di un'intera nazione non ha nemmeno provocato un poco di agitazione tra politici della nazione.


Assabeel newspaper
https://www.middleeastmonitor.com
Wednesday, 18 June 2014

The kidnapping of a nation
By Abdullah Al-Majali

When it comes to Zionists, all forms of logic are disregarded and the world is turned upside down: right becomes wrong and wrong becomes right; justice becomes injustice and injustice becomes justice; the victim is seen as the oppressor and the oppressor is seen as the victim; the kidnapped becomes the kidnapper while the kidnapper becomes the kidnapped.

In every stage of history, there is a force that determines moral standards and adjusts them according to its own moral compass. Today, though, we see Palestinian officials sharing our blood assuming a moral code closer to the Zionists' standards rather than the truth and justice believed in by their own people.

In this warped world view, the Israeli army has the right to punish millions of Palestinians in the West Bank and Gaza and to besiege them and isolate them from the outside world. It has the right to raid and violate the sanctity of thousands of homes, frightening the residents; and it has the right to arrest hundreds of Palestinians and torture them in the most brutal manner. The army also has the right to displace Palestinians from their cities and bomb whomsoever it wants, whenever it wants, and wherever it wants. Meanwhile, the Palestinian Authority in Ramallah says, "Excuse them; they are very angry." Because of this, PA security forces abandoned the streets of the West Bank, leaving them free for the "angry" Israeli soldiers.

The crime committed by the resistance is that it kidnapped three settlers, while no one holds the Zionists accountable for kidnapping an entire nation. They have besieged an entire nation in Gaza and deprive the people from everything. They have shut down the West Bank, cut if off from the world, raided its homes and violated its sanctities.

The kidnapping of three illegal occupiers has moved the world, but the kidnapping of an entire nation has not even caused that nation's politicians to stir.

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