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23 gennaio 2014

Siria, appello di al-Zawahiri: "Fermate il fratricidio tra gruppi jihadisti"

Il leader di al-Qaeda in un messaggio audio chiama all'unità del fronte anti-Assad, spaccato e in lotta: oltre mille i morti negli scontri tra i ribelli

Per ricomporre il fronte degli islamisti  che combattono contro il regime di Bashar al-Assad in Siria scende in campo il leader di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri. I vari gruppi jihadisti sono infatti impegnati in una guerra intestina che sta dando nuova forza alle forze governative fedeli a Damasco. E l'ex numero due di Bin Laden, in un messaggio diffuso online, si appella "a tutti i gruppi jihadisti ed a tutti gli uomini liberi che lavorano per la caduta del regime di Assad" per "fermare immediatamente i combattimenti tra fratelli" jihadisti in Siria.

Mentre in Svizzera si svolge infatti la conferenza di Ginevra 2, nelle ultime settimane la situazione sul terreno di battaglia in Siria è che ai combattimenti tra regime e ribelli si sono affiancati gli scontri tra varie coalizioni di ribelli, per lo più islamisti come il Fronte al-Nusra, ed i jihadisti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Eiil). In questa lotta 'fratricida' si sono registrati almeno 1.100 morti, come sostenuto dall'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo. 

"I nostri cuori - ha detto ancora al-Zawahiri - stanno sanguinando, il cuore della nostra nazione islamica sta sanguinando mentre vede la lotta interna tra i mujahedin in Siria". Già a novembre il leader di al-Qaeda era dovuto intervenire sulla situazione in Siria, 'promuovendo' il Fronte al-Nusra come solo branca qaedista in Siria e cambiano nome all'Eiil, togliendo i riferimenti al Levante, ovvero alla Siria. Un intervento che non ha danneggiato l'Eiil che rimane il gruppo più forte in campo contro Assad. Anche al-Nusra ha chiesto il cessate il fuoco.

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