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Monday, January 13, 2014

Yarmouk affamata mentre i Convogli di aiuti vengono attaccati e respinti
di Laith al Khatib

Nel campo profughi palestinese di Damasco, Yarmouk, lo spettro della morte per fame continua a minacciare la vita. Oggi, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina tenterà nuovamente di portare un convoglio di aiuti umanitari al campo, dopo che cinque tentativi precedenti sono stati stroncati dai militanti.

Nella campagna intorno Damasco, i morti per fame nel campo profughi palestinese di Yarmouk sono aumentati drammaticamente. Dal 1° gennaio, 10 persone erano morte. Il numero è salito a 15 nel corso degli ultimi 10 giorni e si è impennato fino a 44 negli ultimi due. L'ultima vittima è stata un bambino Israa al Masry.

I militanti all'interno del campo hanno bloccato gli sforzi dell’OLP di portare cibo ai residenti assediati. Oggi, l'OLP cercherà di rompere l'assedio con sei camion di aiuti di emergenza, a seguito di negoziati tra le fazioni palestinesi e militanti del campo.

Un negoziatore ha espresso la preoccupazione che "l'aiuto potrebbe non farcela ad arrivare a destinazione presso l'UNRWA, perché i militanti potrebbero confiscarlo. Aggiungendo, "se questo aiuto attraversa supera i cinque chilometri sulla strada controllata dai militanti, sarà distribuito dal personale UNRWA".

L’Ambasciatore palestinese in Siria, Anwar Abdul Hadi, ha detto ad Al Akhbar, "Cercheremo per la sesta volta di portare aiuti alla popolazione sotto assedio. Nei precedenti tentativi, i militanti hanno creato problemi e impedito ai camion di entrare. Due giorni fa, i militanti ci hanno impedito di portare un ferito ... fuori dal campo".

In un'altra nota, una delegazione del comitato esecutivo dell'OLP ha visitato le autorità siriane nel tentativo di trovare una soluzione per l'assedio di Yarmouk. Un membro della delegazione ha detto: "Il governo siriano ha chiesto che i combattenti stranieri siano deportati fuori dal campo, al fine di sollevare l'assedio". Le autorità siriane hanno detto alla delegazione palestinese, "Se i militanti vogliono combatterci, che lo facciano pure  fuori del campo".

Le parti stanno valutando una nuova iniziativa, simile all'ultima, che prevede la cacciata dei combattenti stranieri da Yarmouk, restituendo alla polizia siriana le loro posizioni all'interno del campo, e venendo ad un accordo con i combattenti palestinesi anti-regime.

Un comandante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Comando Generale (PFLP - GC) all’interno del campo, ha detto ad Al Akhbar, "L'iniziativa è il risultato del peggioramento della situazione umanitaria nel campo. Si prevede che il numero di decessi superi il centinaio nei prossimi giorni, se il cibo e le medicine non giungono a destinazione".

I precedenti tentativi di portare soccorso, inviati nel campo, sono stati sottoposti a pesanti sparatorie e colpi di mortaio. L'ultimo tentativo ha avuto luogo l'8 gennaio, con il convoglio in grado di andare oltre l'area controllata dallo Stato.

Un attivista che ha partecipato al convoglio ha detto ad Al Akhbar "i combattenti dell'opposizione hanno impedito al convoglio di entrares. Bloccando un tentativo di raggiungere una riconciliazione globale nel campo durante l'ultima riunione il 3 gennaio".

Egli ritiene che i militanti blocchino cibo e medicine per far si che il governo siriano venga considerato responsabile della fame, e accusano le fazioni palestinesi di non riuscire ad aiutare i residenti del campo. "Dopo aver rifiutato di autorizzare gli aiuti ad entrare in Yarmouk, si diffondevano voci che i militanti avrebbero alimentato le persone che muoiono di fame nell’Ospedale Palestina" ha detto.

Tuttavia, l'opposizione accusa i controlli di sicurezza e PFLP-GC di "fabbricare incidenti di sicurezza che impediscono al convoglio di entrare nel campo". Abu Dayeh, un avversario palestinese del regime, ha detto ad Al Akhbar, "I controlli di sicurezza adiacenti a Regi Square e a Palestine Street hanno creato, con l'aiuto dei membri del PFLP-GC, la tensione nei giorni precedenti l'arrivo dei convogli di aiuti, e terrorizzano i residenti per impedire loro di avvicinarsi ai convogli attraverso la realizzazione di falsi scontri prima del loro arrivo.


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Monday, January 13, 2014

Damascus: Yarmouk Starves as Relief Convoys Attacked
By: Laith al-Khatib

In Damascus’ Yarmouk Palestinian refugee camp, the specter of death from hunger continues to threaten lives. Today, the Palestine Liberation Organization will try again to bring in a convoy of humanitarian aid to the camp, after five previous attempts were foiled by militants.

Damascus Countryside – Starvation deaths in the Yarmouk Palestinian refugee camp near Damascus have increased dramatically. As of January 1, 10 people had died. The number rose to 15 over the next 10 days and jumped to 44 in the past two. The latest victim was baby Israa al-Masry.

Militants inside the camp have blocked the efforts of the Palestine Liberation Organization (PLO) to bring food to the besieged residents. Today, the PLO will try to break the siege with six trucks of relief aid, following negotiations between Palestinian factions and camp militants.

One negotiator expressed concern that “the aid might not make it to its destination at the UN Relief and Works Agency (UNRWA) schools because militants might confiscate it.” He added, if this aid “crosses a distance of five kilometers on the street controlled by the militants, it will be distributed by UNRWA staff.”

Palestinian ambassador to Syria, Anwar Abdul-Hadi, told Al-Akhbar, “We will try for the sixth time to deliver aid to the people under siege. In previous attempts, militants created problems and prevented the trucks from entering. Two days ago, militants prevented us from pulling the wounded ... out of the camp.”

On another note, a delegation from the PLO’s executive committee visited the Syrian authorities in an attempt to find a solution to the siege of Yarmouk. One delegation member said, “The Syrian government asked that foreign fighters be taken out of the camp in order to lift the siege.” The Syrian authorities told the Palestinian delegation, “If the militants want to fight us, let them do so outside the camp.”

The parties are considering a new initiative, similar to the last initiative, which calls for the ouster of foreign fighters from Yarmouk; returning the Syrian police to their positions inside the camp; and coming to a settlement with anti-regime Palestinian fighters.

A field commander from the Popular Front for the Liberation of Palestine-General Command (PFLP-GC) told Al-Akhbar, “The initiative came as a result of the worsening humanitarian situation in the camp. The number of deaths is expected to exceed a hundred in the coming days if food and medicine are not delivered.”

Previous attempts to bring relief envoys into the camp were subjected to heavy gunfire and mortar shells. The last such attempt took place on January 8, with the convoy unable to go beyond the area controlled by the state.

An activist who participated in the convoy told Al-Akhbar, “Opposition fighters prevented the convoy from entering. They blocked an attempt to reach comprehensive reconciliation in the camp at the last meeting on January 3.”

He believes militants block food and medicine in order to hold the Syrian government responsible for the starvation, and accuse Palestinian factions of failing to help the camp residents. “After refusing to allow aid to enter Yarmouk, they spread rumors that the militants fed the starving people in the Palestine Hospital,” he said.

However, the opposition accuses security checkpoints and PFLP-GC of “fabricating security incidents that prevent the convoy from entering the camp.” Abu Dayeh, a Palestinian opponent of the regime, told Al-Akhbarr, “The security checkpoints adjacent to al-Regi Square and Palestine Street create, with the help of members of the PFLP-GC, tension in the days preceding the arrival of the relief convoys, and terrorize residents and prevent them from approaching the convoys by carrying out fake clashes right before they arrive.”

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