L'assemblea generale dell'ONU ha dichiarato il 3 maggio la Giornata mondiale della libertà di stampa per evidenziare l'importanza della libertà di stampa e ricordare ai governi i loro doveri per far rispettare l'articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani e celebrare l'anniversario della dichiarazione di Windhoek, sui principi della stampa libera, emessi da giornalisti africani nel 1991.


International day of Press Freedom


Dossier - Libertà di stampa, aggiornato alle 07.31 di Venerdì 2 maggio 2014


TMnews
28 aprile 2014

3 maggio: giornata mondiale per la libertà di stampa           

La libertà d’espressione e di stampa è il cuore di una società democratica e in occasione del 3 maggio si celebra la giornata internazionale ad esso dedicata. Ciononostante in Europa accade ancora troppo spesso che i giornalisti vengano minacciati, censurati, intimiditi, limitando così drasticamente il diritto all’informazione dei cittadini. Osservatorio Balcani e Caucaso dopo essersi occupato per anni di libertà di stampa nel sud est Europa, Caucaso e Turchia – anche in contesti tragici come quello della disgregazione della ex Jugoslavia – ora è capofila di un ampio progetto europeo che vede coinvolti su questo tema think tank, università e numerosi media partner: “Safety Net for European Journalists”.

Il programma, finanziato dalla Commissione Europea, è stato avviato agli inizi del 2014 ed entra in queste settimane nel vivo garantendo – attraverso notizie e approfondimenti pubblicati sulle pagine di Osservatorio e dei vari media partner europei – il monitoraggio e la documentazione delle violazioni della libertà di stampa in Bulgaria, Croazia, Cipro, Grecia, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia, Turchia e Italia.

“Oltre alle notizie, stiamo realizzando una ricerca sui bisogni dei giornalisti minacciati, intervistandone più di 90 nelle aree coperte dal progetto; promuoveremo poi la creazione di una piattaforma di crowdsourcing in 9 lingue dove i singoli giornalisti europei potranno inserire dettagli e informazioni sui loro diritti violati e sui loro bisogni; stiamo lavorando ad un manuale che vuole essere strumento concreto in mano ad ogni giornalista per difendere i suoi diritti e quindi quelli di ogni cittadino”, ha dichiarato Luisa Chiodi, direttrice scientifica di OBC. “Tutto questo”, ha tenuto a sottolineare Luisa Chiodi “per stimolare un dibattito pubblico sulla libertà d’espressione che sia transnazionale ed europeo”.

Al fianco di OBC, nel realizzare questo progetto, vi sono SEEMO South East Europe Media Organisation (affiliato dell’International Press Institute), Ossigeno per l’Informazione, la ricercatrice Eugenia Siapera dell’Università di Dublino e poi H-Alter (Croazia), The Press Project (Grecia), Vijesti (Montenegro), Mediapool (Bulgaria), Dilema Veche (Romania), Dnevnik (Slovenia), 24 Vesti (Macedonia), Beta (Serbia), Bianet (Turchia) e infine Radio Popolare.

Per informazioni si veda la pagina dedicata a “Safety Net”:

http://www.balcanicaucaso.org/Media-Freedom-Net

top