La Voce della Russia
9 agosto, 2014

Cronologia di violenze e abusi contro i giornalisti in Ucraina

Il materiale di questa cronologia si basa sulle notizie di RIA Novosti e di fonti aperte.

L'Ucraina orientale è diventata una sorta di trappola per i giornalisti, ha dichiarato la direttrice esecutiva della sede moscovita di Human Rights Watch Tatiana Lokshina.

Il fotoreporter dell'agenzia di stampa russa internazionale Rossiya Segodnya Andrey Stenin, che ha lavorato a Donetsk, Slavyansk e in altre città dell'Ucraina orientale, il 5 agosto non è più entrato in contatto con nessuno. Allo stesso tempo il portale di informazione i Korpus, che segue i fatti nel sud-est dell'Ucraina, ha riferito la perdita di 2 dei suoi corrispondenti, Sergey Korenchenkov e Andrey Vyachalo.

Il 3 agosto la troupe del canale televisivo russo Zvezda è finita sotto il fuoco nei pressi del valico di frontiera “Gukovo", situato nella regione di Rostov al confine con l'Ucraina.

Il 1° agosto la giornalista dell'agenzia televisiva RT Ruptly Alina Eprimyan è stata espulsa dall'Ucraina.

Il 25 luglio una troupe del canale televisivo Russia-24 è finita sotto il fuoco proveniente dall'Ucraina nella regione di Rostov.

Nella notte tra il 22 e 23 luglio 4 giornalisti, tra cui un corrispondente freelance di RT e il britannico Graham Phillips, sono stati arrestati dall'SBU a Donetsk. Phillips è stato in seguito espulso.

Il 14 luglio al corrispondente di VGTRK Evgeny Rozhkov è stato respinto all'ingresso in Ucraina.

Il 3 luglio una troupe di Pervy Kanal è finita sotto il fuoco a Slavyansk.

Il 1° luglio il giornalista e l'operatore di REN TV Denis Kulaga e Vadim Yudin sono stati feriti durante i bombardamenti nella regione Lugansk.

Il 30 giugno a Donetsk è stato ferito mortalmente dal fuoco di mitragliatrice l'operatore video di Pervy Kanal Anatoly Klyan.

Il 24 giugno una troupe di Pervy Kanal è finita sotto un attacco di mortaio nei pressi di Slavyansk.

Il 17 giugno il corrispondente e l'operatore video di VGTRK Igor Kornelyuk e Anton Voloshin sono rimasti uccisi in un attacco di mortaio a Lugansk.

Il 16 giugno nei pressi di Slavyansk è finito sotto il fuoco di armi da fuoco automatiche un gruppo di giornalisti di Rossiya Segodnya, RT e del quotidiano Komsomolskaya Pravda.

Il 14 giugno a Dnepropetrovsk l'SBU ha arrestato e rilasciato 2 giorni dopo il corrispondente e il tecnico video del canale Zvezda Evgeny Davydov e Nikita Konashenkov.

L'11 giugno la troupe di Pervy Kanal è finita sotto il fuoco nei pressi di Slavyansk.

Il 6 giugno ad un posto di blocco dell'esercito di Slavyansk sono stati arrestati e consegnati all'SBU i giornalisti del canale televisivo Zvezda Andrey Sushenkov e Anton Malyshev. Dopo 3 giorni sono stati liberati.

Il 29 maggio la troupe del canale televisivo Russia 24 è finita sotto il fuoco a Donetsk.

Il 27 maggio la troupe del canale televisivo MIR 24 è finita nel mirino dei cecchini a Donetsk.

Il 24 maggio ad una troupe di giornalisti di VGTRK non è stato concesso il permesso di entrare in Ucraina per seguire le elezioni presidenziali, nonostante fossero accreditati presso la Commissione Elettorale del Paese.

Il 22 maggio nei pressi di Lysychansk è finita sotto il fuoco la macchina con a bordo i giornalisti di Life News.

Il 19 maggio la corrispondente di VGTRK Ksenia Kibkalo, in diretta al canale tv Russia 24 aveva riferito che la polizia l'Ucraina aveva proposto ai giornalisti dell'emittente televisiva russa di lasciare il Paese, minacciando l'apertura di un processo penale.

Nelle vicinanze di Kramatorsk il 18 maggio sono stati arrestato i giornalisti di Life News Oleg Sidyakin e Marat Saychenko. Sono stati rilasciati solo il 25 maggio.

Il 15 maggio alla troupe televisiva del canale TVC non è stato concesso di entrare in Ucraina per seguire le elezioni presidenziali. Il 6 maggio la stessa cosa era capitata ad un'altra troupe di TVC.

Il 13 maggio una troupe di Life News è finita sotto il fuoco di armi automatiche nei pressi di Kramatorsk. Il 7 maggio le truppe ucraine hanno sparato contro i giornalisti di Life News nelle vicinanze di Slavyansk.

Il 9 maggio l'operatore dell'agenzia video RT Ruptly Fedor Zavaleykov è rimasto ferito durante gli scontri a Mariupol.

Il 16 aprile nella zona di Izyum è rimasta in stato di fermo per un giorno una troupe del canale televisivo Russia 24.

L'8 aprile il giornalista e il fotoreporter di Rossiya Segodnya Andrey Malyshkin e Alexey Kudenko sono stati respinti alla frontiera ucraina. Lo stesso giorno è stato negato l'ingresso in Ucraina e sono stati rispediti in patria i corrispondenti del canale televisivo Zvezda, del canale di San Pietroburgo Pyaty Telekanal di un canale di una tv di Mosca e di Life News.

Il 7 aprile le guardie di frontiera ucraine hanno vietato l'ingresso a 2 giornalisti della versione russa di Forbes, così come a quelli del gruppo NTV e di Pervy Kanal. Lo stesso giorno è stata espulsa la troupe del canale TVC. Il giorno prima l'Ucraina aveva negato l'ingresso nel suo territorio alla troupe televisiva di VGTRK.

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