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26 Feb 2015

 

Ennesimo fiasco della diplomazia USA: Putin sigla accordi di cooperazione con Cipro ed ottiene i porti nell’isola

di Luciano Lago

 

Da quando Obama ed i suoi alleati europei hanno varato le sanzioni contro la Russia ed hanno puntato all’isolamento internazionale di questo paese (il più esteso del mondo) non si contano più i nuovi accordi di cooperazione che la Russia è riuscita a sottoscrivere in questi mesi con una infinità di paesi, di grandi dimensioni, come la Cina, l’India, l’Argentina, l’Egitto, l’Iran, il Brasile e di interesse strategico come il Nicaragua, il Venezuela, l’Ecuador, ecc..

Si può tranquillamente dire che il tentativo di Washington di isolare la Russia  è miseramente fallito e Mosca  non ha mai avuto tanti paesi amici e cooperanti di quanti ne ha annoverati negli ultimi tre mesi.

 

Sembra piuttosto che siano gli USA adesso ad a dover soffrire una sindrome di isolamento visto che anche nel continente americano la maggior parte dei paesi si è stretta in solidarietà con il governo di Caracas (Venezuela) di fronte alle prove inoppugnabili del tentativo USA di ingerenza e sobillazione svolto nel paese per ottenere il rovesciamento del governo legittimo di Nicolas Maduro.

Ultimo in ordine di tempo è stato l’accordo di cooperazione stretto da Putin a Cipro, la piccola ma strategica isola del Mediterraneo, situata di fronte alle coste di Libano e Siria.

La Russia si è impegnata ad aiutare Cipro nel risolvere le conseguenze che ha sofferto il paese per la sua crisi del debito, lo ha annunciato il presidente Russo Vladimir Putin dopo essersi riunito a Cipro con il suo omologo Nikos Anastasiadis, secondo quanto comunicato dall’agenzia Ria Novosti.

Putin ha assicurato al governo  cipriota  un credito di stabilizzazione di circa 2.500 milioni de euro e si interesserà di ristrutturare il prestito con condizioni di favore, ha dichiarato lo stesso Putin. Questo ha suscitato costernazione nelle autorità di Bruxelles, le stesse che, poco più di un anno fa, per “aiutare” Cipro, avevano stabilito il prelievo forzoso sui depositi dei risparmiatori.

Il presidente cipriota Anastasiadis ha concordato con Putin l’apertura dei porti ciprioti alle navi russe che potranno utilizzare tali infrastrutture dell’isola senza limitazione alcuna e nel contempo ha stretto un accordo che permetterà alla Russia di partecipare attivamente nella lotta alla pirateria ed al terrorismo nel Mediterraneo orientale.

Inoltre Putin si è impegnato a sviluppare i rapporti commerciali con Cipro permettendogli di superare le restrizioni attuali alle esportazioni di prodotti agricoli verso il mercato russo, cosa che ha aggravato lo stato dell’agricoltura e dell’economia del paese mediterraneo, per causa di una  delle tante imposizioni fatte dalle autorità di Bruxelles.

Rispetto al problema delle sanzioni, Putin ha dichiarato che queste stanno producendo danni all’economia dei paesi europei che rischiano di perdere competitività sui mercati internazionali e si è augurato che i paesi europei rivedano la loro politica sulla base dei propri interessi nazionali e non di quelli imposti dall’esterno.

Affrontando l’argomento dell’Ucraina, Putin ha denunciato l’ultima misura delle autorità di Kiev che hanno tagliato unilateralmente  il gas alle province orientali del Donbass creando un problema umanitario alle popolazioni già duramente provate dalla guerra.

Relativamente a questo, Putin ha dichiarato che la Russia si ripromette di tagliare completamente la fornitura di gas all’Ucraina se questa non si affretta a pagare i debiti (che ascendono a vari miliardi) delle precedenti forniture.

Il presidente russo si è inoltre  augurato che l’Europa si preoccupi dei problemi umanitari delle popolazioni sottoposte a guerre derivanti da ingerenza e sobillazione esterna.

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