Fonti: Hispan TV

Telegraph.co

http://www.controinformazione.info/

09 Maggio 2015

 

Farneticanti dichiarazioni del generale Ben Hodges

Traduzione e nota di Luciano Lago

 

L’alto comandante dell’Esercito statunitense in Europa, il generale Ben Hodges, ha lanciato un avviso lo scorso Venerdì con cui ha affermato che, se la NATO non si dimostra unita, il presidente russo, Vladimir Putin , potrebbe lanciare un attacco improvviso contro l’Europa.

 

“Sono sicuro che un attacco preventivo alla NATO sarebbe molto possibile se Putin si dovesse accorgere che gli USA non appoggeranno la Polonia, e se il Regno Unito non sosterrà la Lettonia o il Portogallo non aiuterà l’Estonia”.

Ha affermato l’alto comandante militare nel corso di una conferenza dei capi delle forze terrestri dell’Alleanza Atlantica che si è tenuta a Oberammergau, nel sud della Germania.

 

“L’unico modo di evitare un attacco è quello di dimostrarsi uniti e che Washington ed i suoi alleati europei dimostrino le loro capacità militari e la determinazione della NATO, effettuando un intenso programma di esercitazioni”, ha indicato Hodges per poi richiamare tutti i membri dell’Alleanza ad unire le loro forze. “Finchè ci dimostreremo uniti e determinati non ci potrà essere un attacco russo”, ha sottolineato il generale.

A questo proposito, il generale ha evidenziato che la massiccia operazione di addestramento denominata Anakonda è” un messaggio strategico” agli alleati, così come a Mosca, del fatto che l’Occidente è pronto “per fare quello che sarà necessario per contenere la sua aggressione”.

La riunione di tre giorni dei leaders militari e dei rappresentanti della NATO a Oberammergau, è destinata a studiare e rinforzare i programmi di addestramento su grande scala e le manovre congiunte in Europa orientale.

Nel corso della conferenza, l’operazione Anaconda 16, che si realizza ogni due anni, è stata il fulcro delle conversazioni.

Nel passato aprile, circa 300 militari statunitensi sono arrivati a Yavoriv, nell’ovest dell’Ucraina, per una missione di sei mesi di addestramento alle forze governative.

La Russia in varie occasioni ha condannato l’aumento della presenza militare occidentale in Europa dell’est. I funzionari russi hanno contestato che gli USA e gli alleati mantengano 400 basi militari intorno alle frontiere russe.

Dall’inizio della crisi ucraina in febbraio del 2014, la NATO e gli USA hanno aumentato la loro presenza intorno alla frontiera russa, una misura che ha provocato dure critiche del Kremlino, oltre a generare proteste in vari paesi europei fra cui l’Ucraina.

La crisi ha provocato un raffreddamento delle relazioni di Mosca con l’Occidente, visto che Washington ed i suoi alleati accusano il Cremlino di appoggiare gli indipendentisti dell’est del paese slavo, mentre la Russia respinge le accuse “infondate” contro il proprio paese.

In base alle ultime cifre divulgate dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OACHD), al meno 6.100 persone hanno perso la vita e più di 15.000 sono risultate ferite dall’Aprile del 2014 in Ucraina.

 

Nota:

Il generale Ben Hodges  parla di un probabile attacco preventivo della Russia e d è evidente che le sue affermazioni si inquadrano nel clima di psicosi anti russa che Washington cerca di  diffondere fra gli alleati europei per isolare la Russia dall’Europa. Il generale dimentica che la Federazione Russa, da quando è caduta l’Unione Sovietica, non ha mai aggredito nessuno a differenza degli USA e della NATO che hanno aggredito, destabilizzato  ed invaso sette paesi negli ultimi  anni, dalla ex Jugoslavia,  all’Iraq, all’Afghanistan, alla Libia, alla Siria, alla Somalia ed alla Nigeria, oltre che aver provocato  un golpe da loro ispirato in Ucraina ed aver creato decine di basi militari ai confini della Russia, violando gli accordi preesistenti.

Sono gli USA e non la Russia quelli che stanno utilizzando una armata composta da droni senza pilota per assassinare dall’alto migliaia di persone, fra cui moltissimi civili innocenti, in vari paesi, dal Pakistan alla Somalia, al Sudan alla Nigeria. Sono gli USA e non la Russia quelli che armano i gruppi terroristi radicali nel Medio Oriente e li utilizzano per rovesciare i governi che sono ostili ai loro interessi e che non si sottomettono al loro dominio. Queste sono le verità scomode che Washington e Londra non amano sentirsi dire poichè l’Impero Anglo USA desidera avere soltanto vassalli in Europa, come altrove, che assecondino le loro direttive anche quando queste sono in netto contrasto con l’interesse alla  pace ed alla stabilità della regione.

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