http://www.repubblica.it/

22 luglio 2015

 

Usa, afroamericano ucciso da agente che l'aveva fermato su un'auto senza targa

 

E' successo a Cincinnati, l'uomo era disarmato. In passato era stato arrestato 60 volte: alla richiesta della patente, è partito bruscamente facendo cadere l'agente che avrebbe esploso il colpo di pistola, centrandolo alla testa

 

Un afroamericano apparentemente disarmato e' stato ucciso da un agente di polizia che lo aveva fermato a Cincinnati perche' guidava un'auto senza targa. Lo riferisce la Cnn, che ha identificato la vittima come Samuel Dubose, 43 anni, padre di 13 figli. L'uomo in passato era stato arrestato piu' di 60 volte.

 

L'episodio e' accaduto domenica pomeriggio quando il poliziotto Ray Tensing, un bianco, ha fermato la vettura di Dubose perche' era priva della targa anteriore. Alla richiesta della patente, secondo la versione di Tensing, l'uomo ha consegnato al poliziotto una bottiglia di alcol. L'agente gli ha ordinato di scendere dall'auto, ma Dubose e' partito bruscamente, sbilanciando Tensing che prima di cadere ha sparato un solo colpo di pistola e con quello ha centrato l'afroamericano alla testa, uccidendolo.

 

Nella caduta, il poliziotto si e' lacerato la divisa e graffiato le gambe. La polizia sta indagando per accertare i fatti e intanto Tensing e' stato messo in ferie. L'auto del poliziotto non era munita di telecamera, ma la scena e' stata ripresa da alcuni impianti di videosorveglianza. La polizia ha affermato che le immagini non saranno diffuse fino a quando l'indagine non sarà conclusa.

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22/07/15

 

Attivista di colore arrestata in autostrada e poi trovata morta in cella

di Alberto De Filippis

 

Sandra Bland, attivista afroamericana per i diritti civili, viene fermata su di un’autostrada in Texas per non aver segnalato il cambio di corsia con la freccia. Scoppia un alterco con il poliziotto, la donna viene arrestata e poi trovata morta in cella 3 giorni dopo, soffocata da un sacchetto di plastica. Ufficialmente è per ora un suicidio, ma la magistratura ha aperto un’inchiesta.

Pochi credono all’ipotesi del suicidio, per evitare le recrudescenze di scontri interetnici come ce ne sono stati in questi mesi però, i leader della comunità nera invitano alla calma, seppur nel più sfacciato politichese: “Vogliamo chiarire quello che è accaduto alla signora Bland” dice un senatore di colore texano. “Dopo quello che è successo nel nostro paese, è importante chiarire i rapporti fra le forze dell’ordine e la comunità afroamericana. Vogliamo esser certi che la gente non consideri l’inchiesta una copertura”.

La famiglia e gli amici della donna, conosciuta come persona impegnata, non credono invece al suicidio e temono che questo sia l’ennesimo caso di malagiustizia ai danni della comunità nera degli Stati Uniti.

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