http://www.lantidiplomatico.it/

17/12/2015

 

Dieci previsioni scioccanti per il 2016

 

Dieci idee relativamente controverse che potrebbero avere un consistente impatto sul vostro portafoglio. Saxo Bank

 

La banca d'investimenti danese Saxo Bank ha pubblicato il suo rapporto sulle 'previsioni scioccanti' per il 2016. Steen Jakobsen, Chief Economist della banca, sottolinea che non sono le previsioni ufficiali della banca, ma alcune potrebbero verificarsi. Le "previsioni scioccanti" contraddicono il consenso generalmente accettato e cercano di allontanarsi dagli stereotipi. 

 

Steen Jakobsen, chief economist presso Saxo Bank, ha spiegato "I Cigni Neri di Saxo Bank rimangono un esercizio per trovare dieci idee relativamente controverse e indipendenti che riteniamo avrebbero un consistente impatto sul vostro portafoglio in caso si realizzassero". 

 

L'euro si lascerà alle spalle il dollaro

 

Rispetto all'euro il dollaro si è rafforzato durante la maggior parte del 2015, ma l'anno prossimo la moneta unica si rafforzerà contro gli Stati Uniti. Secondo Jakobsen, se il dollaro non comincia a indebolirsi, è probabile che il mondo scivolerà in una profonda recessione, perchè un dollaro più forte aumenta l'onere del debito dei paesi in via di sviluppo, riduce i profitti delle società americane, aumenta la pressione sui prezzi delle attività e delle materie prime e comporta minore crescita nei mercati emergenti.

 

"In Europa vi è ora un enorme surplus delle partite correnti, che, combinato con una bassa inflazione, in termini di logica della teoria macroeconomica dovrebbe portare a un rafforzamento, non un indebolimento della valuta. Siamo tornati di nuovo alle origini, ad una politica monetaria statunitense che reagisce ribassando il Dollaro, e quindi ad una crescita globale. Il cerchio della corsa verso il basso è completo: un dollaro più debole come risultato diretto della politica di tassi d'interesse degli Stati Uniti", dice Jakobsen.   

 

Panico nell'OPEC o barile del petrolio a 100 dollari

 

"Nei primi mesi del 2016 il mercato del petrolio resterà sotto pressione a causa dell'eccesso di produzione. Inoltre, l'inevitabile aumento delle esportazioni dell'Iran rafforzerà la tendenza al ribasso nel primo trimestre i prezzi del greggio Brent raggiungeranno e supereranno il minimo della recessione nel 2009, a causa della resistenza da parte dei produttori degli Stati Uniti ", il documento afferma Saxo Bank Vice Presidente Ole S. Hansen.

 

Gli investitori iniziano a vendere le scorte di petrolio e il costo del greggio OPEC cadrà ai livelli più bassi dal 2009. Quindi i paesi Opec taglieranno la produzione, che porterà alla possibilità di crescita delle quotazioni. I prezzi si avvicineranno ai 100 dollari al barile, ma poi otrneranno a 50-70 dollari.  

 

Il rublo si rafforza del 20%

 

A causa di un aumento dei prezzi del petrolio il rublo russo otterrà un buon stimolo per la crescita. Il lento aumento dei tassi USA darà un ulteriore impulso. Il denaro da parte degli investitori stranieri tornerà ad affluire nell'economia russa. Alla fine del 2016 il rublo si rafforzerà del 20 per cento, conclude Saxo Bank. 

 

Le Sturtup cadranno dalle nubi

 

Il 2016 potrebbe ripercorrere, nella Silicon Valley, il 2000 dello scoppio della bolla speculativa delle dotcom, quando click e visualizzazioni sembravano valere più di ricavi e profitti. E se i mercati decidessero di non essere più disposti ad acquistare tecnologie finanziate da venture capital, allora potrebbero arrestarsi anche i rialzi immobiliari di San Francisco, il mercato immobiliare più sopravvalutato negli Usa. 

 

I Giochi Olimpici di Rio serviranno alle economie di sviluppo

 

I Giochi Olimpici di Rio de Janeiro aiuteranno i mercati emergenti a recuperare. La stabilizzazione, gli investimenti per le Olimpiadi e qualche modesta riforma dovrebbero veder risollevarsi il sentiment in Brasile, con le esportazioni dei mercati emergenti incentivate dalle deboli valute locali. Il risultato: le azioni dei mercati emergenti avranno dunque un'ottima annata, sovraperformando rispetto ad obbligazioni e azioni straniere. 

 

El Niño provoca inflazione

 

El Nino, fenomeno climatico legato al riscaldamento delle acque tropicali dell'Oceano Pacifico, colpirà con la massima intensità della sua storia e causerà siccità nelle zone del Sud-Est asiatico e in Australia.

 

La produzione agricola globale ne risentirà negativamente e i rendimenti già in calo sulle materie prime legate all'agricoltura porranno un freno all'offerta, proprio mentre la domanda starà ancora crescendo sulla scia dell'espansione economica globale. Il risultato sarebbe un'impennata del 40% sul Bloomberg Agriculture Spot Index, con una più che necessaria pressione inflazionistica. 

 

Donald Trump perde la Presidenza; il partito repubblicano in crisi 

 

Nel 2016 le primarie del GOP negli Stati Uniti finiranno nel caos. I repubblicani cercheranno di impedire la vittoria di Donald Trump e sceglieranno un candidato troppo debole. Successivamente, i repubblicani perderanno le elezioni del Congresso, e il partito vivrà una profonda crisi. 

 

Il tronfo dell'argento sull'oro

 

Il 2016 vedrà una rinnovata fiducia nell'argento. La spinta politica per ridurre le emissioni di anidride carbonica, incentivando le energie rinnovabili, contribuirà ad accrescere la domanda di metalli industriali, dato il loro utilizzo nei pannelli solari. Di conseguenza le quotazioni dell'argento potrebbero innalzarsi di ben un terzo, lasciandosi dietro gli altri metalli.

 

Le obbligazioni societarie crolleranno

 

Il mercato delle obbligazioni societarie subirà un notevole calo. La ragione è, secondo gli esperti, la politica irresponsabile ed eccessivamente aggressiva della Federal Reserve che aumenterà i tassi di interesse.  

 

La povertà vince e il lusso perde

 

Infine, Saxo Bank prevede nel 2016 la 'vittoria' della povertà sul lusso. Di fronte alla crescente disuguaglianza e la disoccupazione, l'Europa introdurrà un reddito di base a favore delle fasce più povere della società. Queste iniziative sono già discusse in Finlandia, Spagna, Svizzera e Francia. Il mercato del lusso, nel frattempo, continua a soffrire di calo delle vendite mentre le persone acquistano più beni di produzione di massa e alta tecnologia. 

top