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https://www.middleeastmonitor.com/

Monday, 20 April 2015

 

Esodo di massa da Ramadi verso il nord dell'Iraq

 

I residenti della città di Ramadi nel centro dell’Iraq, continuano a fuggire dalla loro città, che è circondata da tutti e quattro i lati da combattenti dello Stato islamico (noto come Daesh), per dirigersi verso le zone controllate dalle forze dei peshmerga curdi e sfuggire agli scontri tra unità dell’esercito iracheno e Daesh.

Il corrispondente dell'agenzia Anadolu ha detto Domenica che i residenti di Rama si sono spostati dai centri abitati, portando quello che potevano dei loro beni e dirigendosi verso la città di Kilar in provincia di Diyali, che è governata dal governo curdo.

Il direttore del Dipartimento di Immigrazione e gli Immigrati nella zona di Kilar, Adel Ali, ha detto in un'intervista ad Anadolu che il numero di famiglie di immigrati che sono entrati nella zona in un giorno è stato più di 1.000, e che non si sa ancora dove si potrà ospitarli.

Le forze di sicurezza hanno riferito che i profughi sono diretti al campo di Erpt nella città di Sulaymaniyah, mentre il funzionario responsabile del campo, Payam Salam, ha detto che non ha ancora ricevuto alcuna corrispondenza ufficiale sui rifugiati in arrivo nel campo. Il numero dei rifugiati ha attualmente superato la capacità del campo di 15.000 persone.

Da parte sua, il ministro iracheno per l'Immigrazione e gli Immigrati, Derbaz Mohammed, ha riferito che il numero di cittadini che sono stati sfollati da Ramadi ha raggiunto le 20.000 persone. La maggior parte erano già fuggiti nella regione curda dalle province di Baghdad, Babil, Wasit, e Karbala.

Il ministro ha sottolineato che si tengono in contatto con l'Assemblea irachena sunnita, e che hanno iniziato i preparativi necessari per fornire assistenza ai rifugiati, ciò indica che essi saranno alloggiati nelle moschee e nelle scuole e torneranno alle loro case dopo il ritorno alla normalità a Ramadi.

Vale la pena ricordare che il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, ha incaricato di inviare grandi quantità di armi e munizioni per la provincia di Al-Anbar, in preparazione di una vasta operazione militare nella città di Ramadi, nei prossimi mesi.

 


https://www.middleeastmonitor.com/

Monday, 20 April 2015

 

Mass exodus from Ramadi to northern Iraq

 

Residents of the central Iraqi city of Ramadi are continuing to flee their city, which is encircled from all four sides by Islamic State fighters (known as Daesh), heading to areas controlled by Kurdish Peshmerga forces in order to escape clashes between units of the Iraqi army and Daesh.

Anadolu agency's correspondent said on Sunday that Ramadi's residents are being displaced from population centres, carrying what they could of their belongings and heading to the town of Kilar in Diyali province, which is ruled by the Kurdish government.

The director of the Department of Immigration and Immigrants in Kilar area, Adel Ali, said in an interview with Anadolu that the number of immigrant families who came to the area in one day was over 1,000, and that it is not yet known where they will be accommodated.

The security forces reported that the refugees headed to the camp of Erpt in the city of Sulaymaniyah, while the official in charge of the camp, Payam Salam, said that he has not yet received any official correspondence on sheltering refugees in the camp. The number of refugees has currently exceeded the camp's capacity of 15,000 people.

On his part, the Iraqi minister for Immigration and Immigrants, Derbaz Mohammed, reported that the numbers of citizens who have been displaced from Ramadi has reached 20,000 people. Most had previously fled from Baghdad's provinces, Babil, Wasit, and Karbala, and fled to the Kurdish region.

The minister pointed out that they are keeping in touch with the Iraqi Sunni Assembly, and that they have begun the necessary preparations for providing assistance to refugees, indicating that they will be accommodated in mosques and schools and will return back to their homes after the return to normalcy in Ramadi.

It is worth mentioning that the Iraqi prime minister, Haider Al-Abadi, has instructed to send large quantities of arms and ammunition to Al-Anbar province in preparation for an extensive military operation in the city of Ramadi in the coming months.

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