Secondo un detto del Profeta, la pace sia con lui, la vita delle persone è più sacra della Mekkah.
La scomparsa dei cieli e della terra è meno diabolica dello spargimento di sangue.

Hispan Tv  - controinformazione - Dic 15, 2015 - L’ex primo ministro dell’Iraq Al Maliki, ha criticato il recente dispiegamento di truppe turche nella località di Bashiqa, vicino a Mosul, denunciando i piani ambiziosi della Turchia in Iraq e, avvisando che Ankara è intenzionata ad annettere la città irachena di Mosul al suo territorio. “La Turchia ha delle mire espansioniste sulla zona settentrionale del nostro territorio, l’Iraq, in particolare sulla città di Mosul, capitale della provincia settentrionale di Ninive. Di fatto, la Turchia si sta approfittando dell’attuale situazione interna del nostro paese per concretizzare i suoi obiettivi espansionistici” … le parti hanno cercato di risolvere la disputa per via diplomatica. In questo senso, un distaccamento di soldati turchi si è ritirato Lunedì dalla riferita località irachena nel contesto di un nuovo accordo tra Ankara e Baghdad. Tuttavia, il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, ha qualificato la misura come una rioganizzazione delle forze turche affermando che la Turchia pretende di mantenere la sua presenza militare in Iraq, e pianifica di inviare rinforzi …. Al Maliki ha assicurato che i sogni della Turchia non si realizzeranno, visto che la nazione irachena ha espresso, a voce alta, la sua netta opposizione all’occupazione turca e Baghdad ha richiesto la ritirata immediata delle truppe turche dal suo territorio … in particolare le forze tribali del paese, contano una gloriosa storia nel difendere la sovranità dell’Iraq, oltre a svolgere un ruolo trascendentale nell’appoggiare le forze volontarie e di sicurezza irachene per fare fronte a qualsiasi aggressione straniera.
L’Iraq chiede alla Turchia di richiamare le sue truppe

Cominciano a partire anche gli iracheni

 

In un paese che finora era stato marginale nelle migrazioni verso l'Europa, dati e notizie dicono come stanno cambiando le cose.

 

Iraq, un milione di profughi che il mondo non vede

 

IRAQ, dal 2014 15.000 vittime civili

 

The forgotten victims in Iraq

Un altro Iraq è possibile


Ci sono sempre, in ogni situazione, dei gruppi che portano solidarietà a chi è perseguitato. Anche nelle zone occupate dall’Isis


Baghdad stumbles in response to Ramadi refugees

According to the UNHCR, the overall total number of displaced from the Ramadi region now totals 180,000 since fighting began in April.

Il gruppo Stato islamico ha sbarrato il corso dell’Eufrate vicino a Ramadi

 

Il premier iracheno Haider al Abadi ha incontrato a Parigi venti ministri della coalizione creata per combattere il gruppo Stato islamico. I jihadisti hanno sbarrato la diga di Ramadi, la città conquistata il 17 maggio scorso, interrompendo la fornitura idrica a diverse città controllate dal governo di Baghdad

L’Iraq seguirà la Siria?

 

di Viktor Titov

commentatore politico

Iraq: una strategia politica contro Daesh

 

di David Romano.

editorialista di Rudaw

 

A favorire i cartelli del jihad, la guerra civile siriana e l'ingiustizia politica e sociale

Questa copertina accompagna un articolo di Jeffrey Goldberg intitolato "Dopo l'Iraq" pubblicato da The Atlantic, gennaio-febbraio 2008.

Goldberg scrive: "Di solito la domanda più profonde e innovativa che si potesse chiedere circa il Medio Oriente era questa:
The full article is here

Israele o uno Stato palestinese, o entrambi, quanti stati esisteranno un giorno sulla striscia di terra tra il Mar Mediterraneo e il fiume Giordano?"
Oggi, questa domanda sembra banale rispetto a questa: Quanti stati cisaranno un giorno tra il Mediterraneo e il fiume Eufrate? Tre Quattro Cinque Sei? E perché fermarsi alla riva occidentale dell'Eufrate Perché non andare fino in fondo al fiume Indo? Tra il Mediterraneo e l'Indo oggi giacciono Israele e i territori palestinesi, il Libano, Siria e Giordania, Iraq, Iran, Afghanistan e Pakistan. L’instabilità a lungo termine può portare alla rottura di molti dei questi stati."

Esodo di massa da Ramadi verso il nord dell'Iraq

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ISIS executes Baathist officers

 

Iraqi media reported that a number of Naqshbandiyah Order leaders were killed in Mosul.

L’Isis non ha distrutto Nimrud e Hatra

 

Non sono mai avvenute le distruzioni annunciate da parte dello Stato islamico dei siti archeologici iracheni di Nimrud, Khorsabad e Hatra. Ad affermarlo è il team di esperti internazionali del progetto Shirin che hanno preso visione delle immagini satellitari provenienti dai siti interessati che non presentano “distruzioni evidenti”.

I legami tra Washington e ISIS che circolano in rete? Ce li racconta Hezbollah.

 

Arrestati consiglieri militari di USA e Israele accusati di aiutare l’ISIS

 

Consiglieri militari americani e israeliani sono stati arrestati dalle forze antiterrorismo irachene mentre davano assistenza ai terroristi dello Stato Islamico.

A Mosul migliaia di libri al rogo
Saccheggiata la biblioteca centrale

Arabpress - Elaph - 21 gennaio 2015 – Daish sta bruciando migliaia di libri nelle biblioteche private e universitarie irachene, sia nella città di Mosul che di Ninive ed in altre ancora. E tutto davanti ad una folla di persone che disapprova in silenzio. Filosofia, sociologia, religione, storia e scienza i libri più gettonati per il rogo. Inutile sottolineare la gravità del gesto e il dolore dei cittadini iracheni che si sono visti bruciare parte del loro patrimonio culturale. In altre zone le operazioni hanno riguardato anche ispezioni nelle case di cittadini.

13 ragazzi fucilati perché tifavano la nazionale di calcio

La più grande liberazione di yazidi da parte dell’Is

Sono circa 200 gli yazidi liberati dallo Stato Islamico. Nessuna richiesta ufficiale da parte dei guerriglieri alle autorità irachene e i motivi sono ancora ignoti.

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