Fonte: RT Actualidad

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nov 30, 2015

 

L’ex primo ministro iracheno: “Erdogan provocherà una Guerra Mondiale”

 

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sta spingendo il mondo al bordo di un conflitto globale con azioni come quella dell’abbattimento del caccia bombardiere strategico russo Su-24 nella provincia siriana di Latiaka, ha dichiarato l’ex primo ministro iracheno, Nuri al Maliki.

“Erdogan afferma che l’aereo russo è entrato nello spazio aereo turco durante alcuni secondi, dimenticando che i suoi stessi aerei violano lo spazio aereo iracheno e siriano tutti i giorni”, ha detto Maliku in un comunicato citato da AFP.

 

Gli aerei da combattimento turchi negli ultimi mesi hanno portato a compimento una serie di attacchi mortali contro i ribelli del Partito dei Lavoratori Curdi (PKK) nelle loro basi al nord dell’Iraq.” Il doppio standard di Erdogan e delle sue politiche aggressive minacciano con una nuova guerra mondiale”, ha affermato il politico ritirato.

Le autorità di Bagdad hanno accusato Ankara di giocare un ruolo chiave nell’ascesa del gruppo dello Stato Islamico, che si è impadronito di regioni intere della Siria e dell’Iraq negli ultimi due anni. Al Maliki ed i suoi principali alleati, come le milizie sciite appoggiate da Teheran, consioderano Mosca come proprio alleato principale nella lotta contro gli jihadisti.

 

All’inizio di questo mese Malinki ha affermato che le operazioni antiterrorismo iniziata in Siria dalla Russia hanno dimostrato una maggiore efficienza che non la coalizione di 60 paesi diretta dagli USA in più di un anno in Iraq. “I bombardamenti della coalizione internazionale non sono efficaci”, ha sostenuto Malinki in dichiarazioni rilasciate alla RT in riferimento alle operazioni fatte dagli USA e dalla coalizione contro lo Stato Islamico.

 

Secondo lui è incredibile ed inaccettabile vedere che il gruppo terrorista ancora si trovi in territorio iracheno quando questa coalizione di 60 paesi disponeva delle armi più moderne portando avanti una campagna militare che è durata un anno e due mesi.

Nel frattempo l’operativo portato avanti dalla Russia da fine Settembre ha potuto fermare l’offensiva di molti gruppi terroristi, grazie agli intensi attacchi aereonavali fatti dai russi che hanno creato scompiglio e preoccupazione nelle file dei terorristi e permesso all’Esercito siriano di avanzare.

 

Come mai, si chiede l’ex leader iracheno, le forze degli USA e della loro coalizione non hanno voluto portare a fondo i loro attacchi contro lo Stato Islamico e gli altri gruppi terroristi.  Come mai, prima dell’arrivo dei russi, non è stata mai interrotto il flusso del greggio che veniva trasportato e rivenduto in Turchia attraverso il quale si finanziava lo Stato Islamico?

Domande che rimangono tuttora senza risposta.

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