Fonte:  Sputinik News

Fonte: ilfarosulmondo.it

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08 Marzo 2015

 

Arrestati consiglieri militari di USA e Israele accusati di aiutare l’ISIS

di Cristina Amoroso

 

Un’altra ulteriore prova del doppio gioco svolto dagli USA e da Israele in Iraq ed in Siria: consiglieri militari americani e israeliani sono stati arrestati mentre davano assistenza ai terroristi dello Stato Islamico in Iraq.

Le forze antiterrorismo irachene hanno arrestato quattro consiglieri militari stranieri provenienti da Stati Uniti e Israele che stavano aiutando lo Stato islamico, riferisce l’agenzia iraniana Tasnim News.

Tre dei consiglieri militari arrestati hanno doppia cittadinanza statunitense e israeliana, mentre il quarto consigliere è di un paese del Golfo Persico, ha affermato l’agenzia irachena Sarma News.

 

I consiglieri militari stranieri sono stati catturati presso un quartier generale, da cui lo Stato islamico ha organizzato le operazioni militari nella provincia settentrionale irachena di Ninive.

Gli arresti sono avvenuti durante un’operazione denominata “Puntura di scorpione”. Un certo numero di altri combattenti dello Stato Islamico sono stati uccisi durante l’assalto. I consiglieri stranieri detenuti sono stati ora trasferiti a Baghdad.

Nel frattempo  si fa sempre più salda la cooperazione tra Israele e Fronte dei terroristi di  al-Nusra che operano in Siria.

Che Israele cooperasse con terroristi legati ad Al-Qaida, in particolare con i terroristi del Fronte al-Nusra, è un dato ormai pluriconfermato, anche dall’Onu.

Alla fine dello scorso anno un rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato i contatti tra i miliziani in Siria e l’esercito israeliano attraverso la linea del cessate il fuoco del Golan, specialmente durante pesanti scontri tra i terroristi e le truppe siriane.

Il rapporto ha anche confermato che i miliziani recuperavano i loro compagni feriti nella parte occupata da Israele delle alture del Golan dove erano stati curati. L’Onu ha anche confermato la consegna di scatole da parte dell’esercito israeliano ai terroristi sul lato siriano della linea del cessate il fuoco.

E’ noto che Israele ha fornito cure mediche, intelligence e sostegno militare ai miliziani che combattono per rovesciare il legittimo governo del presidente Bashar al-Assad in Siria. Anche il quotidiano israeliano Haaretz, citando relazioni sui siti web dell’opposizione siriana, ha confermato l’ampio sostegno del regime di Tel Aviv ai gruppi terroristici legati ad Al-Qaeda sulle Alture del Golan siriano, annesse ai territori occupati nel 1981.

Forniscono informazioni di intelligence per Israele, ricevendo aiuto da quest’ultimo sotto forma di armi e addestramento militare. Al-Nusra è un gruppo terroristico ed è responsabile per atti orribili di terrorismo contro civili innocenti in Siria.

“Israele fornisce assistenza al Fronte al-Nusra che si trova sulla lista delle organizzazioni terroristiche, e si crede che stia ricevendo anche aiuti da questo gruppo”, si legge nell’articolo di Haaretz  (giornale israeliano) pubblicato il 22 gennaio.

Haaretz ha anche riferito che il regime israeliano ha trasferito i terroristi feriti negli ospedali dei territori occupati e, dopo le cure mediche, li ha rimandati a combattere contro l’esercito siriano.

Il ministro degli affari militari di Israele, Moshe Yaalon, ha riconosciuto, il 24 Dicembre scorso, la collaborazione tra il suo regime e il sedicente esercito siriano libero (Fsa). Inoltre un video, pubblicato nello stesso mese di dicembre dal canale di notizie Vice News, mostra come i medici militari dell’esercito israeliano abbiano soccorso tre terroristi sulle alture del Golan siriano occupato.

Giorni fa Press Tv ha ottenuto le foto che mostrano i terroristi di al-Nusra accanto ai soldati israeliani nelle alture del Golan occupate. Le nuove foto del Golan dimostrano l’ulteriore sostegno di Tel Aviv ai miliziani legati ad al-Qaeda, che stanno devastando la Siria.

La stretta collaborazione dei militari israeliani con i militanti mira a penalizzare la resistenza, come nell’agguato del 17 gennaio a Quneitra, che Hezbollah ha annunciato come un attacco coordinato tra Tel Aviv e militanti di al-Nusra.

“L’assalto ha rivelato il grado di cooperazione tra takfiri e Israele,” ha dichiarato lo sceicco Naim Qassem, vice leader di Hezbollah, nel corso di una cerimonia sette giorni dopo l’attacco israeliano in Qunaitra, una zona vicino al confine israelo-siriano.

L’attacco aereo è costato la vita a sei membri di Hezbollah, tra cui Jihad Mughniyeh di 25 anni, il figlio del comandante di Hezbollah ucciso, Imad Mughniyeh, e ad un comandante iraniano.

Le vittime erano in Siria per aiutare il Paese arabo nella sua lotta contro i gruppi terroristici Takfiri.

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