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25.10.2015

 

La Russia bombarderà lo Stato Islamico in Iraq: Baghdad ha dato il suo ok

di Christopher Harress

 

L'Iraq ha concesso alla Russia il permesso di bombardare le postazioni dello Stato islamico sul proprio territorio, aggiungendo nuove tensioni a quelle già esistenti fra Washington e Mosca, che attualmente stanno bombardando in maniera indipendente lo Stato Islamico nei territori sotto il suo controllo, che spaziano dalla Siria al Iraq. La decisione è arrivata appena pochi giorni dopo la richiesta da parte degli Stati Uniti verso Baghdad di non concedere alla Russia la possibilità di condurre bombardamenti sul suo territorio.

Halam al-Zamli, capo del comitato per la difesa e la sicurezza del Parlamento dell'Iraq, ha detto venerdì che i nuovi bombardamenti avrebbero aiutato ad indebolire lo Stato Islamico tagliando le sue linee di fornitura verso la Siria, secondo l'agenzia di stampa Anadolu, un gruppo mediatico statale turco.

La Russia ha condotto diversi bombardamenti per indebolire le linee di fornitura del gruppo estremista in Siria da quando Mosca ha deciso di condurre bombardamenti aerei in supporto al regime autoritario di Bashar al Assad a partire da settembre. I jet russi hanno condotto centinaia di raid contro lo Stato Islamico e le fazioni ribelli siriane, giungendo a stretto contatto con gli aerei statunitensi che stanno bombardando esclusivamente il gruppo stato islamico.

Gli Stati Uniti e diversi paesi occidentali che stanno a loro volta operando in Siria hanno detto che gli attacchi della Russia ai gruppi moderati in Siria, molti dei quali godono del supporto di Washington, stanno rendendo più forte lo Stato Islamico, stando ad un report di Russia Today. Il generale statunitense Joseph Dunford ha fatto una visita in Iraq martedì nel tentativo di ricevere assicurazione da parte del governo di Baghdad che la Russia non avrebbe potuto condurre operazioni contro lo Stato islamico sul suolo iracheno. «Ho detto che questo avrebbe reso molto difficile per noi essere in grado di fornire il tipo di supporto di cui ha bisogno se i russi venissero qui a condurre operazioni a loro volta - ha detto Dunford ai reporter che viaggiavano con lui dopo i colloqui stando a Reuters - Sia il ministro della Difesa che il primo ministro hanno detto: "Assolutamente". Non c'è alcuna richiesta al momento rivolta verso la Russia, non c'è alcuna intenzione da parte russa in supporto dell'Iraq, i russi non hanno chiesto il permesso di poter condurre operazioni di guerra in Iraq».

Non era chiaro quando i nuovi bombardamenti sarebbero iniziati sul suolo iracheno.

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