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02/02/2015

Brevi di Base su Daesh o Lo Stato Islamico

Le origini risalgono al 2000, quando Zarqawi, che nel 1990 era stato in Afghanistan e aveva incontrato Osama Bin Laden, iniziò la sua attività jihadista fondando Jama'at al-Tawhid wal-Jihad (il primo nome dell' Is)

Il gruppo pratica l’islam salafita. Ideologia che nasce all'inizio del '900 e prende piede intorno alla fine degli anni ’70: consiste in un “ritorno alle fonti” in una reinterpretazione radicale, tradizionalista e fortemente anti-occidentale, delle sure coraniche.

Pur essendo un tempo alleato di al-Qaeda, i rapporti con il movimento di Bin Laden non sono mai stati idilliaci. L’Is ha un’ideologia più radicale. Le differenze risultano spesso nel rapporto con la comunità sciita. Come sostiene Mohammed M. Hafez in “Takfir and violence against muslims” l’Is considera gli sciiti come eretici e quindi “peggio degli infedeli”, vanno sterminati. Al-Qaeda punta, invece a convertire gli sciiti.

Il suo primo leader e fondatore è stato il giordano Abu Musab al-Zarqawi, diventato noto al grande pubblico nel 2004, in seguito al rilascio del video in cui, di persona, decapitava l’ebreo americano Nick Berg. Zarkawi è stato ucciso durante un attacco aereo compiuto da forze Usa nel giugno del 2006.

In seguito alla morte di Zarqawi il comando dell'allora Isi (Stato Islamico in Iraq) passò a Abu Ayyub al-Masri (foto) e Abu Omar al-Baghdadi: il primo, che in passato aveva militato (come il leader di al-Qaeda, Ayamn al-Zawahiri) nel movimento egiziano al-Jihad, ricopriva il ruolo di "ministro della Guerra" dell'Isi ed era, presumibilmente, addetto ai contatti con al-Qaeda; il secondo, era l'emiro (o califfo) del gruppo. Entrambi hanno perso la vita durante un'operazione congiunta tra Marine Corps e forze irachene nell'aprile del 2010.

Nel 2010, con la morte di al-Masri e al-Baghdadi, l'organizzazione sembrava essere sull'orlo del collasso. Due fattori in particolare hanno contribuito a far riemergere la minaccia dello Stato Islamico.

1 - L'abbandono dell'Iraq da parte dei militari americani in coincidenza con l'incremento delle politiche settarie del governo iracheno sciita di Nouri al-Maliki, che da anni escludeva le tribù sunnite dalle posizioni di potere, dando a quest'ultime lo stimolo per unirsi all'insurrezione sostenuta dai jihadisti.

2 - Nel 2011, l'inizio della guerra civile in Siria, quando diverse organizzazioni di raccolte fondi, moschee e cittadini privati (principalmente dai paesi del Golfo persico) hanno approfittato dell'emergenza umanitaria e hanno utilizzato la crisi siriana come copertura per effettuare donazioni a beneficio di gruppi islamisti fondamentalisti, dando, in questo caso, nuova linfa all'Isi.

Il suo attuale leader e califfo è Abu Bakr al-Baghdadi al Quraishi (alias Califfo Ibrahim, alias dr. Ibrahim Awad, alias Abu Dua), laureato all’Università Islamica di Baghdad è tra i maggior esperti al mondo di diritto islamico (sharia).

Il gruppo conta più di 50.000 unità in Siria, 30.000 in Iraq e dispone di attrezzature militari americane catturate alle forze irachene sconfitte durante l’offensiva di giugno.

Un tempo noto come al-Qaeda in Iraq, ha cambiato diversi nomi: dal 29 Giugno 2014, con la dichiarazione di restaurazione del Califfato, non si chiama più ISIS, ma semplicemente IS (Islamic State).

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