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october 14, 2015

 

Consiglio dei ministri approva la chiusura di Gerusalemme

 

Il Gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato Mercoledì mattina la revoca dello status di residenza per i palestinesi che compiono attentati e la chiusura da parte della polizia di Gerusalemme Est occupata.

La polizia israeliana ha ora il diritto ad "imporre ogni chiusura, o anche di circondare, centri di attrito e d'incitamento in Gerusalemme, in accordo con le considerazioni sulla sicurezza", secondo quanto riferito dal sito di notizie israeliano Haaretz.

Il Gabinetto ha anche chiamato rinforzi militari per la polizia nelle città e nelle strade principali, oltre a 300 guardie di sicurezza che dovrebbero stazionare intorno ai mezzi pubblici. I rinforzi costeranno 80 milioni di shekel ($ 20,6), dice il rapporto.

Sempre secondo le nuove misure, lo status di residenza permanente dei palestinesi che svolgono attacchi sarà revocata e le loro proprietà confiscate.

I palestinesi che vivono a Gerusalemme Est occupata non sono cittadini israeliani ma hanno lo status di residente permanente. La politica israeliana rende difficile per i palestinesi di Gerusalemme conservare lo status, e più di 14.300 palestinesi hanno perso la residenza dal 1967, pur essendo residenti nella zona.

Il gruppo israeliano B'Tselem ha chiamato la risposta del governo israeliano "molto contrario di ciò che dovrebbe essere fatto in termini di sforzi realistici per fermare la violenza in corso … Gli eventi delle ultime settimane non possono essere visualizzati in un vuoto, isolato dalla realtà in corso, l'oppressione quotidiana di 4 milioni di persone, senza alcuna speranza di cambiamento in vista", scrive Martedì il gruppo in un comunicato. "Allo stato attuale, gli israeliani sono esposti ad un’insostenibile violenza, ma lo status quo che quasi tutti gli israeliani considerano accettabile, in realtà espone milioni di palestinesi alla violenza che è una conseguenza dello stesso regime di occupazione, con le sue caratteristiche intrinseche di oppressione, espropriazione e di violazione dei diritti", ha aggiunto B'Tselem.

Il gruppo ha anche criticato la politica di alcuni funzionari del governo israeliano che spingono a sparare per uccidere i palestinesi sospettati di effettuare un attacco. "quella pratica, si legge, rende la vita dei palestinesi un forfait, anche quando essi non rappresentano più una minaccia."

 

Le misure di mercoledì divengono disponibili nei più recenti tentativi da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, di mantenere il controllo sulle tensioni che si sono avvitate nelle ultime settimane ..

Ieri tre israeliani sono stati uccisi e 27 sono sati i feriti, durante quattro diversi attacchi in tutta Israele e Gerusalemme Est occupata. Due sospetti attentatori palestinesi sono stati uccisi sul posto. Trenta palestinesi sono stati uccisi nel territorio palestinese occupato dalle forze israeliane dal 1 ottobre, e sette israeliani sono stati uccisi durante gli attacchi.

Quasi 1.300 palestinesi sono stati feriti da pallottole vere e proiettili di gomma nello stesso periodo di tempo.

 

 

 

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october 14, 2015

 

Cabinet approves police closure on Jerusalem, punitive measures

 

Israel’s security cabinet approved early Wednesday the revocation of residency status for Palestinians who carry out attacks and the police closure of occupied East Jerusalem.

Israeli police are now entitled to "impose a closure on, or to surround, centers of friction and incitement in Jerusalem, in accordance with security considerations," according to reports by Israeli news site Haaretz.

The cabinet also called in army reinforcements for police in cities and main roads, and 300 security guards are expected to be stationed on and around public transportation. The reinforcements will cost 80 million shekels ($20.6), the report said.

Also according to the new measures, the permanent residency status of Palestinians who carry out attacks will be revoked and their property confiscated.

Palestinians living in occupied East Jerusalem are not Israeli citizens and hold the status of “permanent resident.” Israeli policy makes it difficult for Jerusalem Palestinians to retain the status, and over 14,300 Palestinians have lost residency since 1967 despite being from the area.

Israeli rights group B’Tselem called the Israeli government’s response “the very inverse of what ought to be done” in realistic efforts to stop current violence.

“The events of recent weeks cannot be viewed in a vacuum, isolated from the reality of the ongoing, daily oppression of 4 million people, with no hope of change in sight,” the group said in a statement on Tuesday.

“At present, Israelis are exposed to untenable violence, but the status quo almost all Israelis have come to see as acceptable in fact exposes millions of Palestinians to violence that is a consequence of the very regime of occupation, with its inherent features of oppression, dispossession and the trampling of rights,” B’Tselem added.

The group also criticized the policy pushed by Israeli government officials to ‘shoot and kill’ Palestinians suspected of carrying out an attack. The practice, it said, makes Palestinian lives “forfeit, even when they no longer pose a threat.”

Wednesday’s measures come in the latest attempts by Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu to retain control over tensions that have spiraled in recent weeks..

Yesterday three Israelis were killed and up to 27 injured in four separate attacks across Israel and occupied East Jerusalem. Two suspected Palestinian attackers were shot dead on scene.

Thirty Palestinians have been killed in the occupied Palestinian territory by Israeli forces since Oct. 1, and seven Israelis have been killed in attacks.

Nearly 1,300 Palestinians have been injured by live ammunition and rubber-coated steel bullets in the same time period.