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13 novembre 2015

 

Hezbollah: gli attentati di Beirut sono crimine contro l’umanità

 

Il Movimento di Resistenza libanese Hezbollah ha condannato gli attacchi terroristici compiuti ieri sera nel quartiere di Borj al-Barajaneh a Beirut sud, definendoli un odioso crimine contro l’umanità e sottolineando che la lotta al terrorismo andrà avanti con maggiore vigore.

“Gli attacchi terroristici non sono stati compiuti contro una setta specifica o un partito, ma contro l’umanità”, ha dichiarato Hussein Khalil, l’assistente politico del segretario generale di Hezbollah Seyed Hassan Nasrallah, subito dopo aver visitato la zona colpita dall’attentato.

Le due esplosioni hanno colpito la caserma della Sicurezza Generale ad Hussaineya Street, e sono state rivendicate dall’Isil. L’attentato ha provocato la morte di 43 persone e il ferimento di altre 200, ma si teme che il numero delle vittime possa salire a causa dell’alta criticità in cui versano molti dei feriti.

Khalil ha dichiarato che: “Gli attacchi significano che la lotta contro il terrorismo è sulla strada giusta, e promettiamo di proseguire con maggiore forza questa battaglia fino al raggiungimento dei nostri obiettivi”.

Il primo ministro libanese Tammam Salam ha dichiarato per oggi il lutto nazionale, ed ha condannato gli attacchi definendoli “ingiustificabili”. Egli ha inoltre fatto appello all’unità nazionale contro i piani per la creazione di un conflitto nel Paese.

Gli attentati a Beirut sono una vile risposta alle importanti operazioni condotte dall’esercito libanese contro i gruppi terroristici, tra cui il Fronte Al-Nusra e l’Isil, nella città di Arsal sul confine siriano, e alle pesanti sconfitte che i gruppi terroristici stanno subendo in Siria, grazie anche al supporto determinante dei combattenti libanesi di Hezbollah.

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12 novembre 2015

 

Beirut, attentato terroristico a Burj al-Barajaneh, decine le vittime

 

Un duplice attentato terroristico è stato compiuto questo pomeriggio a Beirut. Due grandi esplosioni hanno scosso una strada affollata nella zona di Burj al-Barajaneh, nel sobborgo meridionale di Dahyieh.

La televisione libanese Al-Manar ha riferito che le esplosioni sono state effettuate da due attentatori suicidi vicino la caserma della Sicurezza Generale in Ain al-Sikkeh street. Il direttore del vicino ospedale Bahman ha dichiarato che al momento l’attentato ha provocato  44 morti e 239 feriti.

L’esercito libanese ha confermato che a compiere l’attentato sono stati due kamikaze, mentre è stato rinvenuto il cadavere di un terzo attentatore la cui cintura esplosiva non si è innescata, ed è morto anche lui nell’esplosione.

Questo vile e brutale atto non è altro che l’ultimo colpo di coda di quei Paesi che attraverso il terrorismo volevano cambiare il destino dei popoli e delle nazioni di questa regione. Hanno perso, e non sarà certo il martirio di altri innocenti a cambiare la loro sorte.

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