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dic 21st, 2014

I sauditi mediano: incontro fra l’Egitto e il Qatar
di Ghazy Eddaly

Nel quadro di un aspro scontro diplomatico fra il Qatar e l’Arabia Saudita, giocato sullo scacchiere di altri paesi, era maturato il 3 luglio 2013 il golpe guidato dal capo dell’esercito egiziano Abdel Fatah al-Sisi con il quale veniva deposto il presidente eletto dell’Egitto, il leader dei Fratelli Musulmani Mohammed Morsi.
Erano stati i soldi del Qatar ad alimentare i Fratelli Musulmani (e non solo), tanto che oggi, con il movimento messo fuori legge, i massimi esponenti della formazione islamica non in carcere sono esuli a Doha.
In più occasioni la sede egiziana di al-Jazeera è stata perquisita dalle forze dell’ordine egiziane ed alcuni giornalisti della tv panaraba con sede a Doha sono stati arrestati e condannati a diversi anni di reclusione per aver incitato alla violenza proprio nei giorni in cui gli scontri dell’estate 2013 portavano a centinaia di morti.
Il 21 dicembre scorso, tuttavia, è stata la stessa Arabia Saudita, sostenitrice del golpe, ad organizzare attraverso il proprio rappresentante Khaled ben Abdelaziz Twijri una mediazione fra il Qatar e l’Egitto: al Cairo il presidente al-Sisi ha incontrato l’inviato del Qatar Mohamed ben Abderrahmane al-Thani.
Si tratta di un tentativo di mettere fine alla guerra fredda in corso fra i due paesi e dal repentino cambiamento di atteggiamento di al-Jazeera nei confronti dell’amministrazione egiziana si direbbe che la cosa è riuscita.
Nell’incontro si è parlato anche del sostegno che i paesi del Golfo possono dare all’Egitto

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