Fonte: Arretsurinfo.ch
http://www.controinformazione.info
02 Feb 2015

Bambini palestinesi chiusi nelle gabbie in pieno inverno alle intemperie

Il comitato israeliano contro la tortura ha appena rivelato un nuovo scandalo dopo la scoperta di bambini palestinesi rinchiusi ed esposti alle intemperie in luoghi recintati o in gabbie di metallo durante l’inverno.
Questo comitato ha pubblicato una informativa che comprova che i bambini sospettati di delitti minori contro le autorità di occupazione sono stati mantenuti all’esterno ed hanno sofferto regolarmente di minacce e di atti violenti o abusi sessuali. Una situazione che può perdurare per dei mesi.

Bisogna precisare che si tratta esclusivamente di bambini palestinesi e che nessun bambino israeliano è stato mai sottoposto a tali pratiche. Inoltre i bambini palestinesi vengono deferiti abitualmente ai Tribunali militari, qualunque siano i reati che avrebbero presumibilmente commesso e senza che vi sia la presenza di alcuna rappresentanza legale.

Il Comitato menziona una recente visita particolarmente scioccante degli avvocati ad una prigione israeliana.
“Nel corso della nostra visita a Ramla, che si è tenuta durante una violenta tempesta, gli avvocati hanno trovato i detenuti che hanno testimoniato che nel mezzo della notte decine di minori arrestati erano stati trasferiti in gabbie di acciaio ed all’esterno”. “E’ risultato che questa pratica è durata vari anni ed è stato confermato da diversi funzionari”, segnala la ONG.

“La tortura è un mezzo per attaccare le modalità di funzionamento psicologico e sociale di un individuo”, si afferma nel Protocollo di Istanbul, che aggiunge che ” la tortura può avere un impatto su un bambini sia di forma diretta che indiretta, che sia al torturarlo direttamente o obbligandolo a essere presente alla tortura ed alla violenza verso i genitori o altri parenti prossimi”.

La maggior parte dei bambini palestinesi detenuti sono accusati di lanciare pietre e un 74% di loro afferma di aver sperimentato una violenza fisica nel corso dell’arresto, del trasferimento o l’interrogatorio.

Il Comitato israeliano contro la tortura segnala che Israele è l’unico paese che manda sistematicamente in giudizio i bambini presso i Tribunali militari ed aggiunge che “nessun bambino israeliano è mai entrato in contatto con il sistema giudiziale militare”.

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