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04 dic 2015

 

Sei palestinesi uccisi in 24 ore

 

Quattro vittime oggi tra Hebron e Ramallah, due ieri a Gerusalemme est in seguito ad attacchi contro le forze di sicurezza israeliane . Sarebbe in condizioni definite mediamente gravi un militare israeliano

 

ore 16:30 - Uccisi due palestinesi vicino a Ramallah. Avevano attaccato soldati israeliani

Due palestinesi sono stati uccisi in tarda mattinata vicino a Ramallah dopo aver attaccato le forze militari israeliane. A confermare la notizia sono ufficiali dell’esercito e fonti locali. Il primo palestinese, Anas Bassam Hammad, è stato colpito dai proiettili sparati dai militari di Tel Aviv presso l’insediamento illegale di Ofra (nord di Ramallah) dopo aver investito con la sua macchina un gruppo di soldati. Nell’attacco due militari sono rimasti feriti, ma sarebbero fuori pericolo di vita.

Un’ora più tardi, un 27enne palestinese, Abed ar-Rahman al-Barghouthi, avrebbe provato ad accoltellare un soldato israeliano vicino al villaggio di Abud (Ramallah) nei pressi della colonia di Halamish. L’esercito avrebbe quindi reagito sparando. Al-Barghouthi sarebbe morto per le ferite riportate al collo e al braccio. Secondo il Magen David Adom (la croce rossa israeliana, ndr) il soldato aggredito è in condizioni mediamente gravi.

Sale così ad almeno 111 il bilancio dei palestinesi uccisi dal 1 ottobre

 

Roma, 4 dicembre 2015, Nena News –

 

Non si placa la tensione a Gerusalemme e a Hebron. L’esercito israeliano ha riferito oggi di aver ucciso due palestinesi che avrebbero accoltellato e ferito un soldato israeliano a Tel Rumeida (Hebron) stamane all’alba. Secondo fonti mediche palestinesi, le vittime sono Taher Faisal Fannoun (19 anni) e Faysal ‘Abd al-Man’am Fannun (15) entrambi residenti di Hebron.

Una delle vittime palestinese a Tel Rumeida. Foto tratta dal portale israeliano Hadashot 4 e ripresa da Ma’an News

Ieri altri due palestinesi erano stati uccisi a Gerusalemme in seguito ad aggressioni compiute contro le forze di sicurezza israeliane. Nel pomeriggio a perdere la vita era stato Mazin Hasan Ureiba che, sostiene Tel Aviv, aveva aperto il fuoco su un gruppo di soldati stazionati al check-point Hizma. Nell’attacco sono rimasti feriti un soldato e un civile israeliano di 47 anni. Il primo avrebbe riportato ferite leggere alla mano mentre il secondo sarebbe in grave condizioni. A riferirlo è il Magen David Adom (la croce rossa israeliana, ndr).

In serata, invece, si era registrato un nuovo caso di accoltellamento a via Hanevim nei pressi della Porta di Damasco (nella città vecchia di Gerusalemme). Nell’attacco sarebbe rimasto lievemente ferito il poliziotto accoltellato, mentre l’aggressore, un palestinese di 21 anni di Tulkarem (nord Cisgiordania), è stato ucciso sul posto dai soldati. Secondo quanto riferisce il canale 2 israeliano, l’ufficiale di sicurezza sarebbe rimasto colpito anche dal fuoco amico sparato dalle forze di sicurezza israeliane.

Da inizio ottobre sono 110 i palestinesi uccisi in attacchi simili o durante gli scontri con l’esercito di Tel aviv. Le vittime israeliane sono 21. Al bilancio di morte bisogna aggiungere anche un cittadino americano e un immigrato eritreo ucciso e linciato da una folla inferocita alla stazione di autobus di Beer Sheva perché scambiato per un “terrorista arabo”. Nena News

 

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