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11 ott 2015

 

Bombe su Gaza, proiettili in Cisgiordania

 

E’ arrivata nella notte la risposta israeliana al lancio di razzi dall’enclave palestinese. Nel bombardamento sono morte una trentenne incinta di cinque mesi e sua figlia di due anni. Ucciso un 12enne palestinese ad al-Bireh vicino Ramallah.

 

Roma, 11 ottobre 2015, Nena News

 

ore 18:30  20 palestinesi feriti nella Striscia di Gaza da stamattina

Sono 20 i palestinesi della Striscia di Gaza rimasti feriti negli scontri di oggi con l’esercito israeliano. Le proteste sono avvenute in tre zone diverse del piccolo lembo di terra palestinese. I militari di Tel Aviv hanno fatto uso di proiettili e di gas lacrimogeni

 

ore 18:15 Fonti palestinesi: “Morto il 12enne palestinese”

Secondo quanto riferiscono fonti palestinesi, il 12 enne palestinese Ahmad Abdallah Sharakeh è morto pochi minuti fa. Sale così a 24 il bilancio delle vittime palestinesi dal 1 ottobre

 

ore 18:00   Fonti palestinesi: “In grave condizioni un 12enne colpito al collo da una pallottola”

Cinque palestinesi sono rimasti feriti negli scontri con le forze armate israeliane avvenuti presso al-Bireh (vicino a Ramallah). Secondo fonti locali, un ragazzo di 12 anni sarebbe stato colpito al collo da un proiettile sparato dai militari di Tel Aviv e sarebbe ora in condizioni molto gravi.

Il bambino, Ahmad Sharakeh, è stato portato d’urgenza all’ospedale ed è stato operato da un team di 6 chirurghi. L’agenzia palestinese Ma’an sul suo portale in arabo riferisce che Sharakeh è stato sottoposto a Tac e respirererebbe solo grazie alle macchine artificiali.

Fuori pericolo gli altri 4 feriti (2 sarebbero rimasti intossicati dai gas lacrimogeni sparati dall’esercito).

Le forze armate israeliane hanno arrestato 2 giovani nel quartiere al-Balu’ di al-Bireh.

 

ore 16:30 Netanyahu: “Che il procuratore di stato apra una inchiesta criminale sulla parlamentare Zoabi”

Il premier Benjamin Netanyahu ha chiesto al Procuratore di stato Generale di aprire una indagine criminale sulla parlamentare palestinese della Knesset Hanin Zoabi (Lista araba unita) affermando che userà qualunque risorsa a sua disposizione per combattere chi istiga alla violenza. Secondo il primo ministro, Zoabi, intervistata da una rivista di Hamas venerdì, avrebbe incoraggiato i palestinesi a sostenere gli attacchi contro gli israeliani in modo da creare una “vera Intifada”.

La (presunta) frase incriminata di Zoabi riportata oggi dal premier è la seguente: “oggi è solo frutto dell’azione di pochi individui, noi abbiamo bisogno di un sostegno nazionale. Se i singoli attaccano senza avere un sostegno nazionale, saranno eliminati nei prossimi giorni. Perciò centinaia di migliaia [di palestinesi] sono necessari per iniziare una vera Intifada”.

Non è la prima volta che la parlamentare palestinese è soggetta a inchieste per istigazione alla violenza. Zoabi era a bordo della Mavi Marmara una delle navi della Freedom Flottilla assaltata nel 2010 da un commando dell’esercito israeliano (nell’assalto 9 attivisti turchi rimasero uccisi). Ha inoltre subito vari tentativi di espulsione dalla Knesset da parte dei parlamentari israeliani.

 

ore 15:55    Martedì sciopero generale nel settore arabo d’Israele, Cisgiordania e Gaza

L’Alto comitato per i cittadini arabi d’Israele, organizzazione che rappresenta i cittadini palestinesi nello stato ebraico, ha indetto uno sciopero generale per martedì per protestare contro quello che il gruppo definisce “il pericolo che grava sulla moschea al-Aqsa a Gerusalemme e il grilletto facile della polizia [israeliana]”. Lo sciopero, a cui aderiranno scuole e attività commerciali, avrà luogo contemporaneamente nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Il giorno successivo i parlamentari della Lista araba unita proveranno a visitare al-Aqsa insieme ai membri dell’Alto comitato arabo contravvenendo ad una disposizione stabilita la scorsa settimana dal premier israeliano Netanyahu che impedisce ai parlamentari ebrei e palestinesi di visitare la Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei).

Per mercoledì, inoltre, è stata indetta una manifestazione nella cittadina araba di Sakhnin in Galilea.

 

ore 15:40 Hamas avverte: “Israele non commetta stupidità”

Il movimento islamico palestinese Hamas ha avvertito Israele di non commettere “stupidità”. La dichiarazione della forza islamista giunge dopo il raid aereo compiuto ieri notte dall’aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza in cui sono rimaste uccise una donna incinta e sua figlia di due anni.

“Questo atto mostra il desiderio dell’Occupazione [Israele] di avere una esclation” ha detto il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri.

Tel Aviv sostiene di aver colpito ieri 2 fabbriche di armi di Hamas dopo che dalla Striscia erano stati sparati due razzi in direzione d’Israele non provocando né danni né feriti (un missile è caduto in uno spazio non abitato, l’altro è stato intercettato).

 

ore 14:55 Ministro difesa Ya’alon: “Chi possiede armi le usi in caso di attacco terroristico”

Intervistato nel week end da vari media locali, il ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon ha invitato i cittadini israeliani che posseggono la licenza alla detenzione di armi a usarle se si dovessero trovare sulla scena di un “attacco terroristico”. Il ministro ha poi commentato gli eventi di questi giorni: “l’attuale ondata di terrorismo – ha detto  – si basa per lo più sul lancio di pietre, su molotov e investendo con macchine [gli israeliani]. Ciò avviene perché negli ultimi due anni abbiamo provocato un danno così grande all’infrastruttura terroristica che loro [i palestinesi] non possono compiere attacchi gravi, nonostante ci tentino”. Ya’alon ha poi lanciato un avvertimento: “se l’Autorità palestinese opta per una esclation, noi risponderemo di conseguenza”.

 

ore 14:15 Presidente israeliano Rivlin: “Il nostro paese è forte, siamo una forte democrazia”

“Siamo forti, il nostro paese è forte, nessuno ci può dissuadere. Siamo una forte democrazia e tutti coloro che ci augurano il male non possono danneggiarla” così ha detto oggi il presidente israeliano Rivlin visitando la famiglia del rabbino Aharon Bennet. Bennet è stato ucciso la scorsa settimana da un palestinese in un attacco con un coltello in cui sono rimasti feriti anche la moglie Adele e il loro figlio di 2 anni.

Scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane nei pressi del checkpoint di Huwwara (Nablus)

 

ore 13:30 Scontri all’Università al-Quds

30 palestinesi sono rimasti intossicati negli scontri con le forze armate israeliane che hanno luogo da stamattina nei pressi dell’università al-Quds ad Abu Dis (Gerusalemme est).

Qui il video degli scontri postato in rete dall’utente Mus’ab Zyud e ripreso dall’agenzia palestinese Ma’an

 

ore 13:20  24 palestinesi feriti a Tulkarem

Negli scontri avvenuti in città i soldati israeliani hanno sparato sia proiettili di acciaio rivestiti di gomma che pallottole vere. Secondo quanto riferisce la mezzaluna rossa palestinese, le condizioni dei feriti non destano preoccupazione

 

ore 12: 50   Shaked (ministra israeliana della Giustizia): “Nuove pene per i lanciatori di pietre”

La ministra della Giustizia israeliana, Ayelet Shaked, presenterà oggi alla Commissione ministeriale un progetto di legge che renderà più dure le pene contro i lanciatori di pietre (anche se minorenni) e multerà i genitori dei minori condannati per aver scagliato le pietre. Ad annunciarlo è stata ieri sera la stessa Shaked che ha detto che le nuove disposizioni “colpiranno il ventre molle del terrorismo”.

La nuova proposta congelerà l’assicurazione nazionale e alcuni benefit al genitore del minorenne condannato alla reclusione in prigione per lancio di pietre. La durata del provvedimento durerà tutto l’arco di tempo in cui il giovane dovrà scontare la pena. Oltre alla sospensione dei benefit, la proposta prevederà anche una multa per i genitori dei minorenni in galera. Una novità: allo stato attuale, infatti, i giudici possono o mandare un minore in carcere o comminargli una multa, ma non possono applicare entrambe le pene contemporaneamente.

Lo scorso luglio la Knesset passò una legge che aumentava le sentenze massime di prigione per gli attacchi più pericolosi provocati dal lancio di pietre, ma non stabiliva le sentenze minime.

 

ore 11:30  23 le vittime palestinesi da quando è iniziata l’escalation lo scorso 1 ottobre

Stanotte è stato ucciso Ataa Al Nouri, un palestinese di Shu’fat, dopo essere stato investito da una macchina guidata da coloni ad al-Tur (Gerusalemme)

 

ore 10.00 -Raid israeliano su Gaza: due morti

Una donna incinta, Nour Rasmi Hassan, e la sua bambina di due anni, Rahaf Yahya Hassan, sono le vittime del raid israeliano sulla Striscia di Gaza. L’aviazione dello Stato ebraico è entrata in azione nella notte, in risposta al lancio di due razzi dall’enclave palestinese caduti in territorio israeliano, senza fare vittime. Le Forze armate israeliane hanno detto di aver colpito due strutture per la fabbricazione di armi appartenenti ad Hamas. La donna incinta di cinque mesi e sua figlia sono morte sotto le macerie della propria abitazione. Altre tre persone sono rimaste ferite e i soccorritori stanno cercando tra le macerie altre possibili vittime.

Intanto, secondo quanto riferito in un primo momento dalle Forze armate israeliane, stamattina in Cisgiordania una donna palestinese si sarebbe fatta saltare in aria a bordo di un’automobile a un posto di blocco israeliano. In realtà testimoni hanno raccontato a diverse agenzie di stampa che la donna ha avuto un guasto alla macchina dove viaggiava con il figlio di 3 anni. Un problema elettrico ha provocato l’apertura dell’airbag e poi un incendio, la donna è riuscita ad uscire con il figlio, rimanendo lievemente ferita. Lievemente ferito anche un poliziotto.

 

Per sapere quanto è accaduto ieri si legga qui

 

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