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ago 16th, 2015

 

Migliaia di migranti sbarcano sulle isole greche. Avramopoulos chiede mezzi e risorse

di Guido Keller

 

Si fa sempre più esplosiva la situazione sull’isola di Kos e sulle altre isole greche distanti pochi chilometri dal territorio turco, dove da giorni arrivano senza sosta i migranti in fuga dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan, ma vi sono molti in fuga più semplicemente dalla povertà, come i pachistani: a Kos, che conta 33mila abitanti, sono sbarcati in pochi giorni oltre 7mila migranti, una pressione che ha portato a scontri con le forze dell’ordine, che li hanno bloccati sulla banchina. Il sindaco di Kos, Giorgios Kiritsis, ha chiesto misure urgenti per affrontare l’emergenza e al momento molti dei migranti sono stati sistemati sul traghetto Venizelos, nave passeggeri da 2.500 posti trasformata in centro di accoglienza. Vi sono state risse fra i migranti di diverse nazionalità per accedere al traghetto, il quale rappresenta comunque una soluzione tampone dal momento che la vicinanza con la Turchia spinge di continuo i migranti a servirsi di gommoni e di imbarcazioni leggere, spesso affidate dagli scafisti agli stessi profughi.

Ad Akyarlar, in Turchia, continuano a concentrarsi decine di migliaia di migranti e poco fanno le autorità turche per ostacolare la corsa di chi punta all’Europa, anche perché già il governo di Ankara deve già gestire i molti profughi dei campi presenti sul proprio territorio.

L’Oim, l’Organizzazione per le migrazioni, ha stimato che dall’inizio dell’anno sono giunti a Kos 34.500 migranti, mentre a Lesbo (Egeo del nord) sono arrivati in 61.600: si tratta di un’emergenza senza precedenti, che porta il totale dei giunti in Europa da gennaio a 250mila persone, cifra che ha già superato il totale del 2014. L’Oim ha comunicato anche che sono 2.070 i migranti morti in mare quest’anno, soprattutto nel tentativo di raggiungere dalla Libia le cose italiane.

La missione europea Frontex, che per la Sicilia prende in nome di Triton e per la Grecia di Poseidon, ha i soldi necessari per pagare gli affitti, ma manca nei mari greci di navi per il pattugliamento. Per questo motivo il commissario Ue per le Migrazioni, gli Affari interni e la Cittadinanza Dimitris Avramopoulos ha chiesto nuovamente “all’Agenzia Ue, così come i paesi membri si sono impegnati a fare all’ultimo vertice”, l’invio di navi, aerei, personale tecnico e di soccorso. A breve la Grecia riceverà dall’Ue la somma di 30 milioni di euro, non appena il governo di Alexis Tsipras renderà operativa l’autorità di gestione degli aiuti. Bruxelles sta inoltre per inviare la somma di 2,74 milioni di euro all’Unhcr per affrontare la prima accoglienza sulle isole, e sta attivando i vari meccanismi per erogare l’assistenza umanitaria.

 

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