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29 luglio 2015

 

A Calais, 1500 Migranti invadono l’Eurotunnel

 

Secondo le autorità francesi, citate dai media locali, l'uomo sarebbe stato colpito da un tir che scendeva da una navetta proveniente dall'Inghilterra. Quindici feriti

 

“Circa millecinquecento migranti hanno cercato di prendere d’assalto l’Eurotunnel” della Manica, a Calais. Durante il tentativo, è morto un giovane sudanese, il suo corpo è stato ritrovato dalla polizia francese nella notte tra lunedì e martedì 28 luglio. La notizia è stata riportata dalla società che gestisce la galleria.

La vittima, un uomo tra i venticinque e trent’anni, secondo le autorità di Parigi citate dai media locali, sarebbe stato colpito da un tir che scendeva da una navetta proveniente dall’Inghilterra. Tra i migranti che hanno provato ad aggrapparsi alle navette, altri quindici sono rimasti feriti e duecento sono stati arrestati. Dopo l’episodio, il premier britannico David Cameron ha annunciato che farà “tutto il possibile” per migliorare la situazione. Intanto, le autorità transalpine hanno stabilito l’invio di 120 agenti di polizia supplementari a Calais. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve,  ha ricordato che il governo, dal 2012, ha quintuplicato il personale dispiegato sul posto e ha chiesto “un approccio globale” su scala europea al problema dell’immigrazione.

Gli immigrati avevano invaso la zona d’ingresso della galleria, sulla sponda francese, per tentare di raggiungere la Gran Bretagna. Avrebbero provato ad aggrapparsi alle navette che collegano Calais e Dover mentre erano in marcia. Soltanto pochi giorni fa, il tentativo di un gruppo di profughi di attraversare l’Eurotunnel aveva creato disagi e il blocco del traffico.

 


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29 luglio 2015

 

Cosa succede a Calais

 

Migliaia di migranti hanno provato a forzare la stazione dell'Eurotunnel per arrivare in Inghilterra: una persona è morta e ci sono stati problemi al traffico

 

Negli ultimi due giorni ci sono stati nuovi gravi problemi a Calais, in Francia: centinaia di migranti che cercavano di entrare nel Regno Unito nascondendosi a bordo dei tir che salgono sui treni per l’Inghilterra hanno causato la chiusura per alcune ore dell’Eurotunnel e conseguenti problemi in Francia e Inghilterra. Nella notte di martedì, inoltre, a Coquelles – dove si trova la stazione dell’Eurotunnel – un migrante è morto mentre cercava di salire su uno dei treni per l’Inghilterra.

A Calais, dove da anni migliaia di migranti vivono in campi autocostruiti e baracche mentre aspettano di riuscire ad entrare in qualche modo nel Regno Unito, negli ultimi mesi la situazione è peggiorata notevolmente: si stima che al momento circa 5.000 migranti vivano in campi più o meno improvvisati cercando di salire sui tir quotidianamente e con sempre minor senso del pericolo.

Negli ultimi giorni, come hanno spiegato le autorità che gestiscono l’Eurotunnel, gruppi organizzati di centinaia di migranti hanno provato a forzare le misure di sicurezza della stazione dei treni di Coquelles, aprendo varchi nelle recinzioni e prendendo alla sprovvista la polizia di guardia, impreparata e sotto numerata per gestire la situazione. Nella mattinata di martedì 28 luglio, dopo che circa 1.500 migranti avevano provato ad entrare nella stazione di Coquelles, l’Eurotunnel è stato chiuso per più di un’ora per permettere alla polizia di rimettere in sicurezza la zona: la chiusura del tunnel ha però causato gravi problemi al traffico sia sulle strade che arrivano a Calais che su quelle nei pressi di Dover, nel Regno Unito, all’altro capo del tunnel.

Per rispondere alla recente crisi, il governo britannico e quello francese hanno organizzato una riunione di emergenza durante la quale è stato deciso di aumentare la sicurezza della stazione di Coquelles, che da diversi anni è finanziata anche dal governo inglese, e rimuovere le migliaia di migranti che vivono nei campi illegali di Calais. Il governo inglese ha promesso che metterà a disposizione 7 milioni di sterline per la sicurezza dell’Eurotunnel: sono in progetto la costruzione di una nuova recinzione più vicina alle banchine del treno e l’aggiunta di un nuovo sistema di telecamere a circuito chiuso.

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