03 Agosto 2015 

Fonte: RT Actualidad 

 

Luciano Lago su controinformazione.info

 

Milos Zeman, presidente la Repubblica Ceca, dimostra di non volersi piegare a nessun potere e parla dicendo le cose come stanno, evitando la stucchevole retorica e la propaganda che caratterizzano i discorsi di altri presidenti. Anche nella Repubblica Ceca viene avvertito il problema dell’immigrazione clandestina ed è interessante ascoltare le dichiarazioni del presidente Zeman in proposito: “Di questo grande afflusso di rifugiati e di clandestini illegali verso l’Europa sono responsabili gli Stati Uniti ed i paesi europei che hanno partecipato nell’esecuzione di piani dementi attuati in paesi come Iraq, Libia e Siria” ha dichiarato ieri il presidente Milos Zeman nel corso di una intervista al giornale ceco, Blesk. “L’attuale ondata di immigrazione è sorta a causa dell’idea demente di invadere l’Iraq, dove presumibilmente (secondo gli USA) si immagazzinavamo grandi armi di distruzione di massa, ma alla fine non si è trovato nulla del genere. Questa ondata deriva anche dalla pazza idea di voler restaurare l’ordine in Libia e successivamente in Siria, come risultato di queste azioni, sono venuti fuori in quei paesi regimi di terroristi che in ultima istanza hanno spinto l’attuale flusso incontrollato di immigranti illegali verso l’Europa … La responsabilità di tutto questo ricade non soltanto sugli Stati Uniti ma anche sui paesi dell’Unione Europea che hanno dato il loro assenso nel partecipare a queste operazioni belliche insensate, come avvenuto in Libia” ha ricordato il mandatario ceco.

 

Da considerare che, alla fine di Giugno, centinaia di cittadini cechi sono scesi in strada nella città di Brno per protestare contro la politica migratoria della UE e gli attivisti si sono mostrati contrari ad attuare le politiche migratorie di accoglienza per quote dettate dalla Commissione Europea.

 

Il presidente ceco Zeman è lo stesso che, due mesi addietro, in occasione di una sua visita programmata a Mosca per presenziare ai festeggiamenti per i 70 della vittoria della Russia nel secondo conflitto mondiale, aveva cacciato dalla residenza presidenziale l’ambasciatore statunitense, Andrew Schapiro, che era venuto a suggerigli “di non recarsi in Russia” per uniformarsi alle decisioni sanzionatorie di Washington.

In quell’occasione Zeman aveva dichiarato: Qualcuno potrebbe immaginare il nostro ambasciatore a Washington mentre porge “raccomandazioni” a Washington per il presidente Obama sul dove deve o non deve recarsi in visita? Si è domandato Zeman, citato da Radio Praga. “Non permetto a nessun ambasciatore straniero di interferire nelle mie visite pianificate.”

 

Vedi: Il presidente della Repubblica Ceca polemizza contro la grossolana ingerenza di Washington