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Giovedì 10 novembre 2016

 

La grande frode

di Marco Simoncelli

 

Evasione fiscale, creazione di fondi illeciti, corruzione e riciclaggio di denaro in Africa generano un “tesoretto” illegale di almeno 60 miliardi di dollari all’anno. Denaro che viene sistematicamente sottratto a progetti di sviluppo per la popolazione, aumentando le diseguaglianze. Il sistema è ingovernabile perché senza regole né trasparenza, ma c’è chi sta provando a mettere dittatori e politici corrotti sotto pressione.

 

«Vedere un dittatore atterrare a Ginevra potrebbe essere una buona cosa. Potrebbe (per esempio) significare che si tratti di un viaggio diplomatico per partecipare a dei colloqui di pace (la città ospita istituti delle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali). Ma la Svizzera è anche un paradiso sicuro per uomini potenti che arrivano dal terzo mondo e che vogliono mettere da parte i soldi che hanno rubato al proprio popolo». È la considerazione fatta dal giornalista investigativo freelance svizzero François Pilet alla rivista statunitense Newsweek per spiegare lo scopo del suo progetto: il GVA Dictator Alert.

Si tratta di un Twitterbot che posta automaticamente un messaggio sul social network non appena l’aereo di un dittatore o del suo governo atterra o decolla dall’aeroporto di Ginevra. Pilet, assieme a suo cugino Julien, ha creato questo account Twitter lo scorso 16 aprile, allo scopo di monitorare i viaggi dei leader degli Stati definiti "regimi autoritari", dal Democracy Index 2015, per acquisire eventuali tracce di illeciti. L’idea è quella di rendere gli spostamenti dei dittatori “trasparenti” e dissuaderli da reati come l’evasione fiscale, la creazione di fondi illeciti, la corruzione o il riciclaggio di denaro.

Il progetto non è nato per caso. Julien è uno sviluppatore informatico e François, oltre a essere giornalista del magazine svizzero L'Hebdo, è membro dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij), il collettivo internazionale che ha lavorato ai “Panama Papers”.

Il bot Twitter funziona grazie ad un’antenna sistemata vicino all’aeroporto, che riceve i segnali Ads-B, i quali trasmettono il codice identificativo e la localizzazione di ogni aereo. Un programma confronta quei dati con quelli raccolti da diversi database online che tracciano il traffico aereo nel mondo. Quando vi è una coincidenza fra il numero di coda di un volo e quello di un apparecchio utilizzato da un governo autoritario, allora viene postato un tweet con i dettagli del volo.

 

Curiosità 

 

Diseguaglianza: Secondo l’ultimo rapporto Oxfam l’1% della popolazione mondiale possiede più del restante 99%. 62 persone nel mondo detengono la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione globale (3,6 miliardi di persone). Nell’arco di 5 anni, questi ‘paperoni’ hanno visto crescere i loro patrimoni di 500 miliardi di dollari (+44%), arrivando a un totale di 1.760 miliardi. Le diseguaglianze crescono: nel 2010, erano 388 i miliardari i cui patrimoni valevano quanto quello di tutta la metà più povera del pianeta. Nel 2014, erano 80. Oggi, appunto, 62.

 

Ultimi paradisi assoluti: Secondo l’Ocse, restano 11 i paesi dove il segreto bancario è ancora invalicabile, la tassazione è inesistente. Brunei, Isole Marshall, isola di Dominica, Micronesia, Libano, Guatemala, Liberia, Panama, Isola di Nauru, Vanuatu, Trinidad e Tobago.

 

Wealth Manager: Una figura di consulenza in ascesa nel mondo della finanza “per ricchi”. Sono i gestori di grandi patrimoni. Questi professionisti (che di solito sono avvocati, commercialisti, fiscalisti o consulenti finanziari) aiutano i clienti a sottrarre “legalmente” ricchezze al fisco.  Attraverso fondi fiduciari, società offshore e altri strumenti simili, “nascondono” grandi concentrazioni di potere economico rendendo difficile se non impossibile risalire ai veri detentori della ricchezza. Le loro attività sono formalmente legali ma socialmente illegittime.

Di recente è aumentato il loro interesse verso il mercato di clienti africano, proprio perché negli anni è cresciuto il numero di africani con almeno 1 milione di dollari di patrimonio investibile, i quali, secondo l'ultimo rapporto World Wealth Report, sarebbero 145 mila. 

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