Maggior Generale Adeniyi Oyebade
nigrizia.it - Martedì 02 agosto 2016 - Nigeria: massacro di shiiti nel nord. Una commissione d’inchiesta ha chiesto al governo federale di processare il generale Adeniyi Oyebade per l’uccisione di 348 musulmani shiiti lo scorso dicembre a Zaria, nello stato settentrionale di Kaduna. Secondo la commissione giudiziaria, durante i tre giorni di raid e scontri armati nel quartier generale del leader shiita Ibraheem Zakzaky, l’esercito avrebbe operato con “uso eccessivo della forza”. Il gruppo è ispirato dalla Rivoluzione islamica del 1979 in Iran e la commissione si è detta preoccupata che possa ricevere sostegno dall'Iran.

english version below


http://www.premiumtimesng.com/

August 2, 2016

 

Zaria Massacre

di Ben Ezeamalu

 

Uno scontro mortale tra un convoglio dell'esercito e membri del Movimento Islamico Nigeriano ha lasciato centinaia di membri della setta morti.

 

Il gruppo di pressione Access to Justice, che promuove l'integrità e la responsabilità nelle istituzioni legali e giudiziarie, ha criticato il governo dello stato Kaduna per la sua incapacità di perseguire gli ufficiali dell'esercito coinvolti nell’uccisione di membri del Movimento Islamico della Nigeria.

In una dichiarazione rilasciata Lunedi, il gruppo ha detto che il governo aveva iniziato a preseguire oltre 200 membri del movimento sciita, molto prima che una camera giurisdizionale presentasse la sua relazione finale.

"E' estremamente preoccupante che il governo di Kaduna preferisca arrestare e perseguire più di 200 persone per la morte di un soldato, piuttosto che giudicare un soldato per la morte di oltre 348 residenti di Kaduna" si legge nella dichiarazione rilasciata dal direttore esecutivo di Access to Justice, Joseph Otteh.

"Le vite di centinaia di membri del Movimento Islamico Nigeriano che sono stati brutalmente uccisi dai soldati nigeriani sono da proteggere allo stesso modo di quella di un solo soldato. Un governo costituzionale democratico significa che il governo non è libero di preferire una vita ad un'altra, ossia di esprimere giudizi sul valore della vita di ogni persona in base ad etnia, fede, status o affiliazione istituzionale, ma deve offrire pari protezione ad ogni cittadino nigeriano. Ciò significa che il governo deve fornire eguale tutela da parte della legge a tutti i cittadini e, quindi, tenere conto in egual misura, di tutte le persone che hanno causato o contribuito alla perdita di ogni vita."

 

Una camera giurisdizionale istituita dalla Governo dello Stato di Kaduna dopo l'incidente ha presentato le sue conclusioni il 15 luglio, affermando che il Maggior Generale Comandante della 1° Divisione dell’Esercito Nigeriano, Adeniyi Oyebade, ha autorizzato l'operazione militare che ha massacrato almeno 347 membri il gruppo musulmano sciita.

 

Secondo i dettagli della relazione del gruppo pubblicata in esclusiva da Premium Times, la Commissione ha raccomandato che il signor Oyebade, il colonnello A.K Ibrahim, e altri ufficiali militari fossero portati a processo davanti a un tribunale della giurisdizione competente. Già, il governo Kaduna ha chiamato in giudizio 81 membri della setta islamica all’Alta Corte dello Stato, con l'accusa di omicidio colposo, riunione illegale, disturbo della quiete pubblica, e governo illecito, punibile ai sensi del Codice Penale e delle Leggi dello Stato di Kaduna.

 

Il processo è iniziato tra le preoccupazioni dalla setta per il deterioramento della salute del loro leader, Ibrahim El-Zakzaky, che è stato trattenuto dal governo dal dicembre dello scorso anno. Access to Justice, ha dichiarato che il governo deve iniziare l'accusa degli ufficiali militari incriminati con lo stesso vigore che aveva verso i membri del movimento sciita. "Il governo non è in grado di determinare quale vita sia degna di tutela e quale non lo sia. Ciò significa che il governo non è libero di lasciare che alcuni cittadini vivano al di sopra della legge o al di fuori di essa, costringendo gli altri a vivere sotto di essa. Non ci sono cittadini di seconda classe in Nigeria. La giustizia deve essere praticata allo stesso modo e in modo uniforme verso tutti i cittadini allo stesso modo, siano essi militari o civili. Purtroppo, il governo dello Stato di Kaduna, perseguendo solo i membri del movimento sciita per la morte di un soldato e rimanendo taciturno rispetto ai sinistri compensativi della giustizia per la morte di centinaia di membri del movimento sciita, mostra che ha preso le parti, non solo nel conflitto, ma anche nel modo in cui rende conto per l’orrenda perdita di vite in quel conflitto."

 

Il gruppo ha anche evidenziato quanto profondamente infelice sia un sistema di giustizia penale che usa esprimere biasimo e riflettere distorsioni.

 

"Il governo dello Stato di Kaduna deve ora portare le accuse penali per l’uccisione illegale contro l'Ufficiale Generale Comandante del 1° Divisione dell'esercito nigeriano in Kaduna, il generale Adeniyi Oyebade, e il colonnello A.K. Ibraheem così come gli altri che il Justice Garba Panel vede implicati nella morte di centinaia di membri del Movimento Islamico Nigeriano. Questa è l'unica strada per la giustizia in seguito a questo sfortunato incidente. Un fallimento nel perseguire gli ufficiali militari implicati nell’uccsione degli sciiti sarebbero gravi e l'ingiustizia atroce. La Nigeria non può adottare un sistema di giustizia apartheid in una democrazia costituzionale. "

 

leggi anche

 

Zaria massacre: Gli sciiti accusano l’esercito di aver contaminato le loro donne


http://www.premiumtimesng.com/

August 2, 2016

 

Zaria Massacre

By Ben Ezeamalu

 

Access to Justice, an advocacy group that promotes integrity and accountability in legal and judicial institutions, has slammed the Kaduna State government for its failure to prosecute army officers involved in the killing of members of the Islamic Movement of Nigeria.

In a statement issued Monday, the group said the government had gone ahead to commence prosecution of over 200 members of the Shi’ite group way before a judicial panel it instituted submitted its final report.

“It is extremely disquieting that the Kaduna government would rather arrest and prosecute over 200 persons for the death of one soldier, than charge one soldier for the death of well over 348 residents of Kaduna State,” Access to Justice said in the statement issued by its Executive Director, Joseph Otteh.

“The lives of hundreds of IMN members who were brutally killed by Nigerian soldiers are worth protecting the same way the life of one soldier is worth protecting. A democratic, constitutional government means that the government is not at liberty to prefer one life above another, or to make judgments on the value of each person’s life based on ethnicity, faith, status or institutional affiliations, but must offer equal protection to Nigerian citizens.

It means that the government must provide equal protection of the law to all citizens and, therefore, hold accountable in equal measure, any persons who have caused or contributed to the loss of any life.”

A deadly clash between and army convoy and members of the IMN left hundreds of the sect members dead.

A judicial panel set up by the Kaduna State governmemt following the incident submitted its findings on July 15th, stating that the General Officer Commanding the Nigerian Army’s 1st Division, Adeniyi Oyebade, a major general, authorized a military operation that massacred at least 347 members of the Shi’a Muslim group.

According to details of the panel’s report published exclusively by PREMIUM TIMES, the commission recommended that Mr. Oyebade, A.K Ibraheem, a colonel, and other military officers “be brought to trial before a court of competent jurisdiction.”

Already, the Kaduna State government has arraigned 81 members of the Islamic sect before a High Court in the state over charges of culpable homicide, unlawful assembly, disturbance of public peace, and wrongful restrain punishable under the Penal Code Law and Laws of Kaduna State, 1999.

The trial began amidst concerns by the sect over the “deteriorating health” of their leader, Ibraheem El-Zakzaky, who has been held by the government since December last year.

Access to Justice said the government must begin the prosecution of indicted military officers with the same vigour it had done members of the Shi’ite movement.

“The government cannot determine which life is worthy of protection and whose is not,” the group said.

“It means the government is not at liberty to let some citizens live above the law and outside of it, and compel others to live under it. It means that there are no second class citizens of Nigeria.

“It means that justice must be equally and evenly rationed to all citizens alike, whether they are soldiers or civilians.

“Unfortunately, the Kaduna State government, by prosecuting only members of the Shiite movement for the death of one soldier and remaining taciturn over the countervailing claims of justice for the deaths of hundreds of Shiite members shows it has taken sides, not only in the conflict, but in how to account for the horrendous loss of lives in that conflict.”

The group also said using the criminal justice system to express and reflect bias is “deeply unfortunate.”

“The Kaduna State government must now bring criminal charges for unlawful killing against the General Officer Commanding the Nigerian Army 1st Division in Kaduna, Major General Adeniyi Oyebade, and Colonel A.K. Ibraheem as well as others who the Justice Garba Panel implicated in the deaths of hundreds of IMN members.

“This is the only path to justice following from this

unfortunate incident.

“A failure to prosecute Military Officers Implicated in Shiite Killings will be grave, atrocious injustice. Nigeria cannot adopt an ‘apartheid’ system of justice in a constitutional democracy.”

top