Reuters - Ansa - nigrizia.it - 02 maggio 2016 Insorgenti al-Shabaab hanno ucciso ieri 15 soldati dell’esercito somalo nel corso di un’offensiva che ha permesso ai jihadisti di riconquistare una città a nord-est della capitale Mogadiscio. La notizia è stata riportata da fonti militari somale. Il gruppo islamista sostiene di aver ucciso 32 militari nel corso dell’attacco, ma non è stato possibile verificare in modo imparziale il numero delle vittime. Il capitano dell’esercito somalo Nur Ali ha dichiarato che l’attacco è iniziato domenica mattina nella città di Runirgood, 180 km a nord-est di Mogadiscio. «Al-Shabaab si è servito di un’autobomba per penetrare nella base militare della città. All'esplosione sono seguiti scontri a fuoco prolungati, nei quali sono morti almeno 15 dei nostri soldati» ha detto alla Reuters il maggiore Abdullahi Omar, dell’esercito somalo. «Non c’erano soldati della missione AMISOM nei paraggi per aiutare i nostri, che sono riusciti ad uccidere circa una decina di combattenti islamisti prima di ripiegare fuori dall’area». Il gruppo al-Shabaab è stato estromesso dalla capitale Mogadiscio nel 2011, ma controlla ancora larghe porzioni di aree rurali e organizza frequenti attentati e imboscate ai danni sia dell’esercito che della popolazione civile.

In aggiunta a questo episodio, si è verificata negli ultimi giorni un’ulteriore tragedia: il crollo di una Moschea di Mogadiscio durante le preghiere del venerdì, che ha causato la morte di 15 persone e il ferimento di altre 40. Al momento dell'incidente dentro l'edificio c'erano centinaia di persone e molte di queste sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Le piogge torrenziali di questi giorni potrebbero aver causato il crollo. La polizia ha comunque arrestato per "negligenza" l'ingegnere che ha curato il restauro della moschea, secondo media locali.

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