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Saturday, 02 January 2016

 

Gaza entra nel 10° anno di blocco israeliano

 

I palestinesi della Striscia di Gaza assediata sono stati i più colpiti dal freddo estremo; migliaia sono ancora sfollati senza adeguato riparo dopo l'offensiva militare israeliana di oltre di 16 mesi fa. Il blocco guidato da Israele, con l'appoggio egiziano e internazionale, ha impedito l’accesso ai pezzi di ricambio di essere importati per riparare e adeguare i sistemi di drenaggio delle acque. Nel tentativo di evitare il ripetersi delle alluvioni dello scorso anno, il governo palestinese a Gaza ha scavato profonde pozze nelle zone pianeggianti per canalizzare le acque di superficie. L'economia sta prendendo un ulteriore percossa durante l'ondata di freddo, con i pescatori che non sono in grado di salpare. Funzionari della protezione civile palestinese hanno ordinato di trascinare fuori dall'acqua i piccoli pescherecci, temendo che possano essere distrutti dalle onde alte.

 

L'inizio del 2016 vede i palestinesi nella Striscia di Gaza entrare nel 10° anno del blocco della striscia, guidato dagli israeliani e sostenuto dalla comunità internazionale e aggravato dal supporto egiziano. Il blocco iniziò in seguito alle elezioni palestinesi del 2006, che il Movimento per la Resistenza Islamica Palestinese, Hamas, vinse con una maggioranza schiacciante.

Organismi di controllo locali e internazionali hanno descrissero le elezioni palestinesi come una delle più trasparenti mai registrate. In Palestina, però, è ricordato con tristezza come l'elezione che ha segnato la spaccatura politica interna e l'inizio dell'assedio di Gaza.

Le autorità israeliane chiusero tutti i valichi del territorio, mantenendo solo il valico di Erez aperto per il traffico pedonale occasionale, usato per intrappolare persone che cercavano di attraversare, e Kerem Shalom per alcuni beni classificati e altamente regolamentati. L’Egitto ha mantenuto il valico chiuso per la maggior parte del tempo. Nel 2015, il passaggio è stato aperto solo per 21 giorni; appena 10.000 palestinesi sono stati autorizzati all’attraversamento, tra i quali pellegrini, pazienti e studenti.

Le autorità israeliane hanno imposto severe restrizioni sui pazienti e sui loro compagni di viaggio attraverso Erez. Gruppi per i diritti umani hanno registrato l'arresto di diversi pazienti o dei loro compagni durante la traversata verso Israele. Tentativi vengono fatti dagli israeliani per ricattare le persone trasformandole in delatori in cambio del permesso di attraversare.

La Quds Press ha riferito della carenza cronica di medicinali e prodotti monouso ospedalieri. Il portavoce a Gaza del Ministero Palestinese della Salute, Ashraf Al-Qidra, dichiara che gli scaffali sono vuoti a causa delle restrizioni imposte dagli israeliani sulle persone e le merci che entravano e uscivano dell'enclave costiera.

Il Memmbro Indipendente del Parlamento, Jamal Al-Khodari, che è stato a capo di un comitato popolare che lavora per porre fine all'assedio, ha detto alla Quds Press che Israele ha utilizzato ogni mezzo per cercato di legalizzare il blocco e farlo durare il più a lungo possibile.

La situazione dei palestinesi di Gaza ha suscitato un ampio sostegno popolare in tutto il mondo e molti tentativi sono stati fatti per rompere l'assedio via mare. Anche se un paio di piccole imbarcazioni fecero il viaggio nei primi anni, più tardi e più ambiziosi tentativi sono stati fermati in acque internazionali da parte della marina israeliana, spesso violentemente. Nel maggio del 2010, ad esempio, un commando israeliano intercettò la Freedom Flotilla. Nove cittadini turchi furono uccisi durante l'assalto e un certo numero di altri vennero feriti; uno morì nel 2014 come diretta conseguenza delle ferite riportate durante l’abbordaggio. Le navi vennero trainate in porto, in Israele, e tutti a bordo furono arrestati.

Durante l'assedio, Israele ha lanciato quattro grandi offensive militari contro la popolazione di Gaza, nel 2006, 2008/9, 2012 e 2014; quest'ultimo è stato il più distruttivo. E' durato per 51 giorni e intere zone di Gaza sono state appiattite dalle bombe israeliane; decine di migliaia di persone sono state sfollate.

Il commentatore economico Maher Al-Tabaa ha detto alla Quds Press che la stretta dell'assedio e le guerre hanno distrutto l'economia palestinese a Gaza. "Il tasso di disoccupazione è al 42 per cento, con il blocco ad aggravare la crisi economica", ha spiegato. Secondo il Fondo monetario internazionale, il tasso di disoccupazione a Gaza è il più alto del mondo, ci sono più di 200.000 persone disoccupate a Gaza.

Al-Tabaa ha avvertito che se l'assedio di Gaza continua, nel 2016 la vita normale non sarà praticabile nel territorio. Molte organizzazioni internazionali hanno emesso avvertimenti simili a causa degli effetti delle misure israeliane oppressive, che sono considerati come una punizione collettiva e sono illegali per il diritto internazionale.

 

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Saturday, 02 January 2016

 

The Palestinians in the besieged Gaza Strip have been the most hit by the extreme cold; thousands are still displaced without proper shelter following the Israeli military offensive more than 16 months ago. The blockade led by Israel, with Egyptian and international backing, has prevented spare parts being imported to repair and replace adequate water drainage systems. In an effort to avoid the repeat of last year’s flooding, the Palestinian government in Gaza has dug deep pools in low-lying areas and is channelling surface water towards them. The economy is taking a further battering during the cold spell, with fishermen being unable to set sail. Palestinian civil defence officers ordered small fishing vessels to be taken out of the water, fearing that they would be destroyed by the high waves.

 

Gaza enters 10th year of Israeli-led blockade

 

The start of 2016 sees the Palestinians in the Gaza Strip entering the 10th year of the Israeli-led and internationally-backed blockade of the territory, which is exacerbated by Egyptian support. The blockade started in the wake of the 2006 Palestinian elections, which the Palestinian Islamic Resistance Movement, Hamas, won with an overwhelming majority.

Local and international monitoring organisations described the Palestinian poll as one of the most transparent ever recorded. In Palestine, though, it is remembered with sadness as the election marked the internal political split and the start of the siege of Gaza.

The Israeli authorities closed all crossings into the territory, keeping only the Erez Crossing open for occasional pedestrian traffic (and it has been used to entrap people trying to cross), and Kerem Shalom for a few classified and highly-regulated goods. Egypt has been keeping the Rafah Crossing closed for most of the time. In 2015, the crossing was only open for 21 days; just 10,000 Palestinians were allowed through, among them pilgrims, patients and students.

The Israeli authorities imposed severe restrictions on patients and their companions travelling through Erez. Human rights groups have recorded the arrest of several patients or their companions while using the crossing into Israel. Attempts are made by the Israelis to blackmail people into becoming informers in exchange for being allowed to cross.

Quds Press has reported the chronic shortages of medicines and hospital disposables. The Palestinian ministry of health spokesman in Gaza, Ashraf Al-Qidra, says that shelves are empty due to the restrictions imposed by the Israelis on people and goods going in and out of the coastal enclave.

Independent MP Jamal Al-Khodari, who has been heading a popular committee working to end the siege, told Quds Press that Israel has been trying to “legalise” the blockade and make it last as long as possible, using all means to do so.

The plight of the Palestinians in Gaza has aroused widespread popular support across the world and many attempts have been made to break the siege by sea. Although a few small boats made the trip in the first few years, later and more ambitious attempts were stopped in international waters by the Israeli navy, often violently. In May, 2010, for example, Israeli commandos intercepted the Freedom Flotilla. Nine Turkish citizens were killed in the assault and a number of others were wounded; one died in 2014 as a direct result of his wounds. The ships were towed into port in Israel and everyone on board was arrested.

During the siege, Israel has launched four major military offensives against the people of Gaza, in 2006, 2008/9, 2012 and 2014; the latter was the most destructive. It lasted for 51 days and whole areas of Gaza were flattened by Israeli bombs; tens of thousands of people were displaced.

The strict siege and wars have shattered the Palestinian economy in Gaza, economic commentator Maher Al-Tabaa told Quds Press. “The unemployment rate in Gaza stands at 42 per cent, with the blockade deepening the economic crisis,” he explained. According to the International Monetary Fund, the unemployment rate in Gaza is the highest in the world and there are more than 200,000 unemployed people in Gaza.

Al-Tabaa warned that if the siege of Gaza continues, normal life would not be viable in the territory in 2016. Many international organisations have issued similar warnings due to the effects of the oppressive Israeli measures, which are regarded as collective punishment and are illegal in international law.

 

 

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