Ma’an - infopal.it - 6/12/2016 - Lunedì sera un Palestinese è stato ucciso e un altro gravemente ferito in un’esplosione a Jabaliya, a nord della Striscia di Gaza. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Salute di Gaza, ha confermato che un giovane di nome Ahmad Abu al-Husna, è stato ucciso, mentre un giovane è stato gravemente ferito, in un’esplosione all’interno di una casa a Jabaliya. Il movimento di Hamas ha dichiarato in seguito che al-Husna era un membro dell’ala armata di Hamas, le brigate al-Qassam. Non è ancora stata determinata la causa dell’esplosione. I precedenti rapporti dei locali identificavano al-Husna come 24enne. A giugno un 23enne palestinese era rimasto ferito quando un ordigno israeliano inesploso era scoppiato nel quartiere di al-Shujaiyyah, a est di Gaza.

Palestine Chronicle – infopal -  6/12/2016 -  32 prigionieri palestinesi disabili sono rinchiusi in centri di detenzione israeliani senza che siano garantite loro le cure mediche necessarie. E’ quanto ha denunciato domenica un rapporto rilasciato dal Centro di studi per i prigionieri palestinesi (PPCS). Il portavoce del centro, Riyad al-Ashqar, ha dichiarato che l’uso israeliano della tortura contro i prigionieri palestinesi durante gli interrogatori ha drammaticamente fatto aumentare il numero dei disabili, anche permanenti. Il PPCS ha sottolineato che il servizio penitenziario non garantisce ai prigionieri disabili e feriti le cure e le attrezzature necessarie, come, ad esempio, le sedie a rotelle.


PIC – infopal -  6/12/2016 - Lunedì, con la partecipazione di diverse ONG e di molte società locali di Gaza, centinaia di persone con “bisogni speciali” hanno manifestato di fronte all’ufficio dell’ONU contro l’assedio imposto sulla Striscia di Gaza, mostrando slogan con su scritto “Abbiamo il diritto di vivere”. Mustafa Abed, direttore del programma di riabilitazione della Società per gli aiuti medici, ha riferito al reporter di PIC: “La manifestazione serviva a esprimere i diritti delle persone disabili, specialmente a causa dell’assenza della legge palestinese n° (4) 1999 e della Convenzione internazionale per le persone con bisogni speciali”. Abed ritiene l’Autorità palestinese responsabile per l’invalidazione della legge, che priva migliaia di palestinesi disabili dei loro diritti di base. Abed ha fatto appello alla comunità internazionale affinché faccia pressione su Israele per togliere l’assedio sulla Striscia. Yusuf Abu Araba, portavoce delle persone con bisogni speciali a Gaza, ha riferito al reporter di PIC: “Possiamo lavorare in numerosi settori. Perché ci negano il lavoro?” A partire dal 1992, il mondo celebra la Giornata internazionale per le persone con disabilità ogni 3 dicembre.


Ma’an – Infopal - 24/11/2016 - I servizi sanitari di un ospedale pediatrico di Gaza saranno sospesi per due giorni a causa della mancanza di carburante per alimentare i generatori, secondo quanto dichiarato mercoledì dal ministero della Salute dell’enclave palestinese assediata. L’ospedale di al-Durrah sarà fuori uso per 27 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che altri ospedali di Gaza corrono lo stesso rischio. Ha inoltre avvertito circa le terribili conseguenze della mancanza di carburante sulle vite dei pazienti che dipendono da attrezzature elettriche ed elettroniche. Anche a piena capacità, le reti elettrice egiziane e israeliane, insieme all’impianto di Gaza, non riescono a coprire il fabbisogno della Striscia di Gaza e forniscono solo energia agli abitanti per otto ore al giorno. Il blocco israeliano, che limita la quantità di carburante consentita nel territorio palestinese, ha inoltre impedito a Gaza di riparare le infrastrutture danneggiate dalla devastante offensiva israeliana del 2014. La centrale elettrica di Gaza non funziona a piena capacità da anni, durante i quali l’enclave ha vissuto gravi carenze energetiche, peggiorando ulteriormente le condizioni di vita già disastrose nel territorio palestinese e portando nel 2015 l’ONU ad avvertire che Gaza potrebbe essere “inabitabile” entro il 2020.

Israele sfrutta i bisogni primari
dei palestinesi per ricattarli


Gaza sotto attacco: bombardata da Israele e dall' indifferenza dei media "occidentali"

ansamed/it - 28 giugno 2016 - Il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon ha chiesto che Israele rimuova il blocco di Gaza definendolo una "punizione collettiva" per i cittadini dell'enclave palestinese. Dalla Striscia, dove è stato per una breve visita, Ban ha sottolineato che "la situazione non può continuare: alimenta rabbia e disperazione e accresce il pericolo di un aumento delle ostilità". Secondo Ban "il 70% degli abitanti di Gaza hanno oggi bisogno di aiuto umanitario. Metà dei giovani o non hanno lavoro o piccole prospettive per il futuro".

Sabato, per il 4° giorno consecutivo, l’aviazione israeliana ha continuato a bombardare il sud della Striscia di Gaza


WikiLeaks. In un cable del 2008:
"Mantenere Gaza sull’orlo
del collasso economico"

di Emiliano Di Marco

 

Un cablogramma ufficiale tra l'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele (tra il 2008 ed il 2011), Cunningham, ed il Dipartimento di Stato degli USA, conferma che la politica degli israeliani a Gaza è stata concepita per mantenere la popolazione sull'orlo del collasso economico.

Gruppo israeliano nel sud implora Ban Ki Moon:
“Faccia terminare l’assedio a Gaza”

 

In una lettera inviata giovedì, il raggruppamento “Una voce differente” ha esortato il Segretario Generale Onu a fare pressioni sul governo Netanyahu per porre fine al blocco di Tel Aviv sulla Striscia. “Bisogna implementare una politica morale e umanitaria che dia speranza alle persone che vivono su tutti e due i lati del confine” scrivono i firmatari.

Imemc – infopal - 3/3/2016 - Martedì sera, un giovane palestinese si è dato alle fiamme a Khan Younes, nel sud della Striscia di Gaza.

Il ragazzo, di 22 anni, si è versato addosso del liquido infiammabile e si è dato fuoco. Passanti sono accorsi per domare le fiamme. E’ stato portato al complesso medico Nasser di Khan Younis. Secondo alcuni rapporti dalla Striscia di Gaza, dall’anno scorso è in corso un aumento di suicidi e tentativi di suicidio in quanto i residenti sono sopraffatti dalle dure condizioni di vita. Un milione e 800 mila gazawi affrontano un blocco israeliano e la chiusura dei confini con l’Egitto, mentre la ricostruzione a seguito della guerra israeliana del 2014 va molto a rilento. Oltre il 60 percento dei giovani non ha lavoro e il 39 percento della popolazione vive sotto la soglia della povertà. L’80 percento dipende in vario modo dagli aiuti. Le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme: la Striscia di Gaza potrebbe diventare invivibile entro cinque anni.

Gaza, questo pianeta inabitabile ... voglio scappare da questa follia

di Stuart Littlewood

 

Le ultime parole della mamma di tre intrappolati in un inferno che abbiamo contribuito a creare ...

Palinfo – Infopal - 17/2/2016 - Padre Manuel Musallam, membro dell’Autorità cristiano–islamica per la protezione di Gerusalemme e dei Luoghi Santi, ha sollecitato la resistenza palestinese della Striscia di Gaza a continuare a costruire i tunnel, descrivendolo come un dovere nazionale. “Tu, il combattente della resistenza, non puoi riposare o dormire nel letto finché ci sono tutte queste tragedie in Palestina, così scava la trincea e vai avanti,” ha detto Padre Musallam durante un’intervista video realizzata dal Palestinian Information Center. Palinfo ha pubblicato parte dell’intervista esclusiva a Padre Musallam, che ha parlato direttamente agli eroi della resistenza palestinese di Gaza come li ha definiti. L’intervista in arabo sarà disponibile sul sito prossimamente e verrà poi tradotta in italiano. Traduzione di Edy Meroli

Quds Press - Imemc - PIC – Infopal - 23/1/2016 - Venerdì, fonti mediche nella Striscia di Gaza hanno riferito che almeno 17 Palestinesi sono stati feriti, tra cui uno gravemente, dal fuoco israeliano in diverse località. Il dott. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità di Gaza, ha affermato che sono scoppiati scontri con le forze di occupazione in varie aree di confine. E ha aggiunto che 15 persone sono state ferite da munizioni letali a al-Farahin, a est di Khan Younis, nel sud della Striscia. Al-Qidra ha detto che due Palestinesi sono stati feriti mentre tornavano nella Striscia di Gaza, provenienti dalla moschea al-Aqsa, a Gerusalemme.

maannews - Jan. 20, 2016 - Mercoledì 20, un palestinese è stato colpito e ferito dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza, vicino al confine con Israele, lo ha riferito il Ministero della Sanità di Gaza. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qidra, ha detto a Ma'an che un 42enne palestinese è stato colpito ai piedi, vicino al valico di Karni a sud est di Gaza City. Un portavoce dell'esercito israeliano non ha avuto informazioni immediate, ma ha detto a Ma'an che stavano cercando di verificare l'incidente. Le forze israeliane spesso aprono il fuoco sui palestinesi all'interno o vicino alla "zona cuscinetto" militare, imposta sia ai confini terrestri che a quelli balneari, dell'enclave assediata. I limiti precisi della zona non sono chiari, ma applicati con il fuoco vivo, mettendo a rischio la vita di contadini e pescatori palestinesi che lavorano nei pressi del confine. Il Centro palestinese per i diritti umani ha riferito di 41 casi fuoco vivo diretto, sui confini durante il solo dicembre 2015. La settimana scorsa un palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dal fuoco dell'artiglieria israeliana nel nord della Striscia di Gaza dopo che l'esercito israeliano ha detto che i quattro volevano attaccare le forze sul confine.

Quds Press - Infopal - 18/1/2016 - 25 morti e 1400 feriti a Gaza dallo scoppio dell’Intifada - Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato di aver documentato l’uccisione di 25 persone e il ferimento di altre 1400 dallo scoppio dell’Intifada di Gerusalemme, nello scorso ottobre, lungo il confine della Striscia di Gaza. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero nella Striscia di Gaza, ha affermato che “la maggior parte degli uccisi a Gaza, durante l’Intifada di Gerusalemme, è stata colpita direttamente nelle parti superiori del corpo, specialmente alla testa, al collo e al torace, dai cecchini dell’esercito di occupazione, che hanno utilizzato pallottole e esplosivo vietato a livello internazionale”. Il portavoce ha spiegato che questi giovani si trovavano in zone agricole adiacenti al confine e non costituivano affatto un pericolo per le forze di occupazione armate fino ai denti, avendo  i giovani chiesto un “cessate il fuoco alle forze stesse schierate contro di loro”.

Nena News – 02 gen 2016 - ore 10.40 – Raid Aereo Israeliano Contro Gaza - Questa mattina l’aviazione israeliana ha colpito con una serie di raid la Striscia di Gaza dopo il lancio di missili verso Israele. Secondo fonti locali sarebbero stati colpiti siti di addestramento delle Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas a al-Yarmouk, a Gaza City, e ad est di Beit Hanoun, a nord. Il primo raid aereo del 2016. Secondo l’Ocha, agenzia Onu, nel 2015 sono state 56 le incursioni aeree israeliane nella Striscia.