middleeastmonitor - Monday, 28 dicembre 2015 - Un alto funzionario del ministero degli Esteri israeliano ha avvertito di una ricaduta diplomatica verso il Brasile dopo che il paese sudamericano ha continuato a ritardare l'approvazione di un capo dei coloni come ambasciatore designato di Israele. Il Viceministro degli esteri israeliano Tzipi Hotovely ha detto Domenica alla rete israeliana Channel 10 che Israele non nominerà un alternativo a Dani Dayan, che in precedenza ha guidato un gruppo di coloni della Cisgiordania e che vive in un insediamento. Secondo il quotidiano israeliano Jerusalem Post, il Viceministro: "Lo Approvino, altrimenti stiamo parlando di una crisi nelle relazioni tra i due paesi, e non vale la pena di andarci." Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha nominato Dayan nel mese di agosto, ma il Brasile non ha ancora approvato la nomina, nonostante il mandato dell'ambasciatore precedente fosse finito. Il Jerusalem Post ha affermato che il Brasile era sotto pressione dai gruppi di sinistra, sia in Brasile che in Israele per respingere Dayan a causa del suo coinvolgimento nella promozione di insediamenti israeliani illegali nella Cisgiordania occupata. Il Brasile ha convocato l'allora ambasciatore israeliano nel 2014 per lamentarsi di una operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza che ha ucciso 2.200 palestinesi.

http://www.middleeasteye.net/

Lunedì 28 dicembre 2015

 

Il Brasile rifiuta il colono della Cisgiordania nominato come ambasciatore israeliano

traduzione di Amedeo Rossi

 

Fonti ufficiali israeliane sostengono che le relazioni diplomatiche saranno compromesse se il Brasile non riconosce Dani Dayan come prossimo ambasciatore a Brasilia

Il Brasile avrebbe respinto la nomina da parte di Israele di un colono come suo prossimo ambasciatore, con un'iniziativa che secondo Israele danneggerà le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

Dani Dayan, un 60enne che vive nella colonia di Ma’ale Shomron in Cisgiordania, è stato nominato in agosto come nuovo ambasciatore israeliano a Brasilia.

Tuttavia il Brasile deve ancora approvare la nomina del diplomatico, nato in Argentina, in seguito a pressioni in Brasile contro la sua nomina e proteste rivolte alla presidentessa Dilma Rousseff a proposito di Dayan.

La nomina ad ambasciatore deve essere approvata dalla nazione ospite - un procedimento noto come "gradimento". Però, se nessuna approvazione viene espressa entro due mesi, si intende che la scelta non è stata accettata.  .

Dayan è stato un membro autorevole del Yesha Council, un insieme di organizzazioni di coloni ebrei in Cisgiordania, e gli attivisti brasiliani temono che l'approvazione della sua scelta potrebbe essere vista come un appoggio alle colonie israeliane, che in base alle leggi internazionali sono illegali.

La scorsa settimana, quando il precedente ambasciatore israeliano Reda Mansour ha lasciato Brasilia, una fonte ufficiale brasiliana ha detto a "The Times of Israel" [giornale on line israeliano indipendente. Ndtr.] che il governo non avrebbe risposto alla nomina di Dayan e invece avrebbe aspettato che il governo israeliano capisse l'antifona.

Tuttavia la viceministro degli esteri Tzipi Hotovely ha detto ai media israeliani che i rapporti si sarebbero inaspriti se Dayan non fosse stato accettato da Brasilia.

"Lo Stato di Israele declasserà i rapporti diplomatici con il Brasile a un livello secondario se la nomina di Dani Dayan non sarà confermata," ha detto Hotovely alla rete televisiva israeliana Channel 10.

In una recente intervista con Haaretz, Dayan ha accusato il governo israeliano di starsene con le mani in mano invece di fare pressione sul governo brasiliano perché accetti la sua nomina.

"Io non so se sarò ambasciatore in Brasile e personalmente non mi importa molto," ha affermato Dayan. "Mi renderebbe le cose ancora più semplici, ma sto lottando per il prossimo ambasciatore che è un colono."

"La risposta israeliana all’attuale situazione determinerà come verrà designato il Paese ospite del prossimo ambasciatore proveniente da Giudea e Samaria (la Cisgiordania)  o,  non sia mai, creerà una situazione per cui centinaia di migliaia di israeliani saranno esclusi dallo svolgere il ruolo di ambasciatori a causa del loro luogo di residenza e che Israele vi si adegui."

I rapporti tra il Brasile ed Israele hanno conosciuto un costante declino negli ultimi anni. Nel 2010 il Brasile ha riconosciuto la Palestina come Stato sovrano entro i confini del 1967, facendo infuriare Israele.

Nello stesso anno l'ex-presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha stretto rapporti con l'Iran, nemico di Israele, andando in visita a Teheran nel maggio di quell'anno.

Durante l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza della scorsa estate [operazione "Margine Protettivo". Ndtr.], durante la quale più di duemila palestinesi sono stati uccisi, il Brasile ha richiamato il proprio ambasciatore da Israele e ha condannato "l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele che ha provocato un grande numero di vittime civili, compresi donne e bambini."

Il governo israeliano ha contrattaccato definendo il Brasile un "nano diplomatico" che crea "problemi" piuttosto che "contribuire alle soluzioni".

 

top