Haaretz

31 dicembre 2015

 

Mettendo al bando un libro, Israele preserva la purezza del sangue

di Alon Idan

traduzione di Amedeo Rossi

 

Per il ministero dell'Educazione, ad ebrei ed arabi è vietato fare sesso, l'amore, il matrimonio, avere una famiglia o vivere insieme.

 

Dobbiamo fare uno sforzo di decodificazione per comprendere in modo corretto ciò che ha affermato Dalia Fenig, la presidentessa facente funzione del segretariato pedagogico del ministero dell'Educazione, quando ha escluso l'utilizzo nelle classi di letteratura delle scuole superiori il romanzo "Borderlife" Vita sul confine, la storia di una israeliana e un palestinese che si innamorano a New York 1.

"Avere relazioni intime tra ebrei e non ebrei" ha affermato, "e sicuramente la possibilità di formalizzarle con un matrimonio e costituendo una famiglia - anche se nel romanzo non si realizza - è percepito da vasti settori della società come un tradimento di un'identità separata."

Dobbiamo dare a questi vaghi termini i loro concreti significati: "Relazioni intime" = sesso. "Non ebrei = arabi. "Vasti settori della società = l'opinione pubblica" "Identità separata = razza".

Ora possiamo rileggere le sue parole nella loro forma più semplice: ebrei ed arabi non possono fare sesso insieme; ad ebrei ed arabi è vietato amarsi; ebrei ed arabi non possono sposarsi; ad ebrei ed arabi è vietato fare insieme una famiglia; ebrei ed arabi non possono vivere insieme.

Ora possiamo reinterpretare un'altra delle affermazioni di Fenig: "In molti casi gli adolescenti non hanno una visione sistemica che includa considerazioni relative alla conservazione dell'identità del proprio popolo ed al significato dell'assimilazione." Nella sua forma semplificata, questo recita: i diciassettenni o diciottenni non capiscono che il sangue di ebrei ed arabi non si deve mischiare. Solo dopo il servizio militare, quando hanno interiorizzato le differenze ai checkpoint e nelle strade, possono essere liberi di leggere questo libro.

Dobbiamo anche esaminare questa osservazione di Fenig: "Persino nel sistema delle scuole statali (laiche), molti genitori sarebbero assolutamente contrari al fatto che il/la proprio/a figlio/a studino il romanzo e lo vedrebbero come una violazione del legame di fiducia tra le famiglie ed il sistema scolastico."

In poche parole questa affermazione significa: persino molti genitori laici in Israele non sono interessati a che i propri figli facciano sesso con gli arabi o si sposino con loro.

Forse potremmo anche semplificare queste farraginose cariche come "presidente facente funzione del segretariato pedagogico del ministero dell'Educazione." Chiamiamolo con il nome più semplice: un alto funzionario del ministero dell'Educazione. Si può anche accorciarlo semplicemente con  ministero dell'Educazione. E allora si possono arrivare ad una sintesi e vedere il quadro generale: il ministero dell'Educazione si oppone a mescolare il sangue ebreo con quello arabo.

Dobbiamo essere corretti e ricordare che non è stato il ministro dell'Educazione Naftali Bennett, dirigente del partito dei coloni e di estrema destra Jews Home,che ha nominato Fenig. Era lì fin da prima [che Bennett diventasse ministro]. E' la situazione ideale; non devi nominare la tua gente per mettere in pratica una teoria razziale ufficiale, istituzionalizzata, nel più importante ministero di Israele. Il personale che c'era già da prima capisce il senso delle cose, ed è desideroso di metterlo in pratica.

Aggiungiamo un altro punto al quadro - il nuovo testo di educazione civica che sarà pubblicato a breve e che si rivolge a tutti gli studenti israeliani. Si apre con una citazione da una preghiera (al posto dell'incipit originale, una citazione dalla Dichiarazione di Indipendenza) che sottolinea la dimensione ebraica dello Stato (rispetto alla sua natura democratica) e minimizza i diritti della minoranza araba (quella con cui è vietato fare sesso).

Quello che non dobbiamo fare è ricordare che Raskolnikov ha ucciso donne anziane in "Delitto e castigo". Non dobbiamo neppure far riferimento all'immortalità che permea "Anna Karenina"2. Prendere in considerazione Dostoievsky  e Tolstoy potrebbe portare la discussione al regno della teoria e offuscare il per niente teorico obiettivo di squalificare "Borderlife": proteggere la purezza del sangue ebraico.


Note

Nel 2015 "Borderlife" ha vinto un importante premio letterario israeliano  ed un comitato di educatori e docenti universitari ha consigliato di inserirlo nel curriculum scolastico. Vedi https://www.rt.com/news/327648-israel-bans-novel-love/. Ndtr.

Qui il giornalista fa riferimento alle dichiarazioni di Racheli Edelman, presidentessa della Book Publishers Association of Israel (associazione degli editori israeliani), secondo cui, in base a alla logica di questa decisione del ministero dell'Educazione, né la Bibbia né i classici di molti autori, tra cui "Delitto e castigo" e "Anna Karenina, dovrebbero essere ammessi nelle scuole. Vedi https://www.rt.com/news/327648-israel-bans-novel-love/. Ndtr.

top