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July 23, 2016

Il sionismo 101: Protocollo VII - Guerra universale
di Ian Greenhalgh

Gli eventi attuali sembrano essere usciti direttamente dalle pagine dei protocolli

Senza dubbio tutti i lettori di Veterans Today avranno almeno sentito parlare dei Protocolli dei Savi di Sion, probabilmente molti di loro l'hanno anche letto. Naturalmente, alcuni possono ancora credere nella linea ufficiale che siano una frode antisemita. Io non sono tra coloro che seguono questa linea, credo che siano completamente genuini e debbano essere stati scritti da ebrei che erano profondamente istruiti in materia di pensiero talmudico, in quanto i protocolli sono chiaramente un'agenda talmudica per l'egemonia sionista mondiale.

L'attualità europea è molto inquietante, massacri in Francia e Germania, bombe che esplodono in Belgio e Francia, come reazione alla crescita della popolazione islamica in Europa, le destre sono in aumento. Se guardiamo i protocolli, il numero sette descrive con precisione l'agenda dietro questi eventi. Dalle proprie bocche dei sionisti si apprende che "Attraverso tutta l'Europa, e anche per mezzo dei rapporti con l'Europa in altri continenti, dobbiamo creare fermenti, discordini e ostilità."

Chiaramente, l'agitazione corrente è parte del programma sionista, inoltre, quando i Protocolli dicono "per riassumere il nostro sistema di mantenere i governi dei goyim in Europa sotto controllo, noi mostriamo la nostra forza ad uno di loro mediante attentati terroristici" stanno spiegando perché eventi come gli attacchi di Parigi si sono svolti, ecco come i sionisti controllano governi, con il terrorismo. Si afferma ancora più palesemente nel paragrafo successivo "teniamo sotto controllo tutti i paesi, perché sappiano che noi abbiamo il potere di creare disordini ogni volta che ci piace o di ristabilire l'ordine."

Quando leggiamo la frase: "Dobbiamo essere in grado di rispondere ad ogni atto di opposizione, con la guerra dei vicini di quel paese che osa opporsi a noi." Allora è chiaro chi c'è dietro l'aggressione contro la Russia, il paese che ha avuto il coraggio di opporsi ai sionisti. L'Ucraina è, naturalmente, il vicino con cui i sionisti hanno cercato di iniziare una guerra.

Non può essere rimasto poco o nessun dubbio, i protocolli sono molto reali; eventi in corso mentre si svolgono stanno rafforzando ogni giorno quasi come li stiamo vedendo, l'esatto ordine del giorno viene fuori dai protocolli prima di mostrarsi ai nostri occhi.

PROTOCOLLO VII

L'intensificazione del servizio militare, nonché l'aumento della polizia sono pure essenziali alla riuscita dei progetti sovraindicati. Per noi è essenziale aggiustare le cose in modo, che oltre noi, in tutti i paesi non siavi altro che un enorme proletariato, cioè altrettanti soldati e poliziotti fedeli alla nostra causa.

In tutta l'Europa, e con l'aiuto dell'Europa, sugli altri continenti dobbiamo fomentare sedizioni, dissensi e ostilità reciproche. In questo havvi un doppio vantaggio: in primo luogo, con tali mezzi otteniamo il rispetto di tutti i paesi, i quali si rendono ben conto che abbiamo il potere o di suscitare qualunque rivolta a piacer nostro, oppure di ristabilire l'ordine. Tutti i paesi hanno l'abitudine di rivolgersi a noi per la necessaria pressione quando essa occorre. In secondo luogo, a furia di intrighi imbroglieremo i fili tessuti da noi nei ministeri di tutti i Governi, non solo mediante la nostra politica, ma altresì con i trattati di commercio e le obbligazioni finanziarie. Per riuscire in quest'intento, dobbiamo usare molta astuzia e sottigliezza durante le trattative e gli accordi; ma in quello che chiamasi "il linguaggio ufficiale", assumeremo la tattica opposta, vale a dire avremo l'apparenza di essere onestissimi e disposti a sottometterci. Così i governi dei Gentili, ai quali abbiamo insegnato a vedere solamente la parte pomposa degli affari, pel modo come glieli presentiamo, ci terranno perfino in conto di benefattori e di salvatori dell'umanità. Dobbiamo metterci in condizioni tali da poter rispondere ad ogni opposizione, con una dichiarazione di guerra da parte del paese confinante a quello Stato che osasse attraversarci la strada; e qualora tali confinanti alla loro volta decidessero di unirsi contro noi, dovremo rispondere promuovendo una guerra universale.

Il principale successo in politica consiste nel grado di segretezza impiegato nel conseguirlo. Le azioni di un diplomatico non devono corrispondere alle sue parole. Per giovare al nostro piano mondiale, che si avvicina al termine desiderato, dobbiamo impressionare i governi dei Gentili mediante la cosidetta pubblica opinione, che in realtà viene dovunque preparata da noi per mezzo di quel massimo fra i poteri che è la stampa, la quale - fatte insignificanti eccezioni di cui non è il caso tener conto - è completamente nelle nostre mani. In breve: per dimostrare che tutti i governi dei Gentili sono nostri schiavi, faremo vedere il nostro potere ad uno di essi per mezzo di atti di violenza, vale a dire, con un regno di terrore [Notate lo stato attuale della Russia (Nota del T. inglese)], e qualora tutti i governi insorgessero contro di noi, la nostra risposta sarà data dai cannoni americani, cinesi e giapponesi.


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July 23, 2016

 

Zionism 101: Protocol VII – Universal War

By Ian Greenhalgh

 

Current events appear to be lifted directly from the pages of the Protocols

 

Doubtless all readers of VT will have at least heard of the Protocols of the Learned Elders of Zion, probably many have read them. Of course, some may still believe the official line that they are an anti-semitic fraud – I am not among those who follow that line, I believe they are completely genuine and must have been written by Jews who were deeply schooled in Talmudic thought as the protocols are clearly a Talmudic agenda for global Zionist hegemony.

 

Current events in Europe are most disturbing, massacres in France and Germany, bombs exploding in Belgium and France, the right wing on the rise as a reaction to the rise of an Islamic population in Europe. If we look at the Protocols, number seven describes precisely the agenda behind these events. From the Zionist’s own mouths we learn that ” Throughout all Europe, and by means of relations with Europe, in other continents also, we must create ferments, discords and hostility.”

Clearly, the current unrest is part of the Zionist agenda, furthermore when the Protocols say “to sum up our system of keeping the governments of the goyim in Europe in check, we shall show our strength to one of them by terrorist attempts” they are explaining why events like the Paris attacks take place – it is how the Zionists control governments, by terrorism. It is stated even more blatantly in the next paragraph “we keep in check all countries, for they will know that we have the power whenever we like to create disorders or to restore order.” 

When we read the sentence: “We must be in a position to respond to every act of opposition by war with the neighbors of that country which dares to oppose us.” then it is clear who is behind the aggression against Russia, the country who has dared to oppose the Zionists. The Ukraine is of course, neighbour with which the Zionists have been trying to start a war.

There can be little if any doubt left – the Protocols are very real; current events as they unfold are reinforcing this every day almost as we are seeing the exact agenda laid out in the Protocols play out before out very eyes.

 

Protocol VII

1. The intensification of armaments, the increase of police forces – are all essential for the completion of the aforementioned plans. What we have to get at is that there should be in all the States of the world, besides ourselves, only the masses of the proletariat, a few millionaires devoted to our interests, police and soldiers.

2. Throughout all Europe, and by means of relations with Europe, in other continents also, we must create ferments, discords and hostility. Therein we gain a double advantage. In the first place we keep in check all countries, for they will know that we have the power whenever we like to create disorders or to restore order. All these countries are accustomed to see in us an indispensable force of coercion. In the second place, by our intrigues we shall tangle up all the threads which we have stretched into the cabinets of all States by means of the political, by economic treaties, or loan obligations. In order to succeed in this we must use great cunning and penetration during negotiations and agreements, but, as regards what is called the “official language,” we shall keep to the opposite tactics and assume the mask of honesty and complacency. In this way the peoples and governments of the goyim, whom we have taught to look only at the outside whatever we present to their notice, will still continue to accept us as the benefactors and saviours of the human race.

 

UNIVERSAL WAR

3. We must be in a position to respond to every act of opposition by war with the neighbors of that country which dares to oppose us: but if these neighbors should also venture to stand collectively together against us, then we must offer resistance by a universal war.

4. The principal factor of success in the political is the secrecy of its undertakings: the word should not agree with the deeds of the diplomat.

5. We must compel the governments of the GOYIM to take action in the direction favored by our widely conceived plan, already approaching the desired consummation, by what we shall represent as public opinion, secretly promoted by us through the means of that so-called “Great Power” – The press, which, with a few exceptions that may be disregarded, is already entirely in our hands.

In a word, to sum up our system of keeping the governments of the goyim in Europe in check, we shall show our strength to one of them by terrorist attempts and to all, if we allow the possibility of a general rising against us, we shall respond with the guns of America or China or Japan.

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