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Venerdì 01 Luglio 2016

 

Si alza la tensione nei campi profughi del Libano

 

Il 28 giugno 2016 l'esercito libanese ha fatto irruzione in numerosi campi profughi del nord del Paese arrestando centinaia di persone, tra cui molti minori.

Secondo alcuni testimoni, nei pressi del campo di Tel Abbas, in cui sono presenti i volontari di Operazione Colomba, sono state arrestate e maltrattate 5 persone.

Nel campo di Rehanye, visitato dai volontari il giorno successivo, sono state arrestate oltre 120 persone e tutt'ora non si conosce il luogo della loro reclusione ne le motivazioni dell'arresto.

Secondo alcune testimonianze l'esercito avrebbe circondato il campo alle sei di mattina, entrando poi tenda per tenda e prelevando forzatamente tutti i maschi in età da lavoro.

Sono stati inoltre confiscati i pochi mezzi di trasporto delle persone nel campo (motorini).

Dalle informazioni ottenute, le operazioni sarebbero state condotte come dimostrazione di forza in seguito agli attacchi terroristici avvenuti il 27 giugno nel villaggio di Qaa, nella regione di Hermel.

In conseguenza a tali azioni i cittadini del villaggio hanno manifestato, armi in pugno, il loro “bisogno di sicurezza”, aumentando cosi la già forte tensione nella zona.

Operazione Colomba condanna fermamente sia gli attacchi terroristici, sia questa modalità di intervento repressiva e non mirata messa in atto dall'esercito libanese, azioni che non offrono una risposta concreta al bisogno di sicurezza del popolo libanese, ma che si ripercuotono solamente sui più deboli.