L’attentato
di Karak
e le ripercussioni
di Aleppo

L’opinione di Al-Quds. 

 

Il riflesso della crisi siriana sull’attacco in Giordania

Troppi civili morti in Yemen: gli Usa limitano la vendita di armi a Riyadh

La decisione fa seguito alle “profonde preoccupazioni per il modo in cui la coalizione araba sceglie gli obiettivi in Yemen”. Washington non consegnerà più armi di precisione guidate, mentre terrà fede ai contratti firmati
l’8 dicembre scorso. Il silenzio dell’Arabia Saudita.


Attentato alla Chiesa copta,
tre giorni di lutto nazionale in Egitto

Esplosione prende di mira il complesso della cattedrale affollata per le celebrazioni: 25 morti. Al Sisi ai funerali. Il dolore del Papa: "Unica risposta la nostra fede in Dio"


Egitto, kamikaze 22enne
dietro la strage alla cattedrale.

Leader arabi sul carro
del tycoon, in Israele festeggiano i coloni

di Michele Giorgio

 

L’egiziano al Sisi crede sia destinato a terminare appoggio Washington agli islamisti. La destra israeliana dice che è finita “l’era dello Stato di Palestina”

La resistenza non diventa mito. Kobane è di nuovo un fronte

Dal corrispondente di Radio Onda d'Urto e Infoaut a Kobane, Rojava

Opporsi
alla barbarie

di Gilbert Achcar

Il rebus di Aleppo/Mosul

di Pepe Escobar

Sabotaggio del Pentagono sulla tregua di USA e Russia, la furia di Samantha Power (detta la pazza) e calunnie sulla Russia, i crimini di guerra. E altri scenari.

99 Human Rights Organizations
from 14 Arab Countries Condemn Saudi
Attack on Funeral Ceremony in Sana’a, Yemen, and Demand the Immediate
Lifting of the Saudi Embargo and the Medical Evacuation of the Wounded
for Treatment Abroad
10 new wars
that could be unleashed
as a result
of the one against ISIS

Giordania, fragile modello di stabilità fra violenze
e conflitti regionali

COMUNICATO AI MEDIA

 

Libia - Rete Disarmo e Rete Pace:
Non serve invio di forze militari ma visione ampia e ricostruzione democratica


Un combattente dell’Isis rivela il piano
del gruppo di espandersi anche dopo le sconfitte in Iraq e in Siria

di Patrick Cockburn

Aggiornamenti audio dal Rojava su

Le provocazioni della Turchia contro i civili di Kobane. La popolazione è in rivolta contro l'esercito turco

e continua a presidiare il confine. Due civili morti tra cui un ragazzo di 17 anni. Le Ypg-Ypj non intervengono per evitare un'escalation con lo stato turco, ma sono comunque pronte ad intervenire a difesa dei civili qualora la situazione degenerasse ulteriormente.

I progetti per il Kurdistan

di Thierry Meyssan


Il Partito Democratico
del Kurdistan sostiene l’occupazione della Turchia
a Jarablus

I nostri bambini
vi uccidono. Ultima propaganda Isis, distribuita
da
SITE

Abbiamo vinto la guerra con l’Isis? Non direi.

di Aldo Giannuli


Lo Yemen pronto ad aprire basi alla Russia per combattere
il terrorismo

 

L'ex presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, dichiara che il nuovo governo del paese è pronto a cooperare con la Russia contro il terrorismo, consentendo l'accesso russo alle basi militari yemeniti.


I terroristi dell’Isis non sono pazzi: sono wahabiti

di Michele Orsini

 

Per il rapporto emanato la settimana scorsa dall’Europol, Ufficio europeo di polizia contro la criminalità organizzata e il terrorismo, molti dei foreign fighters schieratisi col terrorismo islamista (Isis e Al-Qaeda su tutti) soffrirebbero di qualche patologia mentale: in particolare tra i lupi solitari la percentuale salirebbe al 35% di quelli attivi tra il 2000 e il 2015.


I senza dio della guerra

di Tommaso Di Francesco

 

Di fronte al limite mai superato dell’uccisione in chiesa di un sacerdote, padre Jacques, il Giornale e Libero, fogli razzisti del populismo italiano, hanno titolato: «Hanno sgozzato dio», «Occhio, ti sgozzano in chiesa». Chiamando non al dolore ma all’odio. All’occhio per occhio, all’istigazione secondo l’equazione: arrivano i migranti, arrivano i terroristi.

Noi musulmani ipocriti: Daesh ci rappresenta

di Kamel Abderrahmani

 

La sharia “inventata” dagli ulema e insegnata nelle scuole coraniche è la stessa che viene praticata dai militanti dello Stato islamico. La “giurisprudenza religiosa, sorta più di 10 secoli fa” ha “incatenato e arrugginito il nostro cervello e quello dei nostri figli”. È urgente svecchiare la religione musulmana dalle ambiguità legate al passato. La coraggiosa denuncia di un giovane studente musulmano algerino.

Omar, terrorista made in Usa,
e il sangue
di Nizza

di M. Santopadre

Una notizia diffusa senza grande evidenza dai media prima che l’ennesimo ‘lupo solitario’ spargesse il sangue dei cittadini europei a Nizza, dovrebbe far riflettere, e molto, coloro che si ostinano a catalogare il terrorismo jihadista come fenomeno religioso o culturale.

L’Arabia Saudita va sospesa dal Consiglio Onu dei diritti umani

di Riccardo Noury

L’attacco di Dhaka
“mira al governo e vuole destabilizzare il Paese”

 

Una fonte locale spiega ad AsiaNews: “Dietro il massacro degli stranieri c’è la precisa volontà di far cadere l’esecutivo e far precipitare la piccola ripresa economica del Bangladesh. L’obiettivo è creare caos e paura, in modo da poterne fare una roccaforte del terrorismo”. L’alternativa “non è migliore: la militarizzazione totale della nazione e la sospensione dei diritti civili”.

Propaganda Isis
in lingua bengali:
«Combatteremo fino alla fine»

di Matteo Miavaldi


At least five terrorists attacked a police post
in Kishoreganj town

Tre strani attentati suicidi hanno colpito anche il Regno ...
Qual è il terrorismo che mette le bombe in casa dei terroristi?

Attentato con italiani fra le vittime: titolone, paginoni e speciali

Attentato a occidentali senza vittime italiane: prima pagina con foto

Attentato con vittime non occidentali: trafiletto quando va bene. leggi tutto


La ferocia e la strategia

di Franco Cardini


La globalizzazione non è un pranzo di gala

di Ugo Maria Tassinari


 

Le autorità di sicurezza kuwaitiane hanno scoperto e stronacato tre cellule ISIS che stavano tramando attacchi terroristici nel paese, lo ha riferito Lunedi il ministero degli interni.
leggi tutto

ANSA.it - 04 luglio 2016 - L'ambasciata americana in Arabia Saudita ha confermato che non ci sono feriti nello staff del consolato di Gedda, dopo che stamane un kamikaze si è fatto esplodere nelle vicinanze. L'ambasciata ha fatto sapere che rimane in contatto con le autorità saudite riguardo all'inchiesta. Nell'ultimo warning ai cittadini americani, dopo l'attacco, l'ambasciata ha invitato a fare attenzione negli spostamenti e a prendere precauzioni extra viaggiando attraverso il Paese. Il ministero degli interni di Riad in un comunicato ha spiegato che il kamikaze ha attivato il suo giubbotto esplosivo quando le guardie di sicurezza gli si sono avvicinate, vicino al parcheggio di un ospedale, nei pressi del consolato americano. Lui è morto e due agenti sono rimasti feriti in modo non grave. Non è stato specificato se l'obiettivo del kamikaze fosse il compound diplomatico americano.

Si alza la tensione
nei campi profughi del Libano

Il fronte degli attacchi suicidi si allarga alle frontiere di Libano e Giordania


di M. Giorgio

 

Roberto Orlando, resp. della Ong italiana Gvc: «Beirut accusa l’Isis ma nel miro finiscono i rifugiati siriani»

E se l’ISIS avesse un piano B?

di Giovanbattista Varricchio

 

Il trend del conflitto che insanguina una consistente parte del Medio Oriente pare essere quello di una ritirata progressiva e generale di Daesh su tutti i fronti. Ma è davvero l'inizio della fine?

Non ci sono più bambini in Yemen

di Abdallah Zaghib

 

Lo Yemen vittima dell'intervento delle forze regionali
e dello scarso interesse dell'ONU

Le forze regolari prendono il porto di Sirte. Isis in fuga

Il denaro vale più dei diritti umani, parola dell’ONU

Giallo su confessione del principe saudita

di Fabio Polese

Militari dell'Esercito e della Marina,
in tutto una quarantina di uomini, lavorano assieme a funzionari
dei servizi segreti in Libia,
anche nelle basi
del generale Khalifa Haftar

Metrojet, Egypt Air, Regeni.
Gli assassini dell'Egitto.

 

di Fulvio Grimaldi

Intervento militare per accaparrarsi il bottino

 

La pantomima della richiesta del cosiddetto premier libico di “aiuto” alle potenze  occidentali per stabilizzare il paese, svela definitivamente lo scenario di intervento militare e coloniale contro la Libia e le sue risorse.

Saudi warns ...L'Arabia Saudita ha detto all'amministrazione Obama e ai membri del Congresso che venderà centinaia di miliardi di dollari di asset americani detenuti dal Regno se il Congresso approva una legge che consentierebbe al governo saudita di essere ritenuto responsabile, nei tribunali americani, per qualsiasi ruolo negli attacchi dell'11 settembre .
Mark Dankof dice che Israele è stato l’attore principale negli attacchi del 9/11, e i Sauditi hanno sostenuto il ruolo chiave di Israele
La verità dietro gli attacchi del 9/11 pone una "minaccia esistenziale" per Israele
Banca centrale
e compagnia petrolifera
appoggiano governo unità

Il governo di unità riconosciuto
da tutti, tranne dai libici


Al-Serraj consolida la sua posizione. Il governo di Tripoli in fuga

di Guido Keller


Vicario d’Arabia:
p. Tom è ancora vivo,
false le voci di una sua crocifissione

Si teme che il sacerdote indiano rapito dall’Isis in Yemen
possa essere stato crocifisso
il Venerdì Santo

Strage di Lahore: 72 morti, molti cristiani. Chi sono i Jamaat-ul-Ahrar


Strage di cristiani a Lahore
Strage al parco di Lahore, 72 vittime, cir
ca 50 i cristianiCristiani pachistani, cittadini e martiri


Yemen, Siria e Libia:
è tempo per i compromessi?

L’Opinione di Al-Quds.

 

Quanto pesano gli interventi esterni e gli equilibri regionali sulla sorte dei paesi sconvolti dalla guerra?


Il Kurdistan autonomo siriano ai tempi del piano Bolton

Il Rojava dichiara l'autonomia


Agenda libica:
uno sguardo più attento
alle e-mails di Hillary Clinton

 

di Ellen Brown


Italia, Libia, Guerra, Intelligence

di Marco Della Luna



L’Isis sta cercando di fare di Ben Guerdane il proprio avamposto in Tunisia
La visita di Assad precipitò la caduta di Ben Ali?

Riflessioni sull’uccisione di due tecnici italiani. Ricordate Calipari?

di V. Brandi


Perché l’Occidente è desideroso di dividere gli Arabi

di Ramzy Baroud


Dieci domande a chi vuole portare l’Italia in guerra in Libia “contro Daesh”


In guerra a nostra insaputa
Libia, un’altra guerra
che non risolverà
i problemi
Libia, il buco nero dell'Italia
Libia, guerra fino all’ultimo respiro

Notiziegeopolitiche - 2 marzo 2016 - Un gruppo di terrostisti, quasi certamente membri dell’Isis, sono penetrati nel territorio tunisino a bordo di pick-up diretti verso la città di Ben Gardane, ma sono stati intercettati dai militari a al-Aouiji, poco distante dalla città. Nel conflitto a fuoco che ne è seguito sono rimasti uccisi un civile, che si è trovato fra gli agenti e i terroristi, e quattro jihadisti. Due militari risultano essere stati feriti. Solo ieri il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha fatto sapere che militari e intelligence saranno inviati in Tunisia in quanto vi è “estrema preoccupazione” per le infiltrazioni dei jihadisti come pure per la loro presenza lungo le coste libiche, e Tunisi ha acconsentito alla richiesta di Berlino di inviare addestratori tedeschi per formare i militari libici.

La Turchia è un problema per il medio oriente

Gli ultimi giorni per il Califfato?

di Patrick Cockburn


pandoratv.it - domenica 21 febbraio 2016

E il saudita disse: abbiamo la bomba atomica

Un giornalista e politologo saudita afferma: "il mio paese ha già la bomba atomica". Il contesto conta: il dichiarante saudita proviene da uno degli ambienti meno liberi del pianeta e quindi quel che dichiara non è una sfida al governo, Riad lo autorizza. Tutte le guerre mediorientali andranno viste e riviste con una nuova e inquietante luce. 

Guarda il video: www.youtube.com/watch?v=dk9I5MDYhJs


Guarda il Punto
di Giulietto Chiesa in video:

https://youtu.be/JtAA0BMsayc


Il generale peshmerga Hezar Umar Ismael, 3 miliardi alla Turchia, ma da noi stessa emergenza

Pubblichiamo qui di seguito i link per scaricare un EBOOK che contiene le interviste raccolte dagli inviati d'infoaut durante le ultime elezioni in Turchia, nell'ottobre scorso
Frammenti di Kurdistan PDF
Frammenti di Kurdistan EPUB

Quello che subiamo dall’Isis è peggio della morte

di Benedetta Frigerio

 

La testimonianza di Nadia Murad, giovane yazida catturata, violentata e torturata dai jihadisti. «In questo momento sono ancora 3.400 le ragazze nelle loro mani»

AIUTARE LA TUNISIA PER AIUTARE L’ITALIA E L’EUROPA

La quarta guerra mondiale

di Spartaco A. Puttini

La crisi del Vicino oriente sembra divenire sempre più calda e complicata. Le sue ricadute, dirette e indirette, sull’Europa si fanno sempre più pesanti. Ma è l’intero clima internazionale a surriscaldarsi. 

 

A Tobruk!

di Lorenzo Vita

Si rincorrono le voci di un ormai sempre più prossimo intervento in Libia della coalizione occidentale. Gli inglesi pare siano già a Tobruk, gli Stati Uniti preparano l’attacco a Sirte, e l’Italia, da parte sua, sembra ormai decisa ad intervenire. Un’altra volta l’Occidente interviene per riparare gli errori commessi da se stesso. Un gioco al massacro che ci sta costando tantissimo.

Il paese dove i giovani non hanno alternative a Daesh

di Serena Grassia


Tunisia, una lettera aperta firmata da oltre 170 persone, in risposta all'articolo del giornalista Domenico Quirico pubblicato su "La Stampa" lo scorso 28 gennaio dal titolo: "Sulle montagne della Tunisia gli ex ragazzi della rivoluzione adesso sognano il Califfato".

Indagine Onu accusa Riad: attacchi diffusi e sistematici contro i civili

Il rapporto delle Nazioni Unite parla di ripetute violazioni da parte della coalizione guidata dall’Arabia Saudita e getta un’ombra su Gran Bretagna, Stati Uniti, e anche Italia, che vendono ai Saud e ai loro alleati le armi che fanno strage tra la popolazione.

La Tunisia del 2011 e quella di oggi


In Tunisia il coprifuoco notturno è stato ridotto di un paio d’ore
L’indignazione
si fa social

Buongiorno Tunisia

Le recenti rivolte spianano la strada alla strumentalizzazione delle richieste del popolo tunisino


Saccheggiati
negozi a Tunisi

La Tunisia si è svegliata in una situazione di calma precaria, dopo una nuova notte di scontri, con le proteste partite da Kasserine e ormai estese a tutto il paese che non accennano a placarsi.

Kasserine si immola. Esplode la rivolta

Al Sisi, il minore dei due mali

di M.Giorgio

 

25 Gennaio. In Egitto regna un sistema autoritario e liberticida appoggiato da una porzione significativa della popolazione. Tacciono gli intellettuali che gli islamisti cacciati dal golpe militare del 2013 preferiscono il pugno di ferro del presidente

Jakarta Starbucks fatto saltare in aria in triplice esplosione.

Distrutto anche un posto di polizia, uccisi gli ufficiali e morti gli attentatori. Scoppia una battaglia in strada con proiettili e bombe a mano. Uomini armati in fuga, sono asserragliati in un edificio. Central Jakarta al centro di una massiccia operazione di polizia

Il più grande movimento islamico del Paese ha organizzato una manifestazione interreligiosa per il 17 gennaio. Sono attese 10mila persone. Leader islamico: “Promuoviamo una maggioranza musulmana moderata, che accolga le altre religioni”.
Riyadh: arrestata la sorella di Raif Badawi, parlava su internet di diritti umani

Yemen, mercenari e agenti stranieri arruolati dalla coalizione saudita

Fertile terra situata nell’angolo sud-occidentale della Penisola araba, lo Yemen è tornato alla ribalta nei media internazionali di certo non per buone notizie.


Lo scontro tra Arabia Saudita e Iran non è tra sciiti e sunniti


Perché lo scontro tra Arabia Saudita e Iran fa comodo a entrambi e perché è pericoloso

 

di Umberto Mazzantini

I russi: in una guerra con l’Iran, l’Arabia Saudita verrebbe annientata

Una lettera aperta ai giovani musulmani in ogni luogo: il seme del trionfo in ogni avversità