Fonte: Al Manar

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Lug 30, 2016

 

Il piano di aggressione saudita si avvia al suo fallimento in forma clamorosa

Traduzione di Luciano Lago

 

Il segretario generale di Hezbollah , Sayyed Hassan Nasralá, ha consigliato i monarchi dell’Arabia Saudita di non lasciarsi accecare dall’odio e dall’arroganza e trattare i temi della regione attraverso negoziati , avvisando che i loro piani sono destinati a naufragare in forma disonorevole se continuano  ad insistere nel promuovere conflitti.

“L’Arabia Saudita ed i suoi governanti hanno una possibilità di contenere la situazione. Gli yemenuiti, i barainiti, i siriani, gli iraniani e gli iracheni sono preparati per i negoziati. Non siate arroganti e non vi fate accecare dall’odio. Meglio dovreste essere voi parte della soluzione delle crisi regionali”, ha detto Sayyed Nasralá in un discorso televisivo il venerdì nel pomeriggio, nel corso di una cerimonia in omaggio del comandante di Hezbollah, Ismail Zahri, che è morto la scorsa settimana pr causa di una lunga malattia.

Sayyed Nasralá ha avvisato i sauditi che se insisteranno a fomentare conflitti, essi saranno sconfitti ed i piani dei Saud falliranno in forma disonorevole, tutti i dati su terreno si orientano verso tale risultato.

 

Nasralà si è riferito alle recenti visite di un generale e di altre figure saudite fatte all’entità sionista (Israele), segnalando che quelle fanno parte di un riconoscimento ufficiale di Israele: “Il mondo arabo si trova nelle peggiori condizioni della sua storia. Il peggiore disastro delle ultime settimane sono i contatti diretti dei sauditi con gli israeliani, che già sono divenuti pubblici”.

 

Risulta che il generale ritirato Anwar Ashki ha comandato una delegazione di accademici e di imprenditori sauditi nel corso di una visita all’entità sionista la scorsa settimana, quando egli si è riunito con i responsabili israeliani, tra i quali si trovava il direttore generale del Ministero degli Esteri, Dore Gold, ed il coordinatore delle attività del governo nei territori occupati, il maggiore generale Yoav Mordechai, così come vari membri della Knesset, ha segnalato il giornale Haretz.

 

Negli ultimi anni il principe saudita Turki bin Faisal al Saúd si è riunito apertamente con gli alti ufficiali delle forze di occupazione israeliane, Yaakov Amidror e Amos Yadlin. Il generale ed il principe saudita sono stati intervistati molto spesso dai media israeliani,  hanno stabilito vincoli con “organizzazioni pacifiste” israeliane e si sono seduti assieme con i delegati israeliani nelle conferenze internazionali in tutto il mondo.

 

“Quando un conosciuto principe si riunisce con i responsabili israeliani ed un generale visita i territori occupati, questo non potrebbe accadere senza l’approvazione del regime saudita”, ha detto Sayyed Nasralà, il quale ha aggiunto che, dopo che tali contatti sono stati realizzati in segreto, adesso questi si svolgono in forma aperta e pubblica.

 

“Se una qualsiasi fugura araba, che sia giordana, egiziana, siriana, ecc. portasse a termine tali azioni, sarebbe condannato e denunciato come traditore dagli arabi”, ha segnalato Sayyed Nasralá, il quale ha fatto un richiamo alla popolazione araba perchè reagisca a tali azioni, che soltanto servono ai nemici e che minacciano la regione.

Sayyed Nasralá ha detto che l’apertura di relazioni tra l’Arabia Saudita ed Israele non è stata soggetta ad alcuna precondizione da parte dell’Arabia Saudita, quando essa stessa  impone condizioni di resa agli yemeniti, ai barainiti, agli iraniani, ecc.. qualora  questi paesi  presentano proposte per dialogare.

 

“Noi diciamo ai sauditi: Voi non potete vincere queste guerre (in Siria, in Iraq e nello Yemen) nè imporre le vostre condizioni. Non siete in posizione di dividere la regione in quote nè di fissare le condizioni e tanto meno siete i re che governano la stessa”.

 

“Quello che è avvenuto in Aleppo è molto importante”, ha proseguito Nasralà, ed ha compromesso le equazioni regionali. I sogni imperiali dei monarchi sauditi sono naufragati ad Aleppo davanti alla fermezza della Resistenza ed al popolo in armi. Forse pensa Abel al Yubeir  che lui può ingannare il mondo, in un momento in cui i takfiri che seguono la vostra ideologia stanno assassinando un sacerdote nella Chiesa di Normandia, attaccando Nizza, uccidendo innocenti a Baghdad e stanno assassinando un bimbo palestinese in Siria? Questa è l’ideologia wahabita takfiri, I vostri piani e le vostre ambizioni non hanno alcun futuro. … L’immagine dei vari esponenti dell’opposizione, coloro che sono perseguitati dai regimi dell’Arabia Saudita, del Bahrein e delle altre monarchie petrolifere del Golfo, è molto più limpida di coloro che con la faccia sporca e le mani lorde di sangue, stanno cercando di opprimere i popoli della regione sotto false accuse”.

 

Per quanto si riferisce al Libano, Sayyed Nasralá, ha richiesto al Governo libanese di assumersi le sue responsabilità e che si dedichi a preservare la sovranità del suo territorio ed in particolare della zona del Gayar, una zona  che l’entità sionista sta cercando di annettersi illegalmente.

 

Sayyed Nasralá ha considerato anche il governo libanese responsabile dei problemi che affliggono  il paese (acqua, elttricità, corruzione, ecc..) ed ha avvisato che non si deve dare la colpa di questi problemi al vuoto presidenziale.

Nasralà a ringraziato il comandante Ismail Zahri per la sua lunga lotta e per i suoi sacrifici nelle file della Resistenza ed ha elencato gli episodi di valere a lui attribuiti. “Zahri si era unito alle file della Resistenza fin dall’inizio e fu il primo nello specializzarsi nella teconologia dell’artiglieria. Egli possedeva un profondo amore per la conoscenza e per la scienza. Era persona molto appassisnata, onesta e leale. Con questi leaders sarà inevitabile ottenere la vittoria”.

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