Fonte: LaPresse

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Venerdì 22 gennaio 2016

 

Continuano le proteste, saccheggiati negozi a Tunisi

 

La Tunisia si è svegliata in una situazione di calma precaria, dopo una nuova notte di scontri, con le proteste partite da Kasserine, ormai estese a tutto il paese che non accennano a placarsi.

 

Dopo giorni di cortei e sit-in pacifici, però, da ieri si registrano sempre più frequenti atti di vandalismo, per i quali la direzione della Guardia nazionale si è affrettata a fare una distinzione: le persone responsabili di queste azioni non hanno nulla a che fare con i manifestanti che rivendicano diritti sociali, ha detto il colonnello Khalifa Chibani secondo quanto riporta la radio Mosaique.

Situazione particolarmente tesa nell'agglomerato urbano di Tunisi, a cité Etadhamen. Qui nella notte 16 persone sono state arrestate perché ritenute responsabili di atti di vandalismo, e la Guardia nazionale fa sapere che gli scontri con persone incappucciate sono proseguiti fino alle 5 di mattina. A Tunisi scontri e saccheggi anche nei quartieri popolari di Sejoumi, Sidi Hassin, Mnihla e Intilaka, dove sono stati presi di mira negozi e una banca. Nella notte tensioni a Kasserine, dove il coprifuoco imposto martedì dalle 18 alle 5 del mattino come sempre non è stato rispettato. E si è protestato anche a Tajerouine, che si trova nel governatorato del Kef, a Kairouan e Gafsa.

Le proteste si sono accese domenica, a seguito della morte il giorno prima del giovane Ridha Yahyaoui, rimasto folgorato su un palo della luce dove si era arrampicato minacciando il suicidio. Motivo: il suo nome era stato eliminato dalla lista di nuovi reclutati dal dipartimento regionale dell'Istruzione, che era stata manomessa. Da Kasserine, regione dell'interno e vicina al confine con l'Algeria, una delle zone più povere del Paese, le manifestazioni si sono estese gradualmente a numerose altre città. (La Presse)

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