Fonte: Al Manar

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Set 02, 2016

 

Lo schieramente dei missili russi S-300 mette fine alla vulnerabilità dell’Iran

Traduzione e notadi Luciano Lago

 

Non accennano a finire le forti discussioni in Occidente circa il problema della fornitura all’Iran di sistemi antiaerei russi S-300.

Gli USA si oppongono alla fornituira da parte russa, tuttavia riconoscono che questa consegna non contraddice la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU: Queste parole sono state pronunciate da Ben Rhodes, il consigliere del presidente staunitense nelle questioni relazionate con l’Iran.

Da parte sua, il leader supremo iraniano, Sayyed Alí Jamenei, sottolinea che questi sistemi sono destinati a proteggere le infrastrutture vitali della Repubblica Islamica dell’Iran. “Il S-300 è un sistema d’armi difensivo, non offensivo (…) Siamo di fronte ad un nemico che neppure riconosce il diritto alla difesa per la nostra gente e che, di fatto. afferma che :”deve essere vulnerabile, in modo da poterlo attaccare quando vogliamo”.

 

Con Sayyed Jamenei concorda Ahmad Vakhshiteh, il redattore capo del portale Russia Viewer. In una intervista concessa a Sputnik, il giornalista ha commentato che l’intervento degli USA in questa questione bilaterale tra la Russia e l’Iran si deve principalmente alla pressione esercitata da parte dell’Arabia Saudita.

Dal momento in cui l’Iran ha iniziato a comprare questi sistemi destinati alla difesa, la sicurezza dello spazio aereo del paese si è fortificata. Pertanto è ovvio che questo non è “redditizio” per i paesi che si trovano in conflitto ideologico e geopolitico con l’Iran, o che cercano di destabilizzare la regione per rinforzare il loro dominio”, ha sottolineato Vakhshiteh.

Gli S-300 sono armi difensive e non cercano di danneggiare la sicurezza delle nazioni vicine dell’Iran, ha sostenuto il giornalista. Nel contesto dell’accordo nucleare, l’Iran ha fatto importanti concessioni e continua ad adempiere con i propri  impegni. “L’Occidente, in particolare gli USA, dovrebbero fare lostesso, tuttavia vediamo il contrario, incluso parlano di sanzioni unilaterali contro la Russia per la fornitura dei S-300”, ha affermato sorpreso Vakhshiteh.

Nota: Da notare che poco tempo fa vi erano state dichiarazioni polemiche del premier israeliano a proposito di questa fornitura dei missili antiaerei all’Iran: ” Israele giudica molto grave la fornitura di missili S300 dalla Russia all’Iran, e ciò mentre l’Iran accresce la propria aggressività nella Regione”: lo aveva  affermato  il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale vede come “aggressiva” la politica dell’Iran che sta fornendo aiuto ed assitenza militare alla Siria ed a Hezbollah nella lotta contro il terrismo takfiri nel paese arabo.

Le stesse preoccupazioni sono state manifestate dall‘Arabia Saudita, il paese che, come noto,  fa da sponsor ai gruppi terroristi che operano in Siria ed in Iraq, lo stesso paese che sta conducendo una aggressione contro lo Yemen, bombardando abitazioni civili, ospedali e scuole con la collaborazione degli USA e del Regno Unito. Tuttavia queste non sono considerate “azioni aggressive” da parte di Israele e del Governo Netanyahu.

 

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